mercoledì 30 novembre 2016

Gnocchi di ricotta e farina di castagne con ragù di coniglio


Vi è mai capitato di fare una passeggiata in un castagneto e di imbattervi in piccole casette in pietra, in posti dove mai vi sareste sognati di trovarle?
Se si  molto probabilmente sono dei vecchi seccatoi, che venivano usati molti anni fa per seccare le castagne e ricavarne la preziosa farina, che sarebbe servita nel corso dei mesi a sfamare il popolo della montagna.
Venivano costruiti con le pietre ed il legname ricavati dal territorio stesso, solo la parte metallica  veniva presa altrove, ed erano edifici a due piani con due ingressi distinti; si accedeva al primo piano per stendere le castagne sulle assi che formavano il pavimento, mentre al piano inferiore veniva acceso il fuoco che essiccava lentamente le castagne, per 40 lunghi giorni.
Una volta essiccate venivano "bacchiate" nell'aia con bastoni di legno, per separare la buccia dalla parte edibile e una volta insaccate in sacchi di iuta venivano portate al molino, per essere macinate ed ottenere la farina.
Anche oggi si segue lo stesso procedimento, e fortunatamente dallo scorso anno si è avuta una netta ripresa della produzione delle castagne, che aveva subito un brusco arresto a causa di un insetto originario della Cina che aveva infestato la maggioranza dei castagneti della mia zona. Grazie ad una lotta biologica ad oggi  sembra totalmente debellato  e la farina di castagne, che era stata impossibile da produrre se non in minime quantità e venduta a prezzi esorbitanti, sembra che inizi ad essere più presente sul mercato ad un prezzo "umano".

Qua in Toscana i piatti che vengono preparati con questo tipo di farina sono tanti, basta pensare al castagnaccio, alle frittelle, i necci con la ricotta, che hanno contribuito a sfamare la gente di montagna con i prodotti che avevano a disposizione.

In chiave più moderna, la farina di castane è abbinata anche ad altri tipi di farina, per ottenere pani, biscotti ed anche paste e gnocchi fatti in casa, proprio come quelli che vi presento oggi, con gli  gli stessi ingredienti che potevano trovare anche le nostre nonne nelle loro case di campagna: farina di castagne, ricotta di pecora e la carne di coniglio.

Un piatto semplice, delicato e saporito, che penso vi piacerà!




Gnocchi di ricotta e farina di castagne con ragù di coniglio



per 4 persone ( ricetta tratta da  Sale & Pepe)




  • 500 g di ricotta di pecora
  • 250 g di farina di castagne
  • 2 cosce di coniglio
  • 1 uovo
  • 1 cipolla dorata
  • 1 carota
  • 1 costola di sedano
  • 1 pomodoro maturo o pomodoro pelato
  • 1/2 bicchiere di vino bianco
  • rosmarino
  • salvia
  • brodo di carne q.b
  • 1 spicchio d'aglio
  • olio extra vergine d'oliva fruttato medio








In una boule setacciate la farina di castagne e la ricotta sgocciolata dal siero, poi aggiungete l'uovo sbattuto il sale ed il pepe. Mescolate bene e  versate l'impasto  sulla la spianatoia, leggermente infarinata. Impastate, fate una palla, mettetela dentro ad un sacchetto per alimenti e fatela riposare in frigo per un'ora.
Intanto preparate il sugo di coniglio.
Fate un battuto con gli odori e le erbe aromatiche, poi soffriggetelo delicatamente insieme a 2-3 cucchiai d'olio extra vergine, aggiungete le cosce di coniglio, fatele rosolare e poi sfumate con il vino bianco.Unite i pomodori e salate e pepate. Cuocete per circa 45-50 minuti, aggiungendo del brodo caldo all'occorrenza.
Disossate le cosce e rimettete la polpa nel sugo.
Ora formate gli gnocchi. Formate dei cordoncini, poi tagliateli a pezzetti e passateli man mano sui rebbi della forchetta.
Buttate gli gnocchi, dentro ad una pentola di acqua bollente salata, scolateli appena saliranno in superficie e saltateli nella padella con il sugo di coniglio caldo.
Serviteli con un giro d'olio crudo e una macinata di pepe.



