martedì 9 aprile 2019
Ravioli di carciofi e patate, con fonduta di raschera e timo fresco
lunedì 23 novembre 2015
Tortelli di patate e ragù d'anatra,per la nuova sfida dell'MTC #52
Ancora pasta ripiena sulle pagine del blog, quella pasta che fa tanto domenica e giorni di festa da condividere in famiglia.
I tortelli erano il cavallo di battaglia di mia mamma, li faceva ripieni di ricotta e spinaci conditi con il ragù e tutte le volte che li serviva, raccontava dello zio Bruno, il fratello di mio padre e di quella volta che si era mangiato ben 50 tortelli per poi andare a dormire sotto un albero, senza farsi rivedere, se non alla sera tardi!!
E ci credo, io se ne mangio 10 sono già bella che sazia, figuriamoci se ne mangiassi 50, non mangerei per giorni!
Insomma, la pasta ripiena ha sempre accompagnato la mia vita, come simbolo della famiglia e dell'unione tra di noi, ed ora che la famiglia ufficiale siamo io e mio marito con i nostri figli, e che alla nostra tavola si siedono nuovi giovani ospiti che ci allietano le giornate, la voglia di riproporre i piatti del cuore si è fatta più prepotente e necessaria, anche per far capire alle nuove arrivate, che anche loro ormai, fanno parte del clan.

Poche settimane fa, ho postato una ricetta di tortelli di patate, ricetta sempre di mia madre, e parlando con la mia migliore amica Stefania,( praticamente la sorella che non ho mai avuto, quella che mi ha fatto amare il risotto con i carciofi, che odiavo con tutto il cuore) , sull'origine di quella ricetta che mi sembrava di ricordare fosse di sua suocera, lei mi ha detto:
" Ma quale, quella in cui, dentro al ripieno insieme alle patate, c'è anche il sugo del condimento?"
Ebbene no, non era quella, ma Stefania ti ringrazio lo stesso , perché rispondendomi così, mi hai aperto un mondo e mi è venuto in mente questa ricetta!!
Grazie sorellona!
E' la ricetta per la nuova sfida dell'Mtchallenge, la sfida n° 52, dove Monica di Fotocibiamo, vincitrice della sfida del mese di Ottobre, ha scelto come tema del mese la pasta ripiena accompagnata da un ragù a lenta cottura, e quindi cosa c'è di meglio, di un buon tortello ripieno di patate a pasta bianca e del ragù d'anatra, che ha pippiolato per più di due ore, a fuoco lento, dentro ad una pentola di ghisa, ed ha profumato di buono, tutta la casa?

Potrebbe sembrare una ricetta lunga, ma non lo è, basta organizzarsi per tempo, mettendo a cuocere per prima cosa l'anatra e lasciandola pippiolare tranquilla, poi si prendono i pezzi e si disossano, si trita la carne e si rimette il tutto nella pentola, per pochi minuti.
Si mettono a cuocere le patate, si schiacciano e si insaporiscono con tutti gli ingredienti, e finalmente si prepara la sfoglia.
Tutto qua, poche mosse che permetteranno di far felici le persone che ci stanno vicino, ma soprattutto faranno felici noi, perché famiglia, vuol dire anche star tutti insieme, seduti intorno ad un tavolo, mangiando un piatto di tortelli, parlando e ridendo...
Con questa ricetta partecipo all'MTC #52 dedicata ai Raieu Co-u Tuccu di Monica Di Fotocibiamo.
giovedì 5 settembre 2013
Ravioli di melanzana rossa di Rotonda, con salsa di pane al limone, e gallinella all'acqua pazza.
In geografia,ero una somara ... anche in matematica, se è per questo, ma sorvoliamo... ma crescendo, e non certo grazie a maestre e professori, ho iniziato ad appassionarmi alle varie regioni d'Italia, all'Europa, ed al resto del mondo, sfogliando libri su libri, e restando affascinata da immagini e racconti, che mi hanno aiutata a completare questa mia lacuna.
Nella mia mente, da ragazzina, partivo dal Piemonte, e cercavo di immaginarmi, la posizione di tutte le regioni d'Italia ... ma arrivavo ad una, e mi bloccavo! Era la Basilicata, che troppe volte, visto che il programma scolastico volgeva alla fine, ed il tempo era sempre poco, veniva spiegata in maniera superveloce, senza prestargli l'attenzione che meritava.
Anche oggi, che sono una donna matura, non conosco perfettamente questa regione, e quando Teresa de Masi, di Scatti Golosi, mi ha invitata al suo concorso Iochef non ho potuto dire di no, dovevo in qualche modo rendere omaggio, alla splendida Lucania!
