martedì 26 gennaio 2010

La ribollita

ribollita 4


Voglia di zuppa, voglia di una bella ribollita... ecco la scorsa settimana mi è presa così, sarà che il frigo traboccava di verdure fresche appena acquistate al mercatino della filiera corta, sarà che la temperatura era abbastanza rigida, sarà che era una vita che non la mangiavo... insomma mi sono tirata su le maniche ed ho iniziato a preparare questa bontà toscana.

Anche questa volta mi sono affidata alla ricetta di Paolo Petroni, il suo libro “Il libro della vera cucina fiorentina”è la mia Bibbia delle ricette toscane.

Come dice Petroni, è un piatto della tradizione contadina, veniva preparata il venerdì, con le verdure che i contadini avevano a disposizione, e visto che ne preparavano quantità industriali, il giorno dopo veniva riscaldata e mangiata anche “a colazione”

E’ da qui che prende il nome di ribollita, perchè la vera zuppa si riscalda due volte, altrimenti sarebbe una banalissima zuppa di pane e verdure.


ribollita



La ribollita

Per 6 persone

400 g di cannellini secchi o 1 kg freschi
un ciuffo di cavolo nero
mezzo cavolo verza
3 mazzetti di bietola
3 pomodori maturi (o passata di pomodoro)
2 gambi di sedano
2 carote
una cipolla
un porro
3 patate piccole
2 spicchi d’aglio
pane toscano del giorno prima
olio d’oliva
sale pepe
Io ho aggiunto anche delle striscioline di cotenna di maiale...

Si parte cuocendo i fagioli, e conservando tutta l’acqua che ci servirà a cuocere la nostra ribollita.
Prendiamo circa i 3/4 dei fagioli e li passiamo al passaverdura, la purea la facciamo ricadere nella loro acqua, e mettiamo da una parte i fagioli interi che ci sono avanzati.

Rosoliamo dolcemente la cipolla tritata e l’aglio, nell'olio d’oliva, se avete intenzione di usare qualche cotenna, è questo il momento di aggiungerle tagliate a strisce sottili, e lasciatele insaporire per 5 minuti, poi unite il sedano, le carote ed il porro tagliati a rondelle.

Lasciate insaporire, poi aggiungete la passata di pomodoro, la bietola, il cavolo nero, il cavolo verza, tutto lavato bene e tagliuzzato a striscioline, il sale ed il pepe.

Date una bella mescolata, lasciate appassire leggermente le verdure, aggiungete tutto il liquido dei fagioli e lasciate cuocere per circa un’ora, aggiungendo se fosse necessario dell’acqua tiepida.
A metà cottura unite la patata tagliata a spicchi, e a pochi minuti dalla fine aggiungete i fagioli interi che avevamo lasciato da parte.
Sul fondo della ciotola o della pirofila, mettete le fette di pane e coprite con la metà della zuppa, poi un’altro strato di pane, e l’altra metà della zuppa.

Prima di servirla, lasciarla intiepidire per almeno mezz’ora e servitela con un filo di olio extra vergine d'oliva.

Io l’ho preparata la mattina, e la sera a cena ho riscaldato le profile in forno, coperte con l’alluminio finché la zuppa non era ben calda.




martedì 5 gennaio 2010

Pandoro delle Simili,e tanti auguri di buon lavoro per questa notte...

Pandoro


Vi immagino tutte indaffaratissime,mentre fate il pieno alla scopa,riempite le ultime calze,indossate i mutandoni di lana...quelli belli pesanti a strisce rosse e blu delle grandi occasioni,vi coprite la testa con il vecchio foulard ormai liso per il troppo uso,mentre le più moderne di voi,per le quali la vecchia scopa di saggina è oramai superata, hanno collegato l'aspirapolvere ultra moderna alla colonnina della corrente per ricaricare la batteria per questa notte...

