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martedì 20 dicembre 2016

Panforte di Siena





Dopo il pandoro, il panettone, i ricciarelli, il panforte di Siena è uno di quei dolci che maggiormente rispecchia la tradizione italiana dei dolci che saranno presenti sulla tavola di Natale.
Nato come la maggior parte dei dolci tradizionali italiani, tra le mura dei monasteri dove le spezie si trovavano in abbondanza, il panforte margherita ha origini antichissime che risalgono al Medioevo.
In un'antica pergamena risalente ai primi dell'Ottocento, sono elencati tutti gli ingredienti necessari per la preparazione del panforte, che erano in tutto 17, come le contrade della città di Siena che erano rimaste dal 1675: miele, farina, zucchero, noci, nocciole, mandorle, popone candito, cedro candito, arance candite, scorza di limone candite, cannella, coriandolo, pepe, chiodi di garofano, noce moscata, acqua ed infine il fuoco.
Negli anni la ricetta ha subito alcune variazioni, fino ad arrivare al prodotto che tutti conosciamo solo nel 1879, quando a Siena arrivarono la regina Margherita con il suo consorte  re Umberto I, e per fare un omaggio alla moglie del re Enrico Righi che era il titolare del Panforte Parenti, ideò una versione più delicata miscelando noce moscata, vaniglia e cannella, alla quale aggiunse mandorle, zucchero bianco, miele e una dose di marzapane, il tutto spolverato da zucchero a velo.




E' un dolce che non richiede particolare abilità, basta avere tutti gli ingredienti giusti a disposizione, come la miscela di spezie che potete provare a fare da voi, comprarla direttamente online oppure se siete vicini a Pistoia, la potete trovare alla D.M.P, insieme alle mandorle, ai canditi e ai fogli di ostia.
Esiste anche il disciplinare di produzione del Panforte di Siena, dove sono trascritte tutte le caratteristiche principali di questo dolce e dove sono elencati anche gli ingredienti del mix di spezie:   macis, pepe, pimento, coriandolo, e chiodi di garofano.
Mancano pochissimi giorni a Natale, quindi se vorrete prepararlo siete ancora in tempo. Vi garantisco che anche chi non ama questo tipo di dolce, se assaggia questo ne rimane entusiasta ed il bis è assicurato, anche perché la ricetta è quella del corso dei dolci natalizi, del mio carissimo amico chef Filippo Saporito e di sua moglie Ombretta, che vi avevo raccontato qua.
Comunque se volete saperne di più, vi invito a leggere il post che troverete sul sito di Aifb, per il Calendario del Cibo Italiano, scritto da Cecilia Mazzei.




 Panforte di Siena


dosi per 2 panforti di 16 cm di diametro

  • 900 g di canditi
  • 525 g di mandorle
  • 170 g di miele millefiori
  • 35 g di acqua
  • 130 g di farina
  • 170 g di zucchero
  • 12 g di spezie per panforte 
  • un pizzico di sale
  • un foglio di ostia
  • zucchero a velo






  • Preparate gli stampi, mettendo prima una striscia di carta forno e poi quella di ostia
  • Tostate le mandorle in forno.
  • In un pentolino mettete l'acqua, il miele e lo zucchero e portate ad una temperatura di 120° ( se non possedete un termometro per misurare la temperatura, calcolate che la temperatura sarà raggiunta quando si formeranno delle grosse bolle bianche).
  • In un tegame mettete i canditi e fateli scaldare, poi unite le mandorle e di seguito la farina alla quale avrete unito le spezie e un pizzico di sale  e per ultimo lo sciroppo. Mescolate bene, finché non sarà tutto amalgamato.
  • Versare il composto negli stampi e pressare bene con il dorso di n cucchiaio.
  • In una teglia mettete un foglio di ostia e appoggiateci sopra gli anelli e infornate a 170° per 10 minuti.
  • Una volta freddi, ritagliare l'eccesso di ostia e sformare e cospargere di zucchero a velo


  • giovedì 30 aprile 2015

    La Leggenda dei Frati di Filippo Saporito a Firenze.Quando l'arte della cucina,si fonde in un panorama mozzafiato




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    Devo ringraziare il blog, e le mille opportunità che mi ha regalato, in questi quasi otto anni di esperienze e scoperte continue.
    L'incontro con lo chef  Filippo Saporito,è stato un "grande regalo".

    Un'intervista al telefono per una rivista gastronomica, quando ancora non sapevo nemmeno con chi stessi parlando, un pranzo nel suo ristorante a Casina dei Ponti per capire  meglio con chi avevo a che fare, a cui è seguito subito  uno show cooking, durante un evento a Milano.Tutto questo nel giro di pochissime settimane, ed è così  che è nata la grande amicizia che ci lega, a cui sono seguiti altri incontri,  pranzi e anche una lezione di pasticceria toscana.
    In questo vortice di incontri, mio marito è diventato parte attiva di questa grande amicizia, e adesso è diventato un fans sfegatato di Filippo, tanto da parlarne con tutti i suoi amici, elogiandone la sua cucina, e stressandomi, per cercare di riproporre a casa nostra, i piatti che ha assaggiato alla sua tavola.
    Io cerco di spiegargli che se Filippