sabato 25 febbraio 2012

Coscio d’anatra all’arancia






Spero che non facciate parte, di quella schiera di persone, che pensa che l’anatra all’arancia, sia un piatto della cucina francese, perché sarebbe un enorme sbaglio.
L’anatra all’arancia, è un piatto della cucina toscana, fatto conoscere ai cugini d’oltralpe, da quella golosona di Caterina De Medici, che si era portata dietro la ricetta dall‘Italia, per poterla gustare insieme al consorte, il Re di Francia, e poi chissà come … i francesi si sono accaparrati la ricetta, traducendola in “ canard all’orange”…
Ma noi, che siamo attenti a queste cose, e soprattutto siamo toscani, e leggermente di parte … lo sappiamo, e cerchiamo di divulgare questo tipo di notizie, anche alle altre persone, che fino ad oggi ne erano ignari.

E’ un piatto delicato e saporito, la carne dell’anatra risulta morbida e saporita, e l’arancia dona quella dolcezza, che completa magnificamente il piatto.

Anche questa ricetta, è stata preparata in occasione della presentazione della nuova annata di Brunello 2012 sul che potrete seguire in diretta su Brunello. tv,  in abbinamento a questo piatto, consiglio proprio di bere quest’ottimo vino, che si sposa a meraviglia con piatti di carni rosse, oppure la selvaggina di pelo o di piuma.
Il Brunello è anche vino da abbinamento ottimale con formaggi: tome stagionate, pecorino toscano, formaggi strutturati.





Per 4 persone
4 cosce d’anatra
1 o 2 spicchi d’aglio
Salvia
Vino bianco
30 g di burro
2 arance
Un cucchiaino di farina
Un cucchiaio di aceto di mele
Olio d’oliva
Sale e pepe
Poco brodo di carne

In un tegame, mettete l’olio, le cosce d’anatra salate e leggermente pepate, gli spicchi d’aglio vestiti e qualche foglia di salvia. Fatele colorire da tutti i lati, sfumatele con il vino, e aggiungete un po’di brodo caldo.
Portatele pian piano a cottura, aggiungendo poco brodo alla volta,e girandole ogni tanto.
Pelate un’arancia, senza la scorza bianca, e tagliatela a bastoncini sottili, in un pentolino fate sciogliere il burro, e aggiungete il cucchiaino di farina.
Unite il succo d’arancia, le scorze, il cucchiaio d’aceto, il sale e il pepe, e fate bollire per circa 5 minuti.
Quando i cosci d’anatra  saranno cotti, irrorate con la salsa e fate cuocere ancora per qualche minuto.





venerdì 24 febbraio 2012

Gnudi di ricotta e spinaci e Benvenuto Brunello 2012

Gnudi ricotta e spinaci

Gnudi a Firenze, malfatti a Siena, tipici del Casentino … in poche parole, questo è un piatto della tradizione toscana.
Gnudo è sinonimo di spoglio, di nudo, proprio come questi ravioli di ricotta e spinaci, ravioli si fa per dire, visto che la sfoglia con cui dovrebbero essere ricoperti, non c’è… e da qui il nome di gnudo.E’ un piatto antico, della tradizione contadina, dove per prepararli bastava della ricotta di pecora e gli spinaci appena colti dall’orto, non era poi così difficile … le uova fresche delle galline che razzolavano nell’aia, una spolverata di pecorino, e con pochi passaggi, era pronto il pranzo.

Chissà realmente dov’è nato questo piatto, fatto sta che sono di una bontà unica, e di una facilità nel prepararli veramente disarmante.

Ho preparato questa ricetta, per un evento importantissimo ... l'Anteprima di Brunello, per la presentazione della nuova annata di Brunello 2012, che potrete seguire in diretta su Brunello. tv e in abbinamento a questo piatto, una bravissima  sommelier  come Chiara Giovoni  nonchè blogger del blog  Appunti di Gola , mi ha consigliato come abbinamento un bel bicchiere di Moscadello di Montalcino.