Sono giorni che sfornate dolci,dolcini,dolcetti e preparate pacchettini colorati per i bambini che sono stati buoni tutto l'anno...mentre per i bimbi che sono stati birichini, siete state anche capaci di fare il carbone dolce ,con le vostre manine.

A tutte voi, miei dolci "Befane",auguro buon lavoro...non correte troppo veloci con le vostre scope,e se incontrate una signora su una Hoover nera scoppiettante...fate spazio perché quella befana sono io!!!

Adesso torniamo serie, e parliamo di questo pandoro...
Chi non conosce il pandoro delle Simili?
Penso che oramai lo avete già fatto tutte...così soffice e profumato,mai una volta che mi abbia deluso!
Semplicissimo da fare, se poi abbiamo un'impastarice il lavoro sarà anche più leggero, ma non è che sia proprio indispensabile il suo uso.

Pandoro

Pandoro delle Sorelle Simili

Ingredienti totali

450 g farina manitoba
135 g zucchero
170 g burro
4 uova
18 g lievito di birra
acqua
1 cucchiaino di sale
1 stecca di vaniglia
burro e zucchero per lo stampo
zucchero a velo per lo spolvero finale

Il lievitino
15 g di lievito di birra
60 g di acqua tiepida
50 g di farina manitoba
1 cucchiaio di zucchero
1 tuorlo d'uovo

Sciogliere il lievito nell'acqua,aggiungere lo zucchero il tuorlo e la farina e battere finché non sarà liscio,coprire la ciotola con della pellicola e far lievitare per 50/60 minuti,in un luogo tiepido.

1° impasto

200 g di farina manitoba
3 g di lievito di birra
25 g di zucchero
30 g di burro
2 cucchiai d'acqua tiepida
1 uovo

Si scioglie il lievito nell'acqua tiepida,si aggiunge al nostro lievitino insieme allo zucchero,la farina,l'uovo,si mescola tutto molto vigorosamente poi si unisce il burro morbido e si amalgama bene il tutto.
Si copre la ciotola e si lascia lievitare per 45 minuti circa,sempre in un luogo tiepido...io uso il microonde spento ma con la lucina accesa.

2°impasto

200 g di farina di forza
100 g di zucchero
2 uova
1 cucchiaino di sale
i semini di una stecca di vaniglia

140 g di burro morbido per sfogliare

Unire al secondo impasto le uova,lo zucchero,la farina,il sale la vaniglia e battiamo bene per 8/10 minuti,amalgamando bene il tutto.
Schiacciamo l'impasto,ripiegatelo su se stesso,mettetelo in una ciotola unta di burro e fatelo lievitare per un'ora,un'ora e mezzo,sempre in un luogo tiepido.
Passato questo tempo mettete la ciotola in frigo per 30 -40 minuti...io lascio il mio impasto anche 12 ore in frigo,viene benissimo.

Rovesciare l'impasto sulla spianatoia e con l'aiuto del mattarello formiamo un quadrato,distribuiamo il burro morbido al centro della pasta, e pieghiamo i 4 angoli verso il centro,chiudendo così il burro al suo interno.
Spianare la pasta delicatamente in un rettangolo, e piegatela in 3.
Coprire la pasta con la pellicola e mettetela in frigo per 20 minuti.
Spianatela di nuovo e ripiegatela ancora in 3,copritela e rimettetela in frigo...questi passaggi vanno ripetuti ancora un'altra volta.

Dopo l'ultimo riposo,con le mani unte di burro,ruotare la pasta sulla spianatoia e formare una palla rigirando i bordi al suo interno .
Ungere lo stampo da pandoro alto circa 20 cm, e mettete la palla al suo interno con la parte liscia rivolta verso il fondo, coprire con la pellicola e lasciate lievitare in un posto tiepido,finché l'impasto non avrà raggiunto il bordo dello stampo e lo avrà leggermente superato.
Cuocere in forno caldo a 170° per 15 minuti, poi abbassare a 160° e continuare la cottura per altri 10 minuti o anche di più se fosse necessario...mi raccomando fate la prova stecchino con uno spiedino di legno,prima di toglierlo dal forno.
Appena sarà possibile,sfornate il vostro pandoro e cospargetelo di zucchero vanigliato


Pandoro

lunedì 4 gennaio 2010

A spasso tra cocci,coccini e vecchi comò...Arezzo!