Ad Ottobre, dal 7 al 10, si terrà a Mataponto, il 27° Congresso il 27° Congresso Internazionale della Federazione Italiana Cuochi (F.I.C.) organizzato dall’Unione Regionale Cuochi Lucani (URCL) che potrà divenire, un modo concreto, per i food blogger, di poter conoscere meglio, i prodotti, ed i piatti di questa terra, ancora sconosciuta.
La F.I.C. ha pensato di affiancare un concorso, al congresso, e da qui è nata l'idea del concorso di Teresa e della Federazione Italiana, dei cuochi Lucani ... Una fornitura di prodotti lucani, da poter usare in una ricetta, che prevedesse l'utilizzo di un pesce o più pesci, che comparivano nella lista da loro fornita, e i 12 finalisti, che avranno preparato le ricette migliori, saranno invitati a Metaponto, per tutta la durata del congresso, e qua... verrà decretato il vincitore in assoluto del concorso Iochef!
Ecco che mi sono vista recapitare a casa, Olio extravergine d'oliva, pane di Matera, melanzane rosse di Rotonda, ficotto, fagioli di Sarconi, cacioricotta, pomodori "Cettaicale", ceci neri di Pomarico, crema di melanzane rosse di Rotonda, peperoni di Senise IGP, ficotto.
Ho scelto il mio pesce... la gallinella, e mi sono messa all'opera!

Ravioli di melanzana rossa di Rotonda, con salsa di pane al limone, e gallinella all'acqua pazza.
per 2 persone
200 g di farina 00
2 uova biologiche
Per il ripieno della sfoglia
6 melanzane rosse di Rotonda
1 spicchio d'aglio
olio extra vergine d'oliva Tenute Zagarella
100 g di ricotta di pecora ( oppure vaccina)
sale e pepe
per la gallinella all'acquapazza
2 gallinelle piccole
un bicchiere di vino bianco
un ciuffo di prezzemolo
un peperoncino piccante
un quarto di cipolla
2 pomodorini piccoli tipo Piccadilly
sale e pepe
Per la salsa di pane al limone
Una fetta di pane di Matera
Brodo vegetale q.b
un piccolo pezzetto di porro
uno spicchio d'aglio
scorza di limone biologico
Per il sugo con i pomodorini
uno spicchio d'aglio tritato finemente
10 pomodorini Piccadilly
olio extravergine di oliva Tenute Zagarella
sale
martedì 4 gennaio 2011
Ravioli al foie gras e mele, con salsa allo scalogno
Noi due… io e Silvia
furfecchia
Anche io ho la ricetta di Paolo Petroni, io però ho il libro "cucina Toscana".
ti ho scoperta tramite il blog di Paoletta!
Ciao
Silvia
7 Settembre 2009 15.34
Aurelia
Come è strana la vita...
stavo leggendo il tuo blog per la prima volta (Milù è la mia fonte di scoperta...)
ed è arrivata la tua mail :)
Mi sa che sei toscana anche tu, vero?
Questi crostini sono stupendi, da provare subito!
Un abbraccio
Aurelia
07 settembre 2009 16:03
furfecchia
letto il commento di là... forte!!!!!
si sono toscana e mi sa che abitiamo anche vicine (ho visto che nel profilo hai scritto Prato) io sono di Poggio a Caiano!
vado a inserirti nel blogroll!
Silvia
07 settembre 2009 16:11
Un’amicizia nata per caso…un commento all’unisono lasciato sui nostri blog, scoprire di abitare a pochi km di distanza, un’uscita insieme a Taste, un corso di panificazione tra la campagna toscana, un sacco di risate…e avere la consapevolezza che le cose che ci uniscono e che condividiamo sono veramente tante!
Dita leggere che sfiorano tasti,
alla ricerca di nuove ricette…
Occhi incantati su foto stupende,
commenti lasciati per far complimenti,
commenti lasciati negli stessi momenti !
Scoprire così di viver vicine,
talmente vicine da volersi incontrare,
c’è Taste a Firenze, che dici ci andiamo?
Ed è stato così che il tutto è iniziato!!
E ancora risate, ancora ricette,
per poi ritrovarsi
a mangiare bruschette,
a casa di Giulia, su di un prato incantato…
incontriamo Chiara,Jasmine,Elga,Laura,
Francesca
e anche Corrado!!
E poi, una corsa sfrenata in un Alfa lanciata,
salita, discesa…e anche frenata!!
Campagna toscana che scorre veloce,
cipressi e vigneti che ci fan da cornice…
Forza corriamo, l’arte bianca ci aspetta,
tra tanta farina Adriano e Paoletta.
