martedì 29 ottobre 2013

Confettura di pomodori verdi



Ero indecisa  su cosa postarvi, questa mattina. Ho guardato velocemente l'archivio  ed ho visto due o tre ricette interessanti, ma ho deciso che questa confettura era perfetta, e non poteva aspettare oltre per fare il suo debutto  su questa pagina.
Fino a una decina o quindicina di anni fa, mamma Rita coltivava il suo orticello dove abbiamo la nostra casa di montagna. Ogni fine settimana partiva con la corriera da Pistoia, e portava con se  le piantine che aveva acquistato al mercato qua a Prato... insalata, cipolle, carote, e tante, ma tante piantine di pomodori.
Diciamo che quando i pomodori iniziavano a maturare, era sempre il periodo  in cui noi tornavamo a casa a Prato, e sulla pianta rimanevano   sia i pomodori maturi, che quelli verdi  più piccini.A quei tempi, andava di "moda" metterli sottaceto, o farli fritti, ma diciamo che mia mamma ed il fritto, sono due cose che non vanno proprio d'accordo, ed il risultato, non è mai stato da dieci e lode.
Anche quelli sottaceto, non erano il massimo... mi bruciava talmente lo stomaco dopo averli mangiati, che il draghetto Grisù, nei miei confronti, era un dilettante.
Poi finalmente ha capito, che  fare l'orto a 50 km da casa, anzi 100 km, se si conta anche il ritorno, non era poi così economico, e ha lasciato perdere tutto, per la gioia delle mia pareti gastriche...

Oggi, se passate dai banchi del mercato, o avete un mercato della Coldiretti vicino casa vostra, sicuramente vi sarà capitato di vedere i pomodori verdi, che non hanno fatto in tempo a maturare ... Ecco,anche io li ho visti, ho scartato subito l'idea del sottolio, ed ho abbracciato l'idea di questa confettura, che è fantastica anche semplicemente spalmata su un pezzettino di pane.
 Se poi volete anche la versione piccante  da servire con del buon formaggio, vediamo se riesco a postarla al più presto :)


Per questa ricetta, devo ringraziare la mia Violista veronese preferita ... la mia amica Erica, che sarebbe una food blogger eccezionale, se solo volesse :)
Siamo amiche da tanti anni, dai tempi lontani in cui tutte e due  frequentavamo un forum di cucina , poi io ho aperto il blog, e lei continua a fare  la "preziosa", ma sarebbe bravissima!
Grazie mille Erica, per la tua ricetta :)





confettura pomodori verdi


Ingredienti

  • 1 kg di pomodori verdi
  • 500 g di zucchero di canna
  • un limone biologico
  • i semi di una bacca di vaniglia, o un cucchiaino di estratto
 Premetto subito, che questa confettura non verrà particolarmente soda, perchè il pomodoro, che è costituito, principalmente da acqua ...

In un tegame dal fondo spesso, mettete lo zucchero di canna e bagnatelo con un goccio d'acqua, poi accentete il fornello e abbassate la fiamma, e fate sciogliere lo zucchero, finchè non sarà diventato uno sciroppo e inizierà a fare le prime bolle.
Intanto che lo zucchero si scioglie, lavate i pomodori  e tagliateli a cubetti, i semi della bacca di vaniglia, grattugiateci la scorza del limone, e aggiungete anche il succo che avrete spremuto.
Una volta che lo sciroppo, sarà pronto, unite i pomodori mescolate, riportate a bollore leggero e finite di cuocere,  la confettura.

Invasate in barattoli sterilizzati, chiudeteli bene, e capovolgeteli, fino al loro raffreddamento.


venerdì 25 ottobre 2013

Pastel ... partendo dalla Svizzera, per arrivare fino in Brasile.







Pastel Formaggi Svizzeri Swiss Cheese Parade



Uno street food, che di passi, ne ha fatti veramente tanti,
E' partito  dalla Svizzera, con un carico di Sbrinz e Gruyère, è passato dal Trentino raccogliendo una mela Golden e un cavolo cappuccio, poi ha lasciato perdere i passi, ed è volato direttamente oltreoceano, sulla spiaggia di Copacabana, perché qualcuno, cucinasse con attenzione, i pochi ingredienti che lo compongono, e creasse quello scrigno friabile e croccante, che lo racchiude.
E poi, una volta preparato, i piedi hanno ripreso a camminare passo dopo passo, e le mani hanno portato alla bocca  il primo morso  di quella meraviglia, e gli occhi si sono persi  nell'oceano...