Arezzo


Fino a qualche anno fa, io e mio marito eravamo grandi appassionati di mercatini dell'antiquariato.
Ogni fine settimana,girovagavamo per Lucca,Arezzo,Pistoia,Bientina, con i nostri figli al seguito,
alla ricerca di qualcosa di antico per la nostra casa.
Poi piano piano la passione si è affievolita,grazie anche all'oramai mancanza di spazio nel nostro appartamento, e le gite settimanali sono terminate.
Ma ieri mattina, complice anche una bellissima giornata di sole,abbiamo salutato figli,mamma,cane e gatto...e ce ne siamo andati noi due soli soletti a spasso per Arezzo!



Arezzo


Una giornata bellissima,aria frizzantina per non dire ghiaccina...un sacco di gente che girovagava come noi e curiosava tra le centinaia di bancarelle colorate,osservando le cose più strane...

Arezzo


Qua ho seguito l'indicazione di Charlie Chaplin...ma la toilette mica l'ho trovata!!!! :))

Arezzo

Qua le padelline per fare un'ottima paella,dopo essere andati a pescare sul fondale del mare con questo fantastico elmo da palombaro!
Volevamo acquistarlo...ma mancava il resto della tuta :)

Arezzo

Ogni stradina è una nuova scoperta,un full immersion tra storia,arte ed antiquariato!

Arezzo



Basta alzare lo sguardo e si viene rapiti da palazzi spettacolari...


Arezzo




Arezzo


Tutto il necessario per una cucina superaccessiorata...

Arezzo

E qua, una bella cornice dorata, con una strana persona , che non trova niente di meglio da fare,che fotografarsi!


Arezzo

Chi di voi fosse interessata a un fine settimana diverso, ricordo che la fiera antiquaria di Arezzo, si tiene ogni primo fine settimana di ogni mese...

E che se girovagando tra le bancarelle,canticchierete la vita è bella, vi sembrerà anche di veder sfrecciare Benigni,in sella ad una vecchia bicicletta...

Beautiful that way

Smile, without a reason why
Love, as if you were a child
Smile, no matter what they tell you
Don’t listen to a word they say
'Cause life is beautiful that way

Tears, a tidal-wave of tears
Light that slowly disappears
Wait, before you close the curtain
There’s still another game to play
And life is beautiful that way

Here, in his eyes forever more
I will always be as close as you remember from before.

Now, that you're out there on your own
Remember, what is real and what we dream is love alone.

Keep the laughter in your eyes
Soon, your long awaited prize
Well forget about our sorrow
And think about a brighter day
'Cause life is beautiful that way



mercoledì 2 dicembre 2009

La torta Mantovana di Prato ...di Pellegrino Artusi

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Una settimana fa circa la mitica Milla,aveva postato la ricetta della Mantovana di Prato
chiamandomi in causa e chiedendomi se era quella "giusta",visto che sono di queste parti e abito a Prato.


Io avevo già postato un'altra ricetta tempo fa...precisamente questa
...decisamente buona ma!!
Si c'è un ma,nella mia mente avevo ancora il sapore della Mantovana del Mattei,il leggendario forno che ha inventato i biscotti di Prato,quella che mia mamma mi dava per merenda quando andavo a scuola.
Ed in effetti quella, aveva tutto un altro sapore...

Se poi, come ho scoperto in questi giorni,il signor Mattei era amico del mitico signor Pellegrino Artusi, e che questo caro amico, era riuscito a carpire la ricetta di questo dolce...perché non provare la ricetta dell'Artusi?

