mercoledì 15 ottobre 2014

Calabria, Strongoli ... Sapori, luoghi e persone da scoprire!



Le Castella Isola di Capo Rizzuto Crotone


La Calabria, non è poi così lontana da Prato...In poco più di  un'ora, volando con Rayanair  si raggiunge Crotone da Pisa. Giusto il  tempo di  allacciarsi le cinture, salutare la costa toscana e ci si ritrova catapultati, in una terra sospesa tra terra e mare!

La Calabria, la terra della mia amica Teresa Balzano, quella che solo a nominarla, le fa brillare gli occhi e chiamare il suo blog Peperoni e Patate, proprio come  un piatto tipico di questa terra. La Calabria una terra generosa, schietta e spontanea, proprio come coloro che la abitano e la portano nel cuore!
La Calabria, dove il senso del tempo è talmente dilatato che non esiste la fretta, dove le porte di casa e la dispensa della  cucina vengono aperte anche a perfetti sconosciuti che ti piombano a casa, una domenica pomeriggio. La Calabria, dove se non ti alzi da tavola sazio e satollo, sembra quasi di non aver mangiato... La Calabria, dove pensi di trovare solo cibo che ti brucierà inesorabilmente le papille gustative  con il suo piccante, ed invece ti delizia con la sua delicatezza! La Calabria, dove la musica e le sue canzoni, ti fanno battere le mani, l'anima ed il cuore.
La Calabria, la terra di cui ti innamori in poche ore...

Siamo stati invitati nel crotonese proprio da Teresa, a nome dell'associazione Gal Kroton , il Gruppo d'Azione Locale della Provincia di Crotone, che si occupa di valorizzare e promuovere  il territorio ed i progetti, di tutta l'area Crotonese, e poi da Lui, l'Unico, l'Inimitabile, l'Instancabile Piero Romano, proprietario della Fattoria San Sebastiano colui  che ci ha ospitate, sfamate, scarrozzate, rendendo indimenticabili, i giorni trascorsi in sua compagnia.

Ma facciamo ordine e partiamo dall'inizio...

Appena atterrate, siamo state accolte da Teresa e dalla sua mitica mamma Elvira, e subito è partita la proposta per andare a visitare una bellissima località li vicina, Le Castella, dove si trova una meravigliosa fortezza perfettamente custodita, che risale alla seconda metà del XIII secolo.



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Praticamente la fortezza si erge su una piccola penisola, attaccata alla costa da una sottile striscia di sabbia.
Si pensa che anticamente i castelli potessero essere più di uno, ed è forse per questo che si è usato  il sostantivo plurale, per dare un nome a questo luogo, così affascinate.
Le Castella è anche ormai famosissimo, per avere il gelato che si scioglie alla velocità della luce... e si che noi food blogger, siamo abituati a mangiare, ma con quel cono, non c'è stata storia... ha vinto lui! Le tracce del suo passaggio, erano ben visibili sia sugli abiti, che sulle mani!


Da Le Castella, ci siamo dirette verso Strongoli Marina, dove avevamo il nostro appartamento che ci attendeva. Questo è lo spettacolo che ci si è prospettato al risveglio la mattina seguente. Non era il classico appartamento vista mare, ma era proprio SUL mare!



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Ormai anche gli altri food blogger, pian piano erano arrivati alla spicciolata... si era fatta una certa ora, la pancia iniziava a brontolare,( il gelato di Le Castella, ci aveva fatto un baffo...) ed era giunto soprattutto il momento di conoscere il mitico Piero Romano, che ci attendeva nella  sua Fattoria San Sebastiano.



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La fattoria San Sebastiano è una fattoria biologica e biodinamica  che si trova  immersa in una distesa di olivi antichi, ai piedi dell'antica Petelia o come viene chiamata oggi, Strongoli.
Un'azienda antica, acquistata dalla famiglia Romano ai primi del "900, e Piero che oggi la dirige con tanta passione ed attenzione, ne è il rappresentante  della terza generazione.
Oltre ad essere una classica fattoria, con oliveti, vigneti e coltivazioni di grano Senatore Cappelli, da pochissimo tempo, Piero ha aperto anche un delizioso agroristorante ( si può dire agriristorante? ) proprio all'interno della fattoria ristrutturata recentemente!
Venerdì, sabato e domenica, tra canti della tradizione calabra, risate e ottimo cibo, la fattoria apre la sua cucina e i suoi 100 posti , a chi vuol godersi una serata come in famiglia.