Credits:
Edifici rurali 
La farina di castagne

lunedì 21 novembre 2016

Orecchiette con le cime di rapa



Spesso mi metto in gioco con me stessa, sopratutto per quello che riguarda la cucina, cercando di alzare quell'asticella della difficoltà, che spesso mi ha fatto molta paura.
Quando ero una giovane sposina e decisi con mio marito di abbandonare il mio lavoro per accudire al meglio i nostri figli, una persona che conoscevo mi disse che la scelta che stavo per fare era quella giusta e che avrei avuto tanto, tantissimo tempo da dedicare alla cucina, preparando minestroni, ragù, dolci per i ragazzi  tutto fatto in casa, che avrebbe giovato sicuramente anche al nostro budget.
Ecco, io a quelle parole ebbi un sussulto!
Lavorando in ospedale ed avendo poco tempo da dedicare alla preparazione dei pasti, sopratutto con due figli con una differenza di età di soli due anni, ero solita approvvigionare le mie scorte utilizzando il servizio settimanale della famosa Bo Frost, oppure passando molto spesso dal reparto surgelati del supermercato.
Penso che questo sia stato l'input che ha fatto scattare in me la voglia di provarci a farlo da sola, ovviamente gli insuccessi e le schifezze preparate, sono state molte, ma ogni volta che riuscivo ad alzare quell'asticella, la soddisfazione me la potevate leggere in viso.

Da qualche tempo, sentivo la voglia di cimentarmi nella preparazione delle orecchiette pugliesi, ma per una cosa o per l'altra ho sempre rimandato, fino a qualche giorno fa, quando mi sono armata del coltello giusto e di un po' di tempo a disposizione e mi sono messa alla prova.

Ecco, ora immaginatemi nelle vesti del compianto Gene Wilder in Frankestain Junior, quando esclama:
" Si può fareeeeeeee..."
Si, le orecchiette si possono fare tranquillamente in casa, sopratutto in questo periodo in cui le brassicaceae fanno da padrone, e al mercato è un tripudio di cime di rapa, broccoli e cavolfiori vari e abbinandoli insieme, vengono fuori dei piatti fantastici.
Basta una buona semola di grano duro, dell'acqua tiepida, un coltello a punta tonda e un po' di tempo a disposizione, tutto qui.

Vi ho aggiunto anche un mio video, dove si vedono i passaggi fondamentali da seguire per ottenere le orecchiette, spero che vi possa essere utile.

P.S= una mia carissima amica pugliese, Anna The Nice, mi ha assicurato che le orecchiette sono ottime anche servite con il ragù di carne, quindi dobbiamo provarci, non credete?


Orecchiette con le cime di rapa



Ingredienti per 4 persone


400 g di orecchiette
1  kg di cime di rape
2 filetti di acciughe sottolio
3 spicchi d'aglio
peperoncino
4 cucchiai di olio extra vergine
pangrattato o mollica di pane raffermo q.b



per le orecchiette

500 g di farina di semola di grano duro (NO semola rimacinata)
200 g circa di acqua tiepida










Procedimento per fare le orecchiette

Sulla spianatoia mettete la semola di grano duro e formate la  fontana, poi aggiungete una piccola quantità di acqua tiepida e iniziate a mescolare  ruotando la mano.
Aggiungete man mano l'acqua, sempre mescolando  poi iniziate ad impastare, allungando la massa e riportandola via via, verso di voi.
Vi occorreranno circa dai 10 ai 15 minuti, finché l'impasto non sarà liscio, poi avvolgetelo l in un sacchetto per alimenti  e lasciatelo riposare per un tempo che va da mezz'ora ad un'ora

Prendete una porzione di pasta e fate un cordoncino del diametro  di circa un mignolo, poi mettetelo di fronte a voi e iniziate a tagliarlo in tocchetti.
Prendete il coltello dalla punta tonda e trascinate il pezzetto di pasta  verso di voi,   appoggiatelo sulla punta del vostro pollice e rivoltate l'orecchietta.
Man mano che le preparate, appoggiatele su un vassoio coperto da un canovaccio leggermente cosparso di semola.
Se le volete consumare subito, potete procedere alla cottura, altrimenti potete essiccarle e utilizzarle al momento opportuno.

Vi aggiungo un video e spero che sia più esaustivo della mia spiegazione.