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Già solo leggere la ricetta scritta da lui, sembra pura poesia...elegante,quasi signorile,un andar indietro nel tempo che fu.

Farina, grammi 170.
Zucchero, grammi 170.
Burro, grammi 150.
Mandorle dolci e pinoli, grammi 50 (
Consiglio vivamente di mettere molte più mandorle e pinoli )


Uova intere, n. l.
Rossi d'uovo, n. 4.
Odore di scorza di limone.

Si lavorano prima per bene col mestolo, entro una catinella, le uova collo zucchero; poi vi si versa a poco per volta la farina, lavorandola ancora, e per ultimo il burro liquefatto a bagno-maria. Si mette il composto in una teglia di rame unta col burro e spolverizzata di zucchero a velo e farina o di pangrattato e si rifiorisce al disopra con le mandorle e i pinoli. I pinoli tagliateli in due pel traverso e le mandorle, dopo averle sbucciate coll'acqua calda e spaccate per il lungo, tagliatele di traverso, facendone d'ogni metà quattro o cinque pezzetti. Badate che questa torta non riesca più grossa di un dito e mezzo o due al più onde abbia modo di rasciugarsi bene nel forno, che va tenuto a moderato calore.
Spolverizzatela di zucchero a velo e servitela diaccia, che sarà molto aggradita.


Questa è la versione originale...
La mia versione, molto meno poetica,vi dice di...

Sbattere le uova con lo zucchero, e montarle finché non sono bianche,poi unite la farina un cucchiaio alla volta,la scorza del limone grattugiata...infine unite il burro sciolto a bagnomaria.
Si versa il tutto in uno stampo di 24 cm imburrato ed infarinato,e si ricopre la superficie del dolce,proprio come dice l'Artusi...con le mandorle tagliuzzate a mano ed i pinoli tagliati a metà!
Si inforna a 180° per circa 30 minuti,per essere sicure della cottura,fate la prova stecchino...poi una volta cotta,sfornatela,lasciatela raffreddare bene e copritela con abbondante zucchero a velo.

Non vi spaventate se è bassina...l'Artusi diceva che doveva essere alta un dito e mezzo,massimo due.

Ecco Milla...mi chiedevi cosa ne penso...beh penso che questa è la vera Mantovana di Prato!!

domenica 29 novembre 2009

Tortellini di Bologna

Tortellini



Plin plin...tortellin
Con sei uova di gallina ,
ed un chilo di farina,
carne, grana, prosciuttini ecco i veri tortellini
sono buoni sono tanti tortellini....

Ehhh nooo,
non sono quelli...
questi sono i tortellini di Aurelia :)

Avevo una domenica libera, e mi sono decisa a provare questa ricetta che ho trovato su Tortellini,ravioli,cappelletti,agnoli e...

edizioni Delicatezze


La mia idea è stata quella di triplicare la dose...ho pensato che il lavoro duro, lo avrei fatto una volta sola,insomma per farla breve, adesso nel congelatore ho più di 700 tortellini...720 per l'esattezza!


Tortellini



Tortellini di Bologna

dosi per 4 persone


Per il ripieno

100 g di lonza di maiale
100 g di mortadella di Bologna
100 g di prosciutto crudo
80 g di parmigiano grattugiato
2 uova intere
burro
sale ,pepe,noce moscata

Tagliate la lonza a dadini e fatela dorare in un tegame con una noce di burro ed una presa di sale.
Passare al tritacarne la lonza,mortadella e prosciutto crudo, mettere il tutto in una ciotola ed amalgamarci insieme le uova,il parmigiano,una presa di sale,un pizzico di pepe ed una grattugiata di noce moscata.
Ho mescolato il tutto con le mani, poi ho messo la ciotola coperta, in frigo fino al mattino dopo.