Gnudi di ricotta e spinaci




Ingredienti per 4 persone
500 g di spinaci
300 g di ricotta di pecora
150 g circa di farina 00
2 uova
burro
sale pepe
salvia
noce moscata
pecorino o parmigiano grattugiato
Lavate gli spinaci, e lessateli con l’acqua che è rimasta attaccata alle loro foglie, poi strizzateli  e tritateli , molto fini.
Metteteli in una ciotola, dove aggiungerete la ricotta di pecora, le uova, 2 cucchiai circa di farina,e 2 cucchiai di formaggio, sale pepe, e una grattugiata di noce moscata.
Lavorate bene l’impasto, poi aiutandovi con della farina, rotolate una pallina di impasto  tra le mani infarinate  e mettetela a riposare su un vassoio infarinato, oppure fate come ho fatto io, aiutandovi con 2 cucchiai, fate delle knell che farete scivolare man mano, nell’acqua bollente salata.
Che scegliate sia l’una o l’altra versione, farete cuocere gli gnudi, in acqua bollente salata, e appena verranno a galla, li scolerete uno alla volta.
Serviteli, conditi con del burro  fuso e salvia, come vuole la ricetta originale, oppure con del sugo di pomodoro, e cosparsi d’abbondante formaggio grattugiato.

giovedì 23 febbraio 2012

La Bella Estate ... Risotto al gorgonzola, pere e granella di noci





Una sfida enologica ...se così si può dire, una sfida a cui sono stata invitata e a cui, non ho saputo dire di no.

Il prossimo Maggio, uscirà un libro dal titolo accattivante "Fornelli in Rete", scritto da Francesca Martinengo. Il libro,  verrà presentato durante il Galà delle Stellle 2012 che si terrà a Barolo, presso l'azienda vinicola Terre da Vino, e per festeggiare questa nuova uscita, è stato indetto un contest, tra i vari blogger che compariranno tra le pagine del libro di Francesca.
La sfida è abbastanza ardua ... si tratta di abbinare a un moscato passito, come La Bella Estate, e quindi un vino prettamente da dessert  ad  un piatto salato, se poi si pensa,  che mi sto avvicinando solo adesso, al grande  mondo che ruota intorno al vino, la sfida è ancora più ardua.




Comunque non mi sono lasciata prendere dallo sconforto, ho accettato la sfida, ed ho iniziato a pensare al piatto, anzi ad essere sincera, prima ho iniziato con l'assaggiare  il vino... mi sono piaciuti subito, sia il profumo cheil sapore ... deliziosamente dolce e fruttato,proprio il tipo di vino che piace a me !




Il risultato del mio studio  è stato questo, spero che piaccia anche a voi, come è piaciuto a me ...

Risotto al gorgonzola, pere e granella di noci.

Per 4 persone
320 g di riso Carnaroli
50 g di gherigli di noci
2 pere Abate
100 g di gorgonzola dolce
1 scalogno
1 litro di brodo di carne
40 g di burro
sale




Il procedimento è semplice ...
In una risottiera  si  scioglie il burro  e si fa stufare lo scalogno tritato, poi si aggiunge il riso, si fa tostare e si sfuma con del brodo bollente. A metà cottura, si unisce le pere ridotte a piccoli cubetti e 2/3 circa della granella di noci, e si continua a cuocere il riso, aggiungendo man mano il brodo.Tagliare il gorgonzola a cubetti, ed aggiungerlo al risotto quando mancheranno pochi minuti al termine della cottura, e mescolare bene, e aggiustare se serve, con il sale. Togliere dal fuoco, impiattare e decorare con della granella di noci.

Ah .. la decorazione, l'ho ottenuta essiccando delle fette sottili di pera, in forno a 50 ° per 2 ore circa ...





lunedì 20 febbraio 2012

Frittelle di mele



Frittelle di mele alla Toscana




Un'altra ricetta della tradizione Toscana, una ricetta semplice e veloce, un dolce diverso ma altrettanto buono, della campagna toscana.
Pensate alle mele, alle uova, al vino bianco... sono tutti ingredienti che si trovavano nelle dispense delle case dei contadini,quelle con le cucine grandi con il pavimento in cotto, le travi sul soffitto, e la stufa a legna accesa. Pensate a quella cucina, a un grande tavolo in legno, e vicino a quel tavolo, una donna.Immaginate le  mani di quella donna, delle mani  rustiche, forti, intente a sbucciare delle mele, pensate a quelle stesse mani, che dentro a una ciotola mescolano farina, uovo e zucchero, aiutandosi con una semplice mestolo di legno.Pochi gesti  di una semplicità unica, semplici come gli ingredienti che vengono utilizzati, e semplici come queste frittelle






Ingredienti per 8 persone
 4 mele renette o golden
100 g di farina 00
1 uovo intero
100 g di zucchero
1/2 bustina di lievito per dolci
1/2 bicchiere di vino bianco
sale
olio d'oliva
olio d'arachide per friggere
zucchero a velo

Intanto prepariamo la pastella, mescolando la farina, l'uovo, 2 cucchiai d'olio d'oliva, il lievito e un pizzico di sale, poi aggiungiamo il mezzo bicchiere di vino, e un po' d'acqua, quel tanto che basta ad ottenere una pastella abbastanza fluida, e lasciamo riposare il tutto per almeno  mezz'ora o anche di più.
Sbucciamo le mele, con il levatorsoli togliamo il torsolo, e le tagliamo a fette alte circa mezzo centimetro, ottenendo così degli anelli.
Aggiungiamo gli anelli di mela, alla pastella, e lasciamoli riposare per qualche minuto, intanto portiamo a temperatura l'olio di semi, in una padella.
Una volta che l'olio sarà caldo, friggiamo le mele, dorandole da tutte e due le parti, poi le facciamo asciugare con della carta da cucina, le spolveriamo con dello zucchero a velo,e le nostre frittelle sono pronte per essere servite.



martedì 7 febbraio 2012

Per Tutti I Gusti … la Toscana torna a stupire!


La Toscana, terra generosa e caciarona, che regala sempre qualcosa di nuovo e speciale, a chi la vuole scoprire!
La Toscana terra di Artigiani del Gusto, che con il loro genio, e la loro creatività , stupiscono i gourmet di tutta Italia, per la bontà dei loro prodotti.
La Toscana con i suoi chef, che siano legati all'entroterra oppure alla bellissima costa , diventano gli  ambasciatori di tradizione e di innovazione, di sapori e di profumi, a volte sconosciuti.




Per far conoscere tutti questi tesori, lo Sheraton Malpensa, e Carlo Vischi, hanno  organizzato un’altra serata spettacolare, sempre all’insegna del gusto Toscano, e sempre in collaborazione con Style.it, e Le Stelle Si Incontrano,  coinvolgendo chef stellati come Silvia Baracchi, del prestigioso Relais Il Falconiere,  e il grande Giuseppe Mancino, chef dalle radici campane, ma che ha il suo regno all’interno del Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio, presso il ristorante Piccolo Principe.



E poi ancora  loro, i produttori toscani, che con i loro prodotti hanno arricchito  il buffet dell’aperitivo con assaggi di salumi e formaggi, offerti dal Salumificio Mannori di Prato, rappresentato dalla bellissima Sue Ellen Mannori, e dai formaggi “artistici” di Forme d’Arte, di  Paolo Piacenti.
E’ seguita una cena ricca di sapori , nella magnifica sala del ristorante Il Canneto, regno indiscusso del grande chef Enrico Fiorentini, che ha diretto con grande maestria , la regia di questa bellissima serata.





Lo chef Giuseppe Mancino, ha aperto la cena con uno dei più classici piatti toscani, la pappa al pomodoro, ma è riuscito a trasformarlo in qualcosa di veramente innovativo, aggiungendo alla classica pappa, del baccalà una spuma leggera di mozzarella e fave di cacao, bilanciando in maniera perfetta tutti i profumi che regalava il piatto, accompagnato dal Trebbiano Brut Millesimato 2009 dell’azienda agraria Riccardo Baracchi



A seguire l’ormai famoso piatto dello chef Filippo Saporito, lasciato in eredità alla cucina del Canneto, dopo la sua apparizione alla prima serata di Per Tutti I Gusti, ovvero il Granfarro e cannellini, con polpo e cialde croccanti di ceci, accompagnato da un buon bicchiere di Ansonica IGT 2010 della Tenuta Agricola Il Ponte.