Tery ed i Formaggi dalla Svizzera, anche quest'anno, come lo scorso anno, hanno indetto un contest favoloso! Swiss Cheese Parade, che prevede l'uso di Sbrinz o Gruyère, per creare una ricetta a tema street food.
Diciamo pure che non è stato semplice  sviluppare la ricetta, ma una volta avuto l'idea, il  dopo è stato molto divertente.
Come ho scritto, è una ricetta molto fusion, ho scomodato 2  Nazioni, ed una regione, ma il risultato mi è piaciuto molto.


  • 400g di farina 00
  • un bicchiere di acqua tiepida
  • 1 cucchiaio di aceto bianco
  • 1 cucchiaino di sale
  • olio di arachidi per friggere
  • 1 cucchiaio di Vodka
  • 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
 Per il ripieno
  • 300 g circa di cavolo cappuccio
  • mezza cipolla bianca tagliata sottile
  • una mela Golden
  • 120  g di Gruyére
  • sale pepe
  • brodo vegetale q.b
Olio di semi di arachidi per friggere







In una ciotola, ho messo la farina l'ho mescolata con il sale, ho aggiunto l'olio, il cucchiaio di vodka, il sale ed ho unito un po' alla volta l'acqua tiepida. Ho iniziato a mescolare, ed ho impastato, finché la massa  non mi si è più appiccicata alle mani, a quel punto, ho coperto l'impasto con un telo umido, e l'ho messo a riposare in frigo, per circa 12 ore, ma voi se volete, potete usarlo già dopo un paio di ore.

Poi ho preparato l'interno dei miei pastel ...
Ho stufato la cipolla in un goccio d'olio extravergine, poi ho unito il cavolo cappuccio, che avevo pulito, lavato e tagliato fine, ed ho lasciato che si appassisse, sistemando sopra al tegame un coperchio, ed ho abbassato il fuoco.
Ho lasciato che cuocesse, per circa 20 minuti, aggiungendo ogni tanto un mestolo di brodo caldo, ho aggiustato di sale e di pepe, poi ho unito la mela Golden, sbucciata e tagliata a piccoli cubetti, ed ho lasciato cuocere ancora qualche minuto, facendo ammorbidire la mela.

Una volta cotto, ho aspettato che intiepidisse.


Ho steso la pasta molto sottile, aiutandomi con la classica macchinetta a manovella, ho tagliato la pasta in strisce, ho steso sulla striscia  un po' di cavolo cappuccio e mele ed ho grattugiato abbondante gruyère.Ho coperto con con un'altra striscia, ho chiuso bene i lati, perchè non fuoriuscisse il ripieno durante la cottura, e li ho fritti, in abbondante olio di arachidi.
Una volta sgocciolati dall'olio, li ho asciugati con della carta e li ho serviti ancora caldi.

mercoledì 16 ottobre 2013

Baguette con lievito madre e il #WBD 2013


!6 Ottobre 2013, è la Giornata Mondiale Dell''Alimentazione, nonché la Giornata Mondiale del pane, una giornata intera, dedicata all'alimento che unisce tutti i popoli della terra.

Zorra, anche quest'anno ci invita a panificare, e come ogni anno, ho raccolto il suo invito ... a dire la verità, se non me lo ricordava Cinzia, la data esatta, avrei fatto un gaffe clamorosa, e me ne sarei ricordata, quando ormai il fatidico giorno, sarebbe ormai passato!

Avevo la ricetta pronta, che aspettava solo di essere postata.

Una baguette fragrante, un po' diversa da quelle che avevo già preparato qualche anno fa, e che potrete vedere, sia qua, che qua, potete prepararla, sia usando il .lievito madre nell'impasto, oppure preparando una semplicissima biga, lascio a voi la scelta.