La mattina ho preparato la sfoglia

Sfoglia

400 g di farina di grano tenero 00 Molino Chiavazza
4 uova intere
un pizzico di sale
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva

Impastate e fate riposare la pasta per circa mezz'ora in un sacchetto per alimenti quindi prendetela e stendetela ...io mi sono aiutata con la macchinetta dell'Imperia.

Tagliate dei quadretti di 3.5 cm...in commercio esiste un tagliapasta che passato sulla sfoglia crea dei quadretti perfetti :)

Mettete al centro del quadratino un piccola nocciolina di impasto e chiudete il tortellino...se non sapete come fare guardate su Youtube, ci sono tanti video che spiegano come fare.



Ripieno tortellini


Ecco, il lavoro duro è stato fatto...ora non resta che fare un buon brodo e gustarci con calma questa bontà!

giovedì 12 novembre 2009

Strudel de pomi...ovvero strudel di mele!





No tranquille non sono impazzita, è che la parte trentina che ho dentro di me ogni tanto salta fuori e mi gioca brutti scherzi. 
 
In effetti, da una mamma trentina un babbo pistoiese, io che sono nata a Prato cosa poteva venir fuori, se non un mescolone di usanze, tradizioni e ricette regionali! 
 
Il bello di essere mezza trentina, ha fatto sì che qualche settimana fa è arrivato a Prato un camper dritto dritto da Trento, carico de pomi...ops di mele golden! 
Buone, profumate, croccanti...una delizia! 
 
E quale miglior degna fine di questa frutta preziosa, se non un buonissimo strudel? 
 

Strudel di mele


Ingredienti per 6 persone

Per la pasta
300 g di farina 00
60 g di burro fuso
1 uovo
1 cucchiaino di zucchero
1 bicchierino di acqua tiepida
un pizzico di sale

Per la farcia

  • 1 kg di mele golden o renette
  • 30 g di pangrattato leggermente dorato in padella con una nocina di burro
  • un pizzico di cannella
  • la scorza di un limone grattugiata
  • la scorza di un'arancia
  • 60 g di uvetta ammollata in un bicchierino di rum
  • 50 g di zucchero
  • 60 g di pinoli
  • 1 tuorlo d'uovo mescolato con un goccio di latte, per lucidare la superficie dello strudel
  • zucchero a velo

Sulla spianatoia o nella planetaria, si lavorano tutti gli ingredienti aggiungendo acqua tiepida solo se è necessario, fino ad ottenere un'impasto liscio ed abbastanza morbido.
Mettere la pasta che abbiamo ottenuto, in una insalatiera, la copriamo con della pellicola e la appoggiamo su una pentola che conterrà dell'acqua bollente, per un'ora circa.
Intanto sbucciamo le mele,le tagliamo a fette sottili e le ricopriamo con lo zucchero semolato,la cannella, le scorze grattugiate, i pinoli,l'uvetta ed il pangrattato.

E' il momento di riprendere la nostra pasta, che nel frattempo avrà perso il nervo e sarà molto più morbida e docile da stendere.
La stendiamo con il mattarello,infarinandola se è necessario e la mettiamo su di un canovaccio pulito,copriamo con le nostre mele distribuendole bene, ed aiutandoci con il canovaccio, iniziamo ad arrotolare il nostro strudel.
A questo punto saldiamo benissimo i bordi, mettiamo il tutto sulla teglia del forno coperta con la carta apposita,spennelliamo con il tuorlo d'uovo e mettiamo in forno già caldo a 180°per 40/50 minuti circa,lasciando cuocere e dorare.
Sforniamolo,lasciamolo raffreddare e spolverizziamolo con lo zucchero a velo.