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E' proprio qua, presso la fattoria, che la mattina seguente abbiamo avuto il primo incontro con alcuni produttori ed i prodotti che fanno parte del paniere del Gal Kroton (Gruppo azione Locale).
Un incontro più che gradito, che ci ha portati ad assaggiare l'olio biologico di Piero Romano, che vanta numerosissimi premi, e se lo si assaggia  si capisce anche il perché, di tanto successo!



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condimenti san Sebastiano



Le mostarde e le confetture  Calabria Gourmet, di Antonio Elia ... cipolle in agrodolce e mostarda di cipolle, oltre alla gelatina di birra, ottenuta con la birra Blandino
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    Abbiamo conosciuto anche Gian Franco Blandino, dell'omonimo birrificio Blandino, che produce due birre artigianali buonissime, la birra Denis quella più fresca e leggera, adatta come aperitivo o per accompagnare piatti come la pizza e la carne bianca, e la Fraden, una birra da meditazione o per accompagnare risotti , formaggi a media stagionatura e dolci che non abbiano cioccolato al loro interno.



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      Miele, propoli e caramelle balsamiche  al miele: Apicolutura Lucanto (Mesoraca, KR)

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      E poi i dolci preparati da Nadia, la moglie di Piero ... 


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      oppure la frutta fresca e profumata...

      Accompagnati da Piero e da  Martino Barretta del Gal Kroton, abbiamo continuato la nostra scoperta dei sapori calabri, proprio nella  sede del Gal Kroton, presso Torre Melissa, un'antica torre aragonese, che anticamente proteggeva tutto il territorio, dagli attacchi via mare.



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      Ecco qua la lista dei produttori.
      • Caciocavallo Podolico: azienda Parrilla (il proprietario si chiama Bevilacqua) Loc. Vuote 88811 Cirò Marina 
      • Az. Tosto Salvatore loc. Santopolo 88823 Umbriatico, 
      • Salame di maiale nero: Azienda Leadercoop di Casabona (KR)
      • 'Nduja di maiale nero: Azienda Leadercoop di Casabona (KR)
      •  Sardella: Az. Parrilla Gastronomia Via Scalaretto 88811 Cirò Marina;
      •  Birra artigianale e gelatina di birra: Blandino (Strongoli, KR)
      •  Miele, propoli e caramelle al miele: Apicolutura Lucanto (Mesoraca, KR)
      •  Pecorino crotonese: Azienda Agricola Spina
      •  Sott'oli e olive schiacciate: F.lli Cristiano
      •  Creme piccanti: Az. Sapori e Delizia 
      • Carne Podolica APZ Calabria 
      • Vino: Cantine Riunite di Melissa e Cirò
      •  Confettura (e cipolle agrodolce e mostarda di cipolle) Calabria Gourmet di Antonio Elia
      •  Pane del mitico Mimmo Grillo
      • e ovviamente  l'olio biologico  della  Fattoria San Sebastiano
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      E dopo esserci di nuovo rifocillati a dovere, ( si denota si, che in Calabria si mangia bene???) è stata la volta di una rapida visita alla Cantina Cirò e Melissa...








      E poi, visto che in qualche modo, dovevamo pur smaltire quello che avevamo mandato giù, è stata la volta della visita a Strongoli,  con le sue piazze, le sue case antiche e le sue stradine irte ...
      Un paese ancora ricco di fascino.


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      E venne ancora la sera, una cena fantastica in fattoria San Sebastiano, e poi visto che si era fatto una certa ora ... ( 1, 30 del mattino?) via tutti di corsa a letto, perché alle 5.30 sarebbe suonata di nuovo la sveglia! Ci aspettava una giornata importante, dovevamo vendemmiare!!






      Il trattore della fattoria si è messo in moto. Ancora assonnati e silenziosi, siamo saliti sul suo rimorchio, e siamo partiti per vedere l'alba sul promontorio di Vergadoro, possando attraverso i vigneti e gli oliveti.

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      E poi finalmente la vendemmia ...



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      E dopo la vendemmia, abbiamo fatto visita all'azienda Spina, dove siamo rimaste rapite da questi esserini appena nati.



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      Ancora un pranzo ci attende...questa volta in riva al mare al Saint  Thomas di Strongoli Marina...






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      Ed è arrivata anche l'ultima sera... Dopo esserci riposate qualche ora ( credo di aver dormito 7 ore in tre giorni...) Piero, ci ha organizzato una serata fantastica alla fattoria. 