Baguette con il lievito madre
  • 500gr di farina 00
  • 360gr di acqua  tiepida
  • 150gr di lievito madre rinfrescato almeno 2 volte, prima dell'utilizzo
  • 5gr di lievito liofilizzato ( di birra ) 
Se non avete il lievito madre, la sera precedente alla panificazione, preparate una biga e mettetela in frigo, fino al momento di usarla

Per la Biga
2,5 g di lievito di birra
125 g di farina 00
2,5 g di sale
135 g d'acqua

Impastate l’acqua e meta’ della farina, poi aggiungete il lievito, e impastate per almeno 5 minuti. Aggiungete il sale all'impasto, e la farina che vi era avanzata, e impastate per altri 10 minuti. Coprite la ciotola con della pellicola  per alimenti, e fate riposare in frigo, per tutta la notte.

Coprite il contenitore con un telo in modo che non prenda aria e lasciate riposare al caldo per 6 ore (oppure lasciatelo per una notte in frigo)

 
Per prima cosa, impastate con la planetaria, la farina con l'acqua,  per almeno 5 minuti, poi coprite la ciotola con della pellicola, e fatela riposare per 30 minuti.

Riprendete l'impasto, aggiungete il lievito madre, o la biga, il lievito di birra liofilizzato, e impastate per altri 10 minuti, a metà impasto, cioè trascorsi circa 5 o 6 minuti, aggiungete anche il sale, e finite di impastare.

Formate una palla, mettetela sulla spianatoia leggermente infarinata, copritela con un asciughino, e sopra mettete una ciotola capovolta, e lasciate riposare l'impasto per circa 60 minuti.

Prendete l'impasto, date delle pieghe di forza, e  lasciate riposare per altri 30 minuti.

Dividete l'impasto in 4 e lasciate riposare i pezzi coperti, per 15 minuti, e poi formate le vostre baguettes.

Per la formatura delle baguettes, vi rimando direttamente al sito di Viva la Focaccia , dove ho preso la ricetta. Li, troverete Vittorio, che con passaggi chiari, vi indicherà come formare il vostro pane.

Mettete le baguette, sopra un panno infarinato, e mettendo tra l'una e l'altra , una parte del telo, facendo in modo che l'impasto non si appiccichi, nel momento che inizierà a lievitare.

Scaldate il forno a 250°, e sulla base  appoggiateci un pentolino con dell'acqua , fate i tagli alle vostre baguette con una lametta affilata, e infornatele.
Trascorsi 5 minuti, abbassate la temperatura a 220°, e finite di cuocere, per altri 20 - 25 minuti circa. 



martedì 8 ottobre 2013

MedDiet Camp! Cagliari, 50 ambasciatrici, e la Dieta Mediterranea




Insieme a questo blog, mi sono accorta, che sto crescendo anche io, e sono pienamente consapevole, di avere una certa, anzi una grande  responsabiltà, verso di voi, che silenti o interagenti, ogni giorno mi seguite.
So che dietro a quello schermo, siete in tanti che ogni giorno mi venite a trovare,quello che fino a 5 anni fa, era solo un piccolo contenitore di ricette, da qualche tempo, è diventato qualcosa di più ... E' diventato uno strumento, per dare voce, a progetti importanti, come lo è stato quello dell'Associazione Città dell'Olio, oppure come quello che ho appena vissuto, qualche giorno fa, a Cagliari, per il Med Diet Camp.



Il MedDiet Camp è il primo dei cinque grandi eventi pianificati daMedDiet, progetto strategico finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma ENPI CBC Bacino del Mediterraneo 2007-2013. Con un budget complessivo pari a circa 5 milioni di euro e una durata di 30 mesi, il progetto mira a promuovere e valorizzare la Dieta Mediterranea, riconosciuta Patrimonio immateriale dell’Umanità Unesco nel 2010.  Oltre all’Italia, che partecipa con Unioncamere in qualità di capofila, il Centro Servizi per le imprese della Camera di Commercio di Cagliari, il Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio e l’Associazione nazionale Città dell’Olio quali partners, il progetto coinvolge altri 5 Paesi del Mediterraneo (Egitto, Grecia, Libano, Spagna e Tunisia).





Noi siamo ciò che mangiamo ...