martedì 27 ottobre 2009

Marmellata di castagne

Gesti lenti, ripetuti all'infinito. La pentola sul fuoco che riscalda le castagne e tu con la testa piegata su di un lato che assorta spolpi una castagna alla volta, con pazienza e serenità! Dici sempre che sono lavori da vecchi,che noi giovani non abbiamo ne la voglia,ne la pazienza. Quanto hai ragione mamma! Ogni anno,quando arriva questo periodo, ti dai daffare come una ragazzina. Sterilizzi i barattoli, cuoci le castagne, le spolpi una per una, passi la polpa con il passino, cuoci la confettura ed infine la invasi. Mi chiedi sempre poco aiuto, qualche volta per quella bilancia così moderna e per chiudere con forza quei coperchi benedetti!
Le tue mani stanche e un po' stortine non ce la fanno più, vero mamma?

  Questo post lo dedico a te, per ringraziarti di tutte le cose che mi hai insegnato e che vorresti ancora insegnarmi...
Se non fosse che hai una figlia così scorbutica e testona! Grazie mamma... Aurelia 

   Confettura di castagne

Per ogni kg di polpa di castagne lessate, sbucciate e poi passate al passaverdura, unite quando è tiepido uno sciroppo fatto con:
 1 kg di zucchero (anche un po’ meno) 
½ litro d’acqua
 1 stecca di vaniglia 
Far bollire tutto insieme per un quarto d’ora.

Unite poi lo sciroppo alla polpa e mescolare bene. Fate bollire tutto molto adagio per circa due ore, 5 minuti prima di togliere dal fuoco versateci un bicchierino di cognac o rum.  Mettete nei vasi quando é ancora bollente e coprite con dischetti di carta forno bagnati con cognac o miele e chiudeteli. Capovolgete i vasi e laciateli raffreddare finché non si creerà il sottovuoto. 


venerdì 11 settembre 2009

Frittelle di zucchine


Altre frittelle di zucchine?
E perché no, mi sono detta...
Dopo queste con la pasta cresciuta,ho voluto provare queste frittelle di zucchine che avevo visto qua dalla mitica Roberta.
Sono buone, ma di un buono...che una tira l'altra!

Frittelle di zucchine



Ingredienti:

400 g di zucchine

120 g di farina

1 uovo

latte q.b.

Ho iniziato amalgamando la farina il latte e l'uovo, ed ho fatto riposare la pastella per circa 30 minuti in frigo.
Poi ho unito le zucchine che avevo grattugiato con una grattugia a fori grossi, ed ho insaporito il tutto con una spolverata di sale ed una di pepe!

Poi, aiutandomi con un cucchiaio, ho iniziato a friggere le frittelle nell'olio di arachidi ben caldo,le ho scolate man mano e le ho fatte asciugare dall'olio sulla carta assorbente.
Una spolveratina leggera di sale ed il gioco è fatto!

giovedì 10 settembre 2009

Profumi in cucina, compie un anno.


10 Settembre 2009, il mio blog di cucina compie un anno, ed ancora non riesco a crederci.
E' nato per gioco, è nato guardando per ore i vostri blog bellissimi, con il naso appiccicato allo schermo immaginando i profumi ed i sapori delle vostre magnifiche creazioni, ed ho fatto il grande salto!

Durante questi mesi ,ho conosciuto persone simpaticissime, ho continuato la mia ricerca infinita di nuove idee e ricette, ho ricevuto tantissime dimostrazioni di affetto quando non sono stata molto bene con la mia salute,ed ogni volta che ricevo un vostro messaggio sulle mie labbra nasce sempre un sorriso.
Ho imparato tantissime cose, ho scoperto nuovi ingredienti e sapori diversi che fino a qualche mese fa manco conoscevo, ho stressato e continuerò a stressare la mia bellissima famiglia con le foto dei miei piatti,ho cucinato piatti buonissimi, ed alcune volte dei piatti un pochino meno buoni, ma non per questo ho mai smesso di divertirmi!