      Balli, canti... il mitico Salvatore Bellio  o Taruzzo  cantastorie di infinita saggezza e cultura, il gruppo folcloristico Aqila di Strongoli, nato da pochi mesi ma che ha danzato per noi, coinvolgendoci ( io non ho zompettato...complice una caviglia malandata...) nel loro spettacolo, una tavola lunghissima con tutti i protagonisti che hanno allietato i nostri giorni in Calabria, risate, vino, buon cibo, tutto questo ha prodotto un'alchimia strana, magica, che difficilmente credo che si ripeterà in seguito.
      Da perfetti sconosciuti, siamo diventati quasi una famiglia... 
      La Calabria ci ha regalato tanto, ma soprattutto dobbiamo ringraziare Piero Romano, Martino, tutto il Gal Kroton e chi ci ha aperto le loro porte, facendoci sentire a casa!

      Vi lascio un filmato, per farvi vedere questi tre giorni, come li abbiamo vissuti noi...scusatemi per questo post lunghissimo, ma le cose da dire e da farvi vedere erano tantissime...












       

      venerdì 26 settembre 2014

      Melanzane sott'olio



       Un periodo intenso, questo momento che sto attraversando. Un periodo che mi vede con la valigia in mano, aerei o treni da prendere al volo, persone da conoscere, e sapori da scoprire!
      E' quello che mi piace fare, e che  faccio con enorme piacere, ma a volte mi piace anche stare nella quiete della mia casa, nella mia cucina color crema a fare la brava formichina che prepara scorte per l'inverno e non solo, la cicala canterina che si diverte in giro per l'Italia.

      Queste melanzane sott'olio, sono già la seconda volta che le preparo, e vi giuro che in frigo ne ho circa altri tre kg, pronte per essere trasformate in contorno per l'inverno.
      Cercate quelle striate , che sono più delicate e dolci, e poi mettetevi all'opera. Di tempo effettivo, ne richiedono abbastanza, ma in fin dei conti di fatica se ne fa ben poca.
      In circa un giorno, avrete le vostre melanzane trasformate in una conserva che accompagnerà i vostri bolliti, oppure in appetitose  e croccanti bruschette.
      La ricetta è di Raffaele Pignataro, de Il Crudo e Il Cotto ...anzi di sua nonna, e quindi i mei ringraziamenti, vanno a tutti e due.



      3kg di melanzane sode
      1 peperone piccolo
      1lt di aceto di vino bianco
      500g di acqua
      1 cucchiaio abbondante di origano fresco
      4 spicchi d’aglio
      5-6 peperoncini
      sale fino (circa 300-400g)
      circa 1lt di olio extra vergine di oliva



      Lavate le melanzane, sbucciatele e tagliatele a fette di circa 4 mm, poi tagliatele a fiammifero. In una grande ciotola, mettete uno strato di melanzane, poi cospargete di sale fino, poi ancora melanzane, sale etc... Quando avrete finito di fare gli strati, coprite con un piatto e metteteci un peso sopra ( io uso una pentola colma d'acqua)
      Dopo alcune ore, noterete che si è formato del liquido... eliminatelo, mescolate i fiammiferi di melanzana, e rimettete sopra il peso. Questa operazione, la dovete ripetere per circa 24 ore.

      A questo punto, sciacquate bene, le melanzane sotto l'acqua corrente, poi aiutandovi con uno schiacciapatate, strizzatele bene e rimettetele nella ciotola pulita.

      In una pentola fate bollire l'acqua e l'aceto, e unitevi anche qualche filetto di peperone rosso, e quando il liquido raggiungerà l'ebollizzione, versatelo sopra le melanzane e lasciate raffreddare il tutto.



      Strizzate di nuovo le melanzane, e mettetele ancora in una ciotola pulita.Condite le melanzane con dell'olio extra vergine d'oliva, dell'origano, peperoncino, filetti d'aglio, e lasciate insaporire per almeno un'ora.

      Sterilizzate i vasetti di vetro... io li riempio con  due dita d'acqua e li metto  nel microonde alla massima potenza per circa 3 o 4 minuti, poi butto via l'acqua e li lascio asciugare capovolti, sopra un asciughino pulito.

      Riempite i vasetti, aggiungete l'olio extra vergine e fate uscire le bollicine d'aria.Non chiudete subito i barattoli, ma controllate dopo qualche ora che le melanzane, siano coperte di olio...se non lo fossero, aggiungetene ancora.

      Potete utilizzarle dopo circa una settimana, ma più aspettate e più saranno appetitose.

      giovedì 11 settembre 2014

      Food Blogger in Corte da Ballotta! Una sfida a suon di mestoli e la ricetta dei Cantucci all'olio delle due A



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      Dopo il post in cui vi ho raccontato  dell'esperienza mistica, presso le terme del GrandHotel Terme di Montegrotto, è giunto il momento clou della storia, ovvero il racconto della nostra esperienza culinaria, presso il ristorante dell'Antica Trattoria Ballotta.