Lavate e pulite le rape, eliminando le foglie e le coste  dure.
Portate ad ebollizione l'acqua salata e immergetevi le rape.
Appena riprende il bollore, buttateci anche le orecchiette.
Intanto in una padella, preparate il condimento, versando l'olio extra vergine ed aggiungendo il peperoncino e gli spicchi d'aglio schiacciati e con la loro buccia.
Appena iniziano a sfrigolare è il momento di aggiungere i filetti di acciuga; fateli sciogliere, mescolando con delicatezza con una forchetta.
In una padella, mettete il pangrattato e fatelo dorare.
Quando le orecchiette saranno cotte, scolatele e versatele nella padella, facendole insaporire.
Unite anche il pangrattato e servite in tavola


venerdì 18 novembre 2016

Bradley, sorridimi e io mi tiro su! Tiramisù al Rum e savoiardi al cacao e peperoncino, per l'MTC#61



Legare un Tiramisù, ad un'icona o ad un film sexy, questa è stata la richiesta di Susy May, vincitrice della sfida #60 dell'Mtchallenge!
Si  perché se non fosse già complicato di suo trovare una ricetta adatta al gioco, adesso ci viene chiesto anche di trovare un filo conduttore; così, quei due neuroni ancora freschi che mi son rimasti, si devono mettere ogni volta all'opera.
Le  4.30 dopo il primo  pip-stop della giornata,  è il momento più adatto per questo scopo.  Sdraiata nel letto, con gli occhi rivolti al soffitto, penso alla ricetta per la sfida e così il poco sonno rimasto, svanisce del tutto!

Le difficoltà non sono solo queste. Gira e rigira, abbiamo tutte quante le stesse idee e intuizioni... così che anche questa volta, mi sono vista sfilare sotto il naso  Johnny Deep e Chocolat, ed ho visto un'impressionante quantità di savoiardi al cacao utilizzati  nelle ricette delle altre blogger, tanto da farmi venire la voglia di prendere il sac a poche e ingoiarmi tutto l'impasto crudo, per affogare la mia delusione.

Ma ho resistito ed ho pensato seriamente a chi ultimamente riesce a smuovermi l'ormone e la mia scelta è ricaduta su Bradley Cooper, ai suoi occhi, al suo sorriso ( e non solo quello) e all'ultimo film che ho visto, con lui come protagonista.


origine della foto qua 






Nel 2015 è uscito nelle sale cinematografiche Il Sapore del Successo, dove Bradley è Adam Jones, uno chef che dopo aver conquistato a Parigi due stelle Michelin, per dei colpi di testa e delle scelte sbagliate butta tutto alle ortiche e deve rimettersi in gioco, per poter riaprire un nuovo ristorante e poter acquisire la tanto agognata terza stella. Nel film c'è tanta passione, sia per quella che usa ai fornelli sia  per la sua sous chef Helen, interpretata da Sienna Miller, ma è sopratutto la voglia di rimettersi in gioco per conquistare quello che aveva perduto, che risalta agli occhi.

Sarà che l'uomo ai fornelli ha il suo perché, sarà che Bradley è un figo da paura con quegli occhi così chiari e quel sorriso da sturbo, sarà che quando dice nel film " ...cucinare esprime chi siamo, dovremmo creare orgasmi culinari..." ecco  che mi arriva quel fremito e quel lampo di genio, che mi ha aiutata a trovare la ricetta adatta alla sfida!
Veramente l'input me lo ha dato anche un trailer che ho trovato in rete, digitando la chiave di ricerca " Bradley Cooper, scene sexy...". Non vi dico qual'è per non passare da depravata, però diciamo che il mio ormone in quel minuto e mezzo, ha avuto un bel picco e faceva pure la ola!!







Il mio  tiramisù al Rum  è un po' come Bradley: delicato, sensuale, con quella nota piccante che ti arriva  solo se lo scopri fino in fondo, come quando affondando il cucchiaino nella crema soffice, incontri i savoiardi al cacao e peperoncino, che ti danno quel brivido e quel calore che non ti aspetti.


P.S: mi auguro che  non siano le prime caldane...



Per la crema di mascarpone

  • 500 g di mascarpone di ottima qualità oppure di vostra produzione
  •      zucchero 
  •     2 tuorli
  •     2 albumi
  •      2 cucchiai di Rum


Per il mascarpone Homemade
  • 500 g di panna fresca al 35% di grassi
  • un cucchiaio di succo di limone oppure la punta di un cucchiaino di acido citrico


Per i savoiardi al cacao e peperoncino
per circa 30 biscotti

  • 90 g farina 00
  • 20 g di cacao amaro
  • 50 g fecola di patate
  • 125 g di zucchero
  • 100 g di albume
  • 80 g di tuorlo
  • 25 g miele d'acacia
  • 1 cucchiaino di essenza di vaniglia o i semi di mezza bacca
  • peperoncino in polvere q.b
  • zucchero a velo q.b


Per la bagna al rum
  • 150 g di acqua
  • 110 g di zucchero
  • 50 g di rum


Preparazione del mascarpone

Con questa dose, otterrete circa 350 g di mascarpone.