E poi i Primi piatti dello Sheraton, con rivisitazione carbonara con spaghetti Martelli, melange di pecorino Forme d'arte e spuma di mortadella Mannori.

Dischi volanti Fabbri con l'antica ricetta "Salsa Pomodoro" in cialde di parmigiano.
Tagliatelle di farro Morelli  in stufato di fagioli rustico e lacrima di extra vergine La Maliosa.
Tutti e tre gli assaggi, sono stati accompagnati da un Chianti Classico DOCG riserva di famiglia 2008, della Casa Vinicola Cecchi.




E poi è entrata in scena lei, la chef Silvia Baracchi con  il suo Hamburger di cinghiale speziato con salsa di cioccolato, e patate affumicate al ginepro..


E per concludere il dessert che la chef Maria Probst, ha lasciato in eredità al ristorante Il Canneto Sapori D’Inverno, la  degustazione di un semifreddo al torrone, con gelato ai brigidini e gelatina di vin brulee, il tutto accompagnato dal Vin Santo Tenute del Chianti Classico 2006, Tenute Marchese Antinori.



L’evento nell’evento, è stata la fantastica cooking class, a cui abbiamo partecipato noi blogger, nella cucina del ristorante Il Canneto.
Gli chef , Enrico Fiorentini, Silvia Baracchi accompagnata da Richard Titi, suo braccio destro, e lo chef Giuseppe Mancino, hanno svelato trucchi e segreti, per poter riprodurre alcuni dei loro piatti, anche nelle nostre cucine di casa.
Un susseguirsi di scatti fotografici, di sguardi ammirati, e di assaggi golosi, che sono il sogno di ogni blogger che si rispetti :)


Fagottini di tacchinella con ripieno di salsiccia e noci, funghi di bosco trifolati e patatine rustiche.

( Ricetta condivisa dallo chef Enrico Fiorentini ,   Ristorante Il Canneto, Sheraton Malpensa )



Per 2 persone
300 g di fesa di tacchino
100 g di salsiccia
50 g di gherigli di noce
poco peperoncino essiccato
50 g di parmigiano grattugiato
foglie di basilico
foglie di porro scottate

Per il contorno
Funghi pioppini
patate scottate
aglio
olio extra vergine d'oliva
sale e pepe




Battere le fette di tacchino, per renderle abbastanza sottili, e adagiarle su di un piano ricoperto da pellicola alimentare, salarlee peparle leggermente. Preparare la farcia, mescolando in una ciotola, la salsiccia, il basilico, le noci tritate insieme al peperoncino,  e il parmigiano grattugiato. Confezionare i fagottini, chiudendo la con una stringa di foglia di porro, sbollentato in acqua bollente.
Cuocere in padella con un filo d’olio extra vergine d’oliva, e uno spicchio d’aglio in camicia, sfumare con del vino bianco, coprire con il coperchio e continuare la cottura a fuoco lento.



Trifolare dei funghi pioppini, con olio, aglio, peperoncino e basilico, aggiungere le patate a cubetti, e far insaporire.
Impiattare, iniziando dai funghi e patate, la carne, un cucchiaio di fondo di cottura,e per finire un filo d’olio extra vergine e poco pepe nero, macinato al momento.

Per concludere, vorrei ringraziare Carlo Vischi, per la bellissima opportunità che mi ha regalato, tutto lo staff che collabora in cucina con lo chef Enrico Fiorentini, i suoi sous chef Carlo Molon  e Gianni Gerratana.





il grandissimo Sebastiano Pira, sempre attento e premuroso verso i suoi ospiti, e per ultimo ma non merito ... il Direttore dello Sheraton Malpensa, Gianrico Esposito,



per la sua infinita pazienza e gentilezza, che ha avuto, per un branco di scalmanate  ma simpaticissime blogger toscane! Grazie Direttore, grazie a tutti, per averci ospitate e sopportate.

E soprattutto a "LORO" i nuovi chef di domani ... un grande in bocca al lupo!! Spero che un giorno ci incontreremo di nuovo, e quel giorno, sarò li...per intervistare voi!!