       Un locale storico l'Antica Trattoria, e non solo per dire... Fu ceduto dai frati agostiniani  ad un privato che lo trasformò in trattoria! Correva l'anno 1605! Un locale storico, uno di quelli che per primo ha proposto la cucina a km zero, con prodotti tipici della zona. Formaggi, salumi, carni, vini, olio, latte, frutta e verdura, ecco gli ingredienti che vengono cucinati dagli chef, supervisionati da Cristina Legnaro per essere trasformati in piatti che catturano sia la vista, che il palato.


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       Noi, grazie all'Aifb e alla nostra Presidentessa Anna Maria Pellegrino, siamo state invitate presso la trattoria, per disputare una gara culinaria!


       10 food blogger, 5 squadre, 5 piatti, e 4 giudici severissimi e con nomi altisonanti!

       La giuria era composta da
       Fausto Arrighi, direttore emerito della Guida Michelin Marco Colognese della Guida ristoranti de L’Espresso, Daniele Gaudioso del Gambero Rosso e Lamberto Mazzotti, direttore di Gustando.



      Mentre i piatti che erano stati pensati per la sfida, erano questi

       Per le pittule, dovete avere un poco di pazienza ... sono già state replicate e a breve le posterò, Anna the Nice è come sempre una garanzia in cucina!!


      in cucina da Ballotta

      Ecco qua una parte dell'allegra brigata, nella bellissima cucina di Cristina Legnaro.
      Devo ringraziarla personalmente, per la sua professionalità, e per averci messo a disposizione "casa sua"! Non è semplice ospitare 10 persone, che non sono mai o quasi, state in una cucina di un ristorante, diciamo che la differenza tra la cucine di casa nostra e quelle professionali, c'è e si vede, ma siamo state talmente brave, da sentirci subito a nostro agio.




      Antonella, Antonella, Aurora







      Antonella Eberlin, la mia compagna di avventura e sfoglina di pregio! Ha impastato e steso con il mattarello, la sfoglia che abbiamo usato per il nostro piatto!
      Nonostante Antonella me lo avesse suggerito  e io lo faccia sempre a casa quando preparo il piatto, non ho tagliato gli acini e non ho tolto i semini all'uva... Ho preso di "bischera" anche da mio marito, quando sono tornata a casa!



      ragù faraona e uva







      E questi  sono i cantucci all'olio d'oliva che hanno vinto la sfida!


      Cantuccini all'olio evo



      Per la ricetta originale e per leggere tutta la storia di questa ricetta, vi rimando alle pagine dei blog di Aurora e .Antonella



      Cantucci all'olio extravergine di Aurora e Antonella



      Ingredienti per 800 g di biscotti:



      • 450 g di farina + q.b. per la spianatoia
      • 220 g di mandorle sgusciate
      • 190 g di zucchero
      • 50 g di olio extravergine di oliva
      • 3 uova intere biologiche + 1 tuorlo
      • 3 cucchiai di marsala
      • 8 g di lievito per dolci
      • 1/2 cucchiaino di fleur de sel
       
      Preparazione:



      Preriscaldare il forno a 180°, disporre le mandorle su di una placca e tostarle per 5 minuti. Salarle con il fleur de sel, e lasciarle freddare. In una terrina sbattere 2 uova intere+1 tuorlo con lo zucchero, fino a renderle spumose. Unire a filo olio evo e marsala, quindi incorporare la farina setacciata con il lievito. Unire le mandorle salate all'impasto, badando di non perdere i fiocchi di sale durante la lavorazione. Formate dei filoncini larghi 3 cm, spennellarli con l'uovo rimasto, disporli su una teglia rivestita di carta da forno e cuocere a 180° per 25 minuti circa. Sfornare i filoncini e con un coltello a lama liscia tagliarli a fette leggermente diagonali di 1,5 cm circa di spessore. Disporre nuovamente nella teglia, quindi cuocere per 10-15 minuti, fino alla doratura, e lasciar raffreddare su di una gratella. Conservare i cantucci pronti in una scatola di latta a chiusura ermetica.