Grazie al blog, ho ritrovato Barbara, la mia compagna di scuola delle superiori..."Scusami...stavo cercando una ricetta dei cantuccini e sono arrivata sul tuo blog...ma tu sei Aurelia?
L'Aurelia che frequentava il Datini?
Io sono Barbara, ti ricordi di me?
Immaginatevi la mia felicità :)

Per tutto questo devo solo ringraziarvi tutti quanti, grazie per tenermi compagnia ogni giorno, grazie per le vostre bellissime idee, grazie per ogni vostro consiglio e dimostrazione di affetto!

Profumi in cucina continua la sua avventura, voi continuate a starmi vicino...

Aurelia

mercoledì 9 settembre 2009

Fiori di zucca ripieni di carne


Quando mamma era ancora ne 'su cenci, e riusciva a coltivare l'orto a Treppio,i fiori di zucca erano il pane quotidiano delle nostre vacanze, unito alle vagonate di zucchina che li accompagnavano.
Ricordo l'ultimo anno che mamma ha fatto l'orto, che tutti i santi giorni mi dovevo inventare una ricetta a base di zucchine e arrivati alla fine della vacanza ne eravamo nauseati.
L'ultimo giorno della vacanza arrivati a casa a Prato, mio marito pensò bene di portarci fuori a mangiare una pizza...dopo tutte quelle zucchine ci voleva proprio!

Io come al solito, mi sono lasciata tentare dal cameriere:
"Signora, le proporrei la pizza dello Chef...è una pizza inventata all'istante con gli ingredienti del momento"
Già mi scintillavano gli occhietti...chissà che buona, e chissà che ingredienti sfiziosi ci sarebbero stai sopra!
Ecco che iniziano ad arrivare le pizze...margherita per i ragazzi...l'immancabile Napoli del grande capo...ed ecco finalmente arrivare la mia!
Una bellissima pizza, con...con..."Ma cavoli (ehm, non era proprio cavoli quello che ho esclamato!) le stramaledette zucchine anche li sopra!!!!
Non vi dico le risate...la pizza alle zucchine è passata alla storia :)

Ma veniamo alla nostra ricetta...
Come dicevo prima, con tutti quei fiori di zucca, non sempre li potevamo mangiare fritti, e quindi mamma li preparava ripieni di carne, e poi tuffati in un sughetto di pomodoro...la morte loro!

Tempo fa mi sono tornati in mente, ed ho cercato la ricetta trovandola qua da Giulia,nel suo bellissimo blog schegge di me



Fiori di zucca ripieni alla carne

12 fiori di zucca
250 g carne macinata
aglio
un uovo
mollica di pane
latte
pangrattato
prezzemolo
sale e pepe
passata di pomodoro

Pulite e lavate i fiori di zucca eliminando il pistillo interno, la difficoltà sta nel farlo senza rompere il fiore che è estremamente delicato :/. Preparate un impasto con la macinata, l'aglio schiacciato, un trito di prezzemolo e l'uovo, aggiungete, strizzandola, anche della mollica di pane imbevuta in un po' di latte. Salate e pepate. Riempite i fiori di zucca, fate delle palline di carne ovali da inserire all'interno del fiore, basterà che sia riempito il fondo del fiore giusto dove spancia un po', perché altrimenti nella cottura il fiore ritira ed esce tutto di fuori!
All'impasto che vi è avanzato aggiungete del pangrattato per renderlo più compatto e formate delle polpettine piccole piccole.
A parte preparate la salsa di pomodoro; mettete il pomodoro, un aglio schiacciato con il polso, dell'olio d'oliva ed un dado, se vi piace aggiungete anche per peperoncino. Fate insaporire.
In una padella antiaderente mettete un filo d'olio e fate rosolare sia i fiori ripieni che le polpette, quando saranno ben rosolati da tutte la parti aggiungete la salsa di pomodoro, mescolate delicatamente e fate cuocere per 30/40 minuti, girando spesso e controllando che non asciughino troppo.