  • Mettete la panna dentro ad una ciotola di vetro o di acciaio e mettetela dentro ad una pentola in cui avrete versato due o tre dita di acqua. La boule non deve toccare il fondo e procedete alla cottura a bagnomaria portando la panna ad una temperatura di 85°C, poi unite il succo di limone o l'acido citrico e iniziate a mescolare.
  • La panna inizierà a coagularsi, quindi continuate la cottura per 5 minuti.
  • Togliete la ciotola dal fuoco, lasciate raffreddare, poi ricopritela con della pellicola  e riponete il tutto in frigo per circa 12 ore.
  • Versate il composto dentro ad un colino che avrete rivestito con della garza oppure un telo di cotone che non profumi di detersivo, chiudetelo legandolo stretto e poi  appendetelo sopra ad una pentola ( potete aiutarvi con un mestolo di legno) e lasciatelo in frigo per altre 24 ore.
  • Una volta pronto, mettete il mascarpone dentro ad un barattolo sterilizzato e conservatelo in frigo per un massimo di tre giorni.



Savoiardi al cacao e peperoncino

  • Preriscaldate il forno a 180°C  in modalità statico.
  • Separate gli albumi dai tuorli  e montate gli albumi con le fruste elettriche oppure  nella planetaria, a neve ferma aggiungendo lo zucchero in due o tre volte, aumentando pian piano la velocità. Vi occorreranno dai 10 ai 15 minuti.
  • Sbattete i tuorli con il miele e uniteli agli albumi montati, utilizzando una spatola e mescolando delicatamente dal basso verso l'alto e ruotando di volta in volta la ciotola.
  • Unite la farina, il cacao, la fecola, la polvere di peperoncino nella quantità che desiderate, i semi della vaniglia, e mescolate come avete fatto prima con movimenti rapidi ma delicati.
  • Riempite un sac a poche con una bocchetta liscia di 10-14 mm, e formate dei bastoncini di circa 8 cm, su di una teglia rivestita di carta forno.
  • Cospargete di zucchero a velo, aspettate che si sia assorbito e poi spolverate ancora una volta, attendendo ancora l'assorbimento.
  • Infornate per i primi 3 minuti con lo sportello chiuso, poi inserite un cucchiaio di legno e lasciate cuocere per altri 4-5 minuti, favorendo così la fuoriuscita del vapore.
  • Sfornate e attendete che siano ben freddi, prima di staccarli dalla teglia.

Bagna al rum

  • Fate scaldare l'acqua a circa 50-60°C, poi unite lo zucchero e lasciate sciogliere.
  • Togliete dal fuoco, fate raffreddare  e unite il Rum.
  • Se lo lasciate riposare qualche ora, il preparato sarà molto più aromatico.



Per la crema di mascarpone aromatizzata al Rum

Premessa
Per il Tiramisù, ormai da tanto tempo, utilizzo una sorta di pastorizzazione delle uova  per evitare di incorrere in spiacevoli  conseguenze per la salute di chi si appresta a consumare i miei dolci che prevedono l'utilizzo delle uova crude. Sono piccoli accorgimenti che non richiedono dispendio di energie, ma che ci danno una certa tranquillità, scongiurando il problema della salmonella e non mi sembra poco! 


  • Mettete i tuorli dentro ad una ciotola ed aggiungete pari peso di zucchero, poi poggiate il tutto su di un pentolino in cui avrete messo due dita d'acqua, accendete il fuoco e iniziate a montare  i tuorli con le fruste elettriche.
  • Controllate la temperatura con un termometro e quando la massa raggiungerà i 70°C, toglietela da sopra l'imboccatura della pentola e fatela raffreddare immergendola in una ciotola che contenga acqua fredda, mescolando con una spatola. Una volta fredda, riponetela in frigo.
  • Fate la stessa operazione con gli albumi, e metteteli da parte.
  • Mescolate  il mascarpone e unite i tuorli pastorizzati, poi unite anche gli albumi e i 2 cucchiai di Rum

Montaggio del Tiramisù

Bagnate un savoiardo o due  nella bagna al Rum e inseritelo sul fondo del bicchiere, coprite con qualche cucchiaio di crema, poi un altro strato di savoiardi imbevuti e di nuovo la crema, fino al raggiungimento del bordo.
Mettete in frigo e al momento del servizio, cospargete di ottimo cacao amaro.



Con questo Tiramisù,  partecipo alla sfida n° 61 dell'Mtchallenge.