      E anche questa seconda parte ve l'ho raccontata... 
      Nel prossimo post vi racconterò dei colli euganei e della casa del Sommo Poeta.
       

      venerdì 5 settembre 2014

      Food Blogger alle Terme Euganee. Sottotitolo ... quando il relax, ilgusto e la cura del corpo vanno a braccetto

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      Dopo un periodo di pausa forzata, che mi aveva portata a rifiutare gli inviti ad eventi e manifestazioni, si è presentata un'occasione imperdibile organizzata dall'Aifb, Associazione Italiana Food Blogger di cui faccio parte, ovvero l'opportunità per un gruppo di 10 food blogger, di scoprire una parte del Veneto che mi era praticamente sconosciuta.
      L'Aifb, non è nuova a queste opportunità che offre a noi food blogger associati. Ci sono un sacco di eventi e notizie interessanti sul sito ... se non ne fate ancora parte, andate a darci un'occhiata.

      La zona da scoprire, è stata quella di  Montegrotto con le  sue Terme, ed i monti Euganei con i prodotti d'eccellenza che nascono tra le sue spendide colline.

      Ma l'evento nell'evento, è stato soprattutto "Food Blogger in corte da Ballotta", ovvero una gara di cucina tra noi dieci blogger  presso l'Antica Trattoria Ballotta, utilizzando i prodotti  tipici della zona, e sapendo, che saremmo state  giudicate da una giuria da paura...ma di questo ve ne parlerò nel prossimo post... stay tuned!



      Vi confesso, che avevo sinceramente bisogno di rilassarmi, e questa esperienza mi ha ricaricata  dandomi quella sferzata di energia, che mi mancava da tanto tempo! Sono tornata a casa finalmente serena, come non lo ero più da tanto tempo...




      Hall GrandHotel Terme Montegrotto


       Il nostro gruppo di food blogger è stato ospitato presso una struttura d'eccellenza,  il Grand Hotel Terme di Montegrotto. un magnifico cinque stelle dotato di tutti i confort, nel cuore di Montegrotto e gestito dalla famiglia Legnaro-Corso con una professionalità ed eleganza, che ti fa sentire subito a proprio agio. Si respira un'aria familiare, che difficilmente in un Hotel di questo livello, mi è capitato di incontrare. Un'attenzione attenta e mai morbosa, con la massima disponibilità di tutto lo staff, partendo dal Direttore alle signorine del piano.

      Welcome 




      Suite 506







      Le Terme Euganee, sono la più grande stazione termale europea, con le loro acque ricchissime di sostanze benefiche, che iniziano il loro percorso dalle Piccole Dolomiti e dai Monti Lessini, attraversando gli strati di rocce ed arrivando ad una profondità di oltre 3000 m. Qua stazionano per circa 25/30 anni, attraverso un percorso lento di circa 80 km, che fa si che l'acqua si arricchisca delle preziose sostanze, per poi sgorgare nel bacino termale euganeo, ad una temperatura di 87° circa.

      L'acqua delle Treme Euganne, è classificata come salso-bromo-iodica ipertermale, ed è utilizzata da secoli per fini curativi, ed oggi è alla base dei più moderni trattamenti terapeutici ed estetici presso le strutture degli  hotel termali.

      Oltre all'acqua termale c'è il fango, composto da due elementi, l'argilla estratta dal lago Costa  ad Arquà Petrarca ed arricchita con l'acqua termale. L'argilla viene trasportata presso i stabilimenti termali, e mescolata all'acqua termale, viene lasciata maturare per circa 60 giorni, dove grazie alla temperatura dell'acqua di circa 38° e la luce, svilupperà dei migrorganismi e biomateriali.
      Nasce così  l'argilla biotermale, un antinfiammatorio naturale, senza gli effetti collaterali che hanno gli antiinfiammatori di origine sintetica.

      Tutti i trattamenti che si possono effettuare presso le terme, portano ad un grande miglioramento e beneficio di tutto il corpo... migliorano i problemi che riguardano le articolazioni, quelli muscolari e persino le dermatiti e se poi si associano ai trattamenti curativi  anche i percorsi benessere,  vi posso assicurare che quando si torna a casa, siamo delle altre persone.

      Sfatiamo il pregiudizio che le terme sono per persone un po' "datate"... le terme euganee, sono adatte a tutti, anche alle persone più giovani che hanno a cuore il proprio benessere.
       Un altro fatto da non sottovalutare è che le cure termali,  se soffriamo di  qualche patologia a livello articolare, oppure alle  vie respiratorie,  sono prescrivibili anche dal proprio medico curante.




      Piscina Grandhotel Terme Montegrotto




      GHT Montegrotto


      Piscina interna




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      Premetto che non ero mai stata in un Grand Hotel termale, quindi capirete anche che sono stata presa dall'entusiasmo e che di foto, ne ho scattate parecchie.

