lunedì 11 luglio 2016

Coviglia al cioccolato e qualche riflessione




Luglio, il caldo, la poca voglia di fare, la mia pigrizia che prende il sopravvento, voglia di andare in vacanza, di chiudere i battenti, la poca voglia di scrivere, di cucinare, di postare, il pc che uso è di nuovo fuori uso e questo con cui scrivo in questo momento, prende le iniziative e si spegne all'improvviso.  Luglio, anniversari importanti, che scandiscono la mia vita di coppia, compleanno di mio marito e anniversario di matrimonio tutte e due da festeggiare lo stesso giorno, a scanso di memorie ballerine; Luglio, due anni che  l'ho salutata, e mi manca da morire...

Mi sono buttata anima e corpo, nella sistemazione di casa nostra, perché è risaputo che se una persona è stanca, pensa meno e in questi giorni, meno penso e meglio è! Imbianchini, colori nuovi nelle stanze, il mobile  per la  parete del salotto che mancava da troppo tempo, la cernita delle cose da buttare che fanno respirare aria nuova e la voglia di cambiare anche qualcosa in me, che non sia solo un taglio drastico dei capelli  come quello che mi sono appena fatta.  Conoscendomi, so per certo che divido la mia vita in passioni, e le passioni in cicli, a volte possono essere lunghi a volte brevi, ma quando percepisco  questo senso di insofferenza so che qualcosa sta per cambiare. Speriamo sia solo il caldo, e un po' di stanchezza, ma sto percependo una strana allergia anche per quello che riguarda il mondo del food e tutto quello che ci gira intorno e questa non è cosa buona!
Ho aperto questo spazio, quasi otto anni fa, solo con lo spirito di condividere le mie ricette, senza voglia di arrivare da nessuna parte, senza l'ossessione dei numeri, dei followers, di quante persone mi seguissero o di quanti commenti ricevessi, lo facevo e lo faccio tutt'oggi per la sola passione che mi regala il parlare di ricette e il mettermi ai fornelli, senza prendermi troppo sul serio. Di soddisfazioni personali ne sono arrivate tantissime, ma sono arrivate in questi lunghi otto anni, regalate dallo scandire del tempo, lente, come veri e propri doni desiderati.In giro, per i social, leggo di resoconti semestrali, tipo dal commercialista, in qui si contano followers, ci si pavoneggia per l'appartenenza a tutte le varie associazioni o gruppi, come se, l'essere arrivati a quei numeri in così poco tempo, facesse di noi, chissà chi o chissà che cosa.
C'è tanto sgomitare, c'è tanta voglia di protagonismo, c'è tanta voglia di apparire, ma sopratutto c'è tanto  approssimatismo, che rischia di far crollare per sempre questo mondo, che fino a qualche anno fa sembrava perfetto.

E qua, mi sorge spontanea la domanda. Sono ancora fatta, per rimanere in questo calderone, per rimanere in tema di cucina, aggrappata a quella poca passione che mi è rimasta, oppure darla vinta a questi nuovi "cuochi-ragionieri" con la passione per i numeri e l'apparire?
Vedremo con il passare di questi mesi, se la passione avrà la meglio sull'apparenza!

Ma torniamo a parlare di ricette e  di questo semifreddo dal nome così strano e un po' retrò; Coviglia.
La Coviglia è un semifreddo che veniva preparato nelle pasticcerie a Napoli e con il tempo ha perso un po' della sua notorietà e non si capisce il perché data la sua bontà.
Descritto da Matilde Serao nel suo libro, "Paese di cuccagna", la Coviglia può essere di svariati gusti, ma i più noti, sono al cioccolato, al caffè e alla nocciola.
Nella versione che ho preparato, ho pastorizzato le uova, come d'altronde faccio anche quando preparo il tiramisù ed ho aggiunto 100 g di cioccolato fondente, ma se volete preparare anche altre versioni, ricordatevi che dovete solo cambiare il gusto rimanendo invariata la proporzione dei 100 g.
Una volta pronta, mettetela a raffreddare in freezer, e lasciatela li fino al momento del servizio; l'unica cosa che dovrete ricordare è di tirarla fuori circa 15 minuti prima di servirla, per renderla cremosa e vellutata.


Per portare a tavola questo dessert, ho usato questi bicchieri da cocktail , che ho trovato sul sito di Ebarman;sarà che io e mio marito siamo un po' fissati su queste cose, a lui piace tantissimo sperimentare cocktail e aperitivi, tanto da farsi costruire un angolo bar in muratura nel nostro salotto, e ogni tanto si mette  a shakerare, come un vero e proprio barman. Io invece, ho una passione vera e propria per tutto quello che somiglia ad un bicchiere, passione che fino a 15 giorni fa era un po' frenata causa mancanza di spazio, ma ora con il mobile nuovo del salotto, posso sbizzarrirmi come voglio.



Coviglia 

per 6/8 persone

240 g di panna fresca
150 g di uova intere codice 0
40 g di tuorlo
100 g di zucchero semolato
30 g di acqua
100 g di cioccolato fondente al 70% di cacao





Semimontate la panna e  mettetela in frigo.
Sciogliete il cioccolato a bagnomaria e fatelo raffreddare.
Iniziate a sbattere le uova nella ciotola della planetaria, ed intanto preparate  uno sciroppo con l'acqua e lo zucchero; al momento che arriverà alla temperatura di 120°, fatelo scendere a filo sulle uova e continuate a montare fino a che il composto non sarà spumoso e si sarà raffreddato.
Aggiungete il cioccolato fuso ed ormai freddo.
Unite la panna, mescolando delicatamente per non far smontare il composto.
Versate nei bicchieri, coprite con la pellicola e mettete nel congelatore, per 4 o 5 ore.
Se disponete di un abbattitore, abbattetelo in negativo per circa 45 minuti.