Un anno è passato, un anno è volato…
c’è il contest di Genny, che dici proviamo?
Impasta la pasta, sbuccia la mela…
dita di bimbo che vogliono aiutare,
pasta insolente che non si vuol staccare!!
Assaggia il foie gras, che dici ti piace?
Ok, tutto è pronto, possiamo impiattare!
Scatta la foto, assaggia il bel piatto,
sorridiamo felici ,
per il sapore da sballo!
E’ così che è iniziata, è così che continua,
amiche di penna, amiche in cucina!
Ravioli al foie gras e mele, con salsa allo scalogno
Per la pasta:
2 uova
200 gr di farina
Per il ripieno:
2 mele golden
200 gr di foie gras
Per la salsa:
80 gr di burro
150 gr di scalogno
150 di cipolla
brodo di carne
Preparate la pasta con le uova e la farina. Dopo averla ben lavorata fatela riposare per circa mezzora in frigorifero avvolta da pellicola trasparente.
Sbucciate le mele e tagliatele a dadini. Cuocetele con una noce di burro e un cucchiaio di whisky, si devono ammorbidire, ma non spappolare. Salatele e pepatele
Tagliate a cubetti il foie gras.
Preparate i ravioli stendendola pasta in due sfoglie, distribuendo sopra una di esse mucchiettini di mela e di foie gras ben separati l'uno dall'altro, e coprendo con l'altra sfoglia. Schiacciate con le dita intorno ai mucchiettini sigillando i due fogli di sfoglia. Usate un tagliapasta per ritagliare i ravioli.
Tagliate gli scalogni e la cipolla a fettine sottili, e fatele appassire dolcemente con il burro rimasto per circa 10 minuti. Aggiungere circa 150 ml di brodo e fate cuocere per altri 10 minuti sempre dolcemente. Aggiustate di sale e pepe.
Frullate la cipolla e lo scalogno in modo da avere una crema omogenea. Se dovesse essere troppo densa allungatela con altro brodo.
Cuocete i ravioli e serviteli con la crema di scalogno, se avanzato, cospargete con dei pezzettini di foie gras e con del pepe appena macinato.
Con questa ricetta io e Silvia, partecipiamo al contest di Genny
venerdì 26 novembre 2010
Ravioli di pera, con scaglie di pecorino
Innamorarsi di una ricetta, dal primo sguardo sul libro di ricette di una cara amica, chiederle di poter farne una copia, per poterla studiare con calma...
Leggere e rileggere la ricetta, immaginando lo straordinario sapore che può avere, comprare la ricotta , preparare la spianatoia e con calma, iniziare ad amalgamare la farina alle uova...
Incrociare le dita, pensando se è una ricetta che potrà piacere anche al resto della famiglia,
portare il vassoio in tavola, e aspettare con ansia un cenno dai visi che mi siedono vicini...
Vedere un sorriso, nascere dalle loro labbra...
Ho trovato il primo giusto, per le feste di Natale, delicato e saporito...allo stesso tempo, un piatto che per le grandi occasioni.
Ravioli di pera
con scaglie di pecorino
per 6 persone
Per la pasta
500 g di farina 00
5 uova
un pizzico di sale
1 cucchiaio di olio d’oliva extravergine
Per il ripieno
1 pera williams
1/2 kg di ricotta di mucca
100 g di parmigiano grattugiato
2 tuorli
un pizzico di sale
Per il condimento
1 pera williams
pecorino toscano ( io ho messo del Marzolino )
150 g circa di burro
alcune foglie di salvia
Per decorare
semi di papavero
Impastare la farina, con le uova, il cucchiaio d’olio e il pizzico di sale, fino a che l’impasto non sarà bello omogeneo, a questo punto metto l’impasto dentro ad un sacchetto per congelatore, e lascio riposare il tutto per mezz’ora o anche più.
Ho tagliato la pera a cubetti piccolissimi, e li ho uniti alla ricotta che avevo precedentemente fatto sgocciolare dal siero, ho amalgamato bene ed ho unito i tuorli , il parmigiano, ed anche un pizzico di sale.
Ho steso la pasta con la sfogliatrice, l’ho tagliata in cerchi di circa 10 cm di diametro, ho messo una piccola quantità d’impasto, ed ho chiuso bene a mezzaluna .
Ho sciolto il burro con delle foglie di salvia, ho lessato i ravioli in abbondante acqua salata, li ho scolati delicatamente, e li ho conditi su un piatto da portata, con il burro fuso, le scaglie di pecorino, sottilissime fettine di pera, ed ho cosparso il tutto con i semi di papavero.