       Posso dirvi anche, che dopo il briefing del pomeriggio, la prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di indossare costume da bagno, accappatoio e ciabattine, e ci siamo fiondati nella piscina termale, anzi nelle due piscine, visto che una parte si trova al coperto, e l'altra allo scoperto. Niente problemi di congestione, con l'acqua ad una temperatura costante di 28°, percorsi di ozono terapia in ogni angolo, cascate che ti massaggiano la regione cervicale, bollicine che accarezzano ogni parte del corpo, una vera libidine ve lo posso assicurare.


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       Le chiacchierate con il gruppo, sono stati esileranti, ci siamo subito affiatati, e dopo  20 minuti canonici o quasi ( a volte sono stati molto, ma molto di più, ma non si dovrebbe fare...) di possibilità di rimanere in ammollo, prima di subire un calo di pressione e spatasciarsci in terra,  uscivamo per rilassarci e chiacchierare  nell'area relax, oppure  nella stanza del sale, oppure facevamo una sauna o un bagno turco. E questo non lo abbiamo fatto solo un giorno, ma ogni volta che si presentava l'occasione. Credo che l'accappatoio, sia stato il mio capo d'abbigliamento più usato nei tre giorni di permanenza...



      relax


      Oltre ai bagni, alle saune, ai percorsi sensorial, a quelli Kneipp ( acqua termale calda, poi fredda, poi calda...etc etc) abbiamo potuto provare anche l'effeto miracoloso del fango argilloso e del bagno termale con ozono. La deliziosa signora Anna, ci ha atteso al 5° piano dell'Hotel, ed a gruppi di tre ci ha preparate/i a questa meravigliosa esperienza. Il corpo ricoperto dall'argilla calda, poi stretto come in un bozzolo  da coperte,  un'attesa rilassante in penobra, per15 minuti e poi il risciacquo e la permanenza  in una vasca d'acqua termale e bollicine d'ozono!
      Vorrei solo che poteste sentire che pelle che ho...forse così morbida e liscia, l'ho avuta solo appena nata!!
      foto di Antonella Marconi 

      E tra bagni, massaggi, fanghi,  eleganti e raffinate cene al 6° piano dell'edificio, deliziosi pranzi e colazioni a bordo piscina, e fu sera e fu  mattina, e il resto della storia, ve la racconto nel prossimo post!

      Se voleste farvi un regalo, il Grand Hotel Terme ha pensato ad un pacchetto benessere, per gli amici di Profumi in Cucina


      Per info

      GrandHotel Terme Montegrotto
      Viale Stazione, 21 Montegrotto Terme (PD) Italy
      - email: info@grandhotelterme.it -
      Tel-Fax: +39 0498911444

      lunedì 1 settembre 2014

      Panna cotta con salsa al caramello


      Un nuovo dessert, questa volta al cucchiaio, forse troppo semplice per essere postato in un blog di cucina, o forse no, e vi spiego il perchè...

      Ci sono ricette che sono semplici, forse banali, ma che procurano un'immensa felicitá, al momento dell'assaggio. Penso che la panna cotta insieme al tiramisù, siano i dolci al cucchiaio preferiti dal gentil sesso, e credo di non sbagliarmi. Ho pensato tanto se postare o meno questa ricetta, visto la sua semplicitá di esecuzione, poi ho pensato a mia figlia Chiara e al mio blog  e al mio modo di pensarlo come una specie di regalo personale per lei. Me la sono immaginata nella sua casa, davanti ad un pc, mentre sfoglia le pagine di Profumi in Cucina, alla ricerca delle ricette di casa nostra...
       E allora ben vengano anche le ricette semplici, se questo vuol dire sentirsi vicine, anche quando un giorno  saremo lontane.




      Quella della salsa al caramello, sinceramente non ricordo...
      Panna cotta al caramello
      • 750 g di panna
      • 100 g di zucchero
      • 1/2 baccello di vaniglia
      • 3 g di agar agar ( oppure 8 g di gelatina in fogli)
      •  
      • Ingredienti per la salsa al caramello

        150 gr di zucchero
        2 cucchiai d’acqua
        100 ml di panna fresca
         































       



      In un pentolino, sciogliete l’agar-agar con un bicchierino di panna, aggiungete la panna rimasta, la vaniglia e lo zucchero. Mescolando continuamente portate ad una temperatura di 95° e mantenete questa temperatura per cinque minuti sempre girando.
      Fate molta attenzione a non far bollire altrimenti si formerebbero bolle all’interno del dolce.
      Fate raffreddare a temperatura ambiente, eliminate la vaniglia, mettete la panna cotta  dentro ad uno stampo o a dei bicchierini e lasciatela riposare in frigo, per circa 5 ore.