Carlo Cambi

Oppure parlando di me, potrei dirvi che sono quello che non brucio per pigrizia. Ho preso tanti chili, negli ultimi anni, chi mi seguiva agli albori del blog, sa del  problema di salute che ho avuto, dell'aver smesso di fumare  da un giorno all'altro, e dei kg, che in un attimo, mi sono saltati addosso, perchè loro non erano affatto pigri,come lo ero, e lo sono io...

La nuova piramide alimentare, ha messo al primo posto, l'attività fisica ... almeno 30 minuti di passeggiata al giorno, camminare, fare le scale ... Qua a casa, sono l'unica rimasta senza auto, che sia la volta buona, che riesco a buttare giù questi maledetti chili di troppo?
Usiamo i prodotti di stagione, evitiamo di consumare le zucchine e le fragole in inverno, ce le fanno pagare un botto, ed hanno un sapore e dei profumi, pari allo zero! Invitiamo gli amici a casa, ceniamo insieme , cuciniamo i nostri piatti, siamo conviviali, ne gioverà la nostra autostima, e avremo un sacco di compagnia in più!

 Lo chef Luigi Pomata e lo chef egiziano Moustafa El Raefaey del Cairo


Beviamo, non dimentichiamoci mai di bere in abbondanza, acqua, tisane, non solo fanno bene al nostro organismo, ma anche la nostra pelle, ne trarrà beneficio! E se volessi bere un bicchiere di vino? E chi ce lo vieta, ma basta farlo con moderazione, un bicchiere al giorno per le donne, e due per gli uomini, e saremo felici e contenti.

I nostri pasti principali, dovrebbero essere strutturati, con al loro interno, almeno una o due porzioni a pasto di buona e profumata frutta di stagione, e poi i cereali, che siano pane, pasta, couscous, ma anche orzo, farro, tutto quello che la nostra tradizione culinaria  ci regala, e poi gli ortaggi, che se li consumassimo crudi, sarebbe perfetto.



chef Tunisino2
Lo chef Tunisino Jaoudet Turki



 Consumiamo prodotti caseari, yogurt e prodotti con un basso contenuto di grasso, ma se ogni tanto vogliamo cedere a una pizza gorgonzola e salamino piccante, cediamo, senza sentirci troppo in colpa.

Profumiamo i nostri piatti, con erbe aromatiche, spezie, aglio e cipolle, usiamo la frutta secca  nelle nostre insalate, che oltre a dare la famosa nota croccante, regala al nostro organismo, una sferzata di energia e vitamine! Usiamo l'olio extra vergine d'oliva, preferibilmente a crudo, ma anche per cucinare, nella misura di un cucchiaio a persona.




chef libanese2
Lo chef Libanese Georges Kik


Mangiamo pesce, carne bianca, e uova, e lasciamo la carne rossa insieme alle patate, ad uno sfizio, da concedersi ogni tanto,insieme ad una fetta di torta.



PicMonkey Collage

Cerchiamo di seguirla insieme, non è un percorso difficile, o pieno di insidie. Ne va della nostra salute e del nostro benessere, e soprattutto quello dei nostri figli.
Siamone ambasciatrici, io con il mio piccolo mezzo che si chiama blog, voi parlatene in casa, telefonate alle amiche, parlatene con i vostri figli, e date il buon esempio.
Quando farete la spesa, ripensate a quello che vi ho raccontato, guardate il cibo, con uno sguardo più attento, posate quella vaschetta di fragole, non darà più profumo alla vostra crostata, siamo in autunno, che ne dite di fare una bella torta di mele?


E ora mi sembra il caso di ringraziare, chi ha fatto si, che si realizzasse, questa spendida esperienza ...
Grazie all'Associazione Città dell'Olio,grazie alle splendide 50 ambascaitrici ( e un ambasciatore ), che mi hanno fatto compagnia, grazie a Carlo Cambi, per lo scambio di opinioni, ad Alessandra Guigoni e le sue perle sulla storia del cibo e dell'alimentazione, agli chef che pur parlando lingue diverse, hanno collaborato tra loro, in maniera perfetta ... e grazie soprattutto alla città di Cagliari, che ho amato al primo sguardo, con il suo mare, i suoi profumi, la sua storia... ma soprattutto le sue salite!


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credits e ringraziamenti a Vatinee Suvimol, per la splendida foto