      Oppure se possedete l'abbattitore Fresco, potete raffreddarla rapidamente a +3 e servirla anche subito, oppure potete conservarla in frigo, per anche una settimana.
      Se invece la volete congelare a -18 e conservarla per un futuro, al momento del servizio potrete scongelarla velocemente utilizzando il ciclo scongelamento controllato.

      Servitela con la salsa al caramello.

       

      mercoledì 27 agosto 2014

      Pavlova

      Pavlova


      Ho una predilezione per le meringhe! Da bambina, quando andavo a trovare Suor Maria Pia nel convento di clausura, tornavo sempre a casa con quelle deliziose meringhe bianche e croccanti, cucinate proprio da Lei.
      Le ho preparate tante volte, e se cercate nel blog troverete la ricetta ed il racconto in cui parlo di Lei,
      ma con le meringhette non ho mai avuto grossi problemi di esecuzione, mentre con la Pavlova, son sempre stati dolori.
      L'esecuzione poteva andare, ma quando le sfornavo erano giallognole. e screpolate, e io le volevo perfette! 
      Mi sono sacrificata lo stesso...e mica le ho buttate nella pattumiera... il sapore c'era ed anche tutto il resto, ma anche l'occhio vuole la sua parte.
      E così, gira che ti giro per il web, alla ricerca dell'esecuzione perfetta, finalmente l'ho trovata!!






      pavlova2




       Ho seguito i consigli di La Tana del Coniglio, e le mie mini Pavlove,sono venute perfette.
      Seguite tutto alla lettera, e anche le vostre pavlove, saranno come le mie :)


      Ingredienti

      150 g di albumi
      150 g di zucchero a velo
      150 g di zucchero semolato

      panna fresca da montare
      frutta fresca a piacere

      Riscaldare il forno a 105°.
      Pesate gli albumi e ricordate che il peso dello zucchero deve essere identico al peso del bianco dell'uovo... se l'albume pesasse 148g, peserete 148g di zucchero a velo e 148 g di zucchero semolato, mi raccomando alla massima precisione.

      Mettete nella planetaria gli albumi e la metà dello zucchero a velo e di quello semolato. Azionate la macchina e montate a neve ben ferma, deve rimanere un bel pennacchio sodo sulla frusta.
      A questo punto setacciate gli zuccheri rimasti sul composto e aiutandovi con una spatola in silicone, mescolate delicatamente dall'esterno verso l'interno con movimenti circolari.


      Disegnate dei cerchi sul retro della carta forno, mettete l'albume montato in una sacca da pasticcere con la punta liscia e disegnate un cerchio concentrico che servirà da base.
      Poi salite lentamente, giro dopo giro, creando  un vuoto all'interno che verrà riempito in seguito,con la panna montata.



                 


      pavlova3 

      Infornate e fate cuocere per circa 1ora e 15 minuti, stando attenti a non far colorire le meringhe.Una volta cotte, spegnete il forno e lasciatele intiepidire  al suo interno.Sfornatele e fatele raffreddare completamente.Potete conservare le meringhe fino al momento del loro utilizzo, in sacchetti per alimenti oppure dentro a delle scatole di latta, anche per svariati giorni..
      Montate la panna, senza zuccherarla, riempite le meringhe utilizzando un sacchetto da pasticcere con la punta a stella, oppure liscia e decorate con la frutta che più vi piace.


      lunedì 25 agosto 2014

      Foodbogger in Corte da Ballotta.

      Si preparano di nuovo le valigie, questa volta parto verso nordest  per un bellissimo evento organizzato nell'ambito del “Feel Good Festival”,
      progetto triennale per lo sviluppo di una nuova identità del comprensorio termale di Abano e Montegrotto, promosso dal Consorzio Terme Euganee ed in associazione con i Comuni di Abano e Montegrotto.



       L'antica Trattoria Ballotta, ospiterà dieci foodblogger appartenenti all'AIFB (Associazione Italiana Food Blogger, di cui faccio parte) nella serata del 28 Agosto.
      Saremo  supportati dalla brigata di cucina del ristorante e  cucineremo 5 portate utilizzando i prodotti locali del territorio, e le nostre preparazioni, verranno  giudicate da una severa giuria, composta da Fausto Arrighi, ( direttore emerito della Guida Michelin ), Marco Colognese (della guida de l'Espresso)Daniele Gaudioso (accademico dell’Accademia Italiana della Cucina e Gambero Rosso ), Lamberto Mazzotti ( direttore di Gustando ).

      Avremo modo di scoprire  le terme, il territorio, ma soprattutto ci divertiremo ai fornelli, che è quello che ci riesce meglio.


      Per chi volesse venire a trovarci, vi aspettiamo Giovedì 28 Agosto dalle ore 20.00 presso l'Antica Trattoria Ballotta, via Carromatto, 2 - 35038 Torreglia (PD) e se non abitate proprio vicino e volete fermarvi, hanno pensato anche ad un pacchetto last minute,  molto interessante .

       


        

       



      mercoledì 30 luglio 2014

      Melanzane ripiene



      Cerco lentamente di tornare alla normalità, certa che Lei avrebbe voluto così.
      Mi ha sempre spronata a dare il meglio, ad impegnarmi, mi ha insegnato a sorridere ad essere gentile, onesta, sincera...mi ha insegnato a cercare i funghi, ad amare la cucina e se ho questa grande passione la devo a Lei.
      Mi ha insegnato tante cose, mi ha fatto diventare quella che sono, a volte anche troppo simile a Lei, come dice mio marito  quando brontolo per un nonnulla.
      Lei era la Bersagliera, come la chiamava babbo, quella che si alzava alle 4 di mattina  per prepararci il pranzo prima di andare al lavoro, o per preparare le tagliatelle la Domenica. Quella che partiva il sabato, dopo che babbo non c'era più, con la corriera... per andare a fare l'orto in montagna dove abbiamo la nostra casa delle vacanze.
      Quella che tornava a casa a Prato, con una paniera piena di funghi, di fragoline di bosco oppure di lamponi per farne il succo  e profumava il maleodorante mezzo di trasporto.
      Era quella che aveva avuto la meglio con la vipera che l'aveva morsa e con la bomba che a Roma, in tempo di guerra, l'aveva scaraventata a centinaia di metri di distanza  senza ferirla.
      Era quella che era caduta di bicicletta, quando si era trovata davanti i carri armati degli americani che entravano a Roma, e da allora non non aveva mai più inforcato una bici...
      Questa era la  mia mamma, e queste sono le minime cose che ha fatto nella sua vita.
      Potevo forse,  non amarla?

      Torno con questa ricetta semplice, perché la vita ritorni a scorrere come qualche mesi fa...

      Grazie per avermi aspettata

       Melanzane ripiene 
       (ricetta di A Tavola Luglio/Agosto2013)

      Ingredienti per 4 persone
      • 4 melanzane medie
      • 500 g di pomodorini ciliegini o pomodori maturi
      • 4 filetti d'acciughe sott'olio
      • 2 cucchiai di capperi sotto sale dissalati
      • 1 cipolla piccola di Tropea
      • 4 cucchiai di pecorino grattugiato
      • provola tagliata a cubetti q.b
      • foglie di basilico
      • olio extra vergine di oliva
      • sale, pepe








      melanzane ripiene


      Lavate le melanzane, tagliatele per il lungo, scavate ogni metà e mettete la polpa da parte. Scottate le melanzane, per 2-3 minuti in acqua bollente salata, scolatele e mettetele da parte ad asciugare.
      In una padella, scaldate l'olio ed aggiungete la cipolla tritatata finemente e fatela rosolare per pochi minuti.Aggiungete i capperi dissalati e le acciughe, e mescolate facendo sciogliere i filetti. A questo punto é il momento di aggiungere i pomodori e la polpa della melanzana che avrete tagliato a cubetti, salate pepate e fate cuocere per circa 20 minuti. Spegnete il fuoco, aggiungete il basilico e il pecorino grattugiato. Accendete il forno e portate la temperatura a 180 gradi. Mettete le melanzane in una teglia coperta di carta forno, e riempitele con la salsa a cui avrete eliminato le foglie di basilico ed avrete aggiunto i dadini di provola. Infornate e lasciate cuocere finché la superficie non sarà dorata, diciamo dai 30 ai 40 minuti, poi sfornate e lasciate intiepidire.

      lunedì 21 luglio 2014

      La giostra si é fermata.

                                   




      La giostra impazzita, su cui ero salita alcuni mesi fa si é fermata di colpo, mercoledì mattina, lasciando un vuoto enorme nell'anima e un dolore di quelli che ti straziano il cuore.

      Mamma  se ne é andata, smettendo finalmente di soffrire...

      Io sono qua, che raccolgo i cocci del mio cuore e le fila della mia vita, consapevole che in un modo o in un altro, devo iniziare di nuovo a pensare anche a me stessa.

      Prima o poi torno, lo prometto... ma per adesso però, voglio solo cullarmi nei ricordi.

      Grazie mille a tutti


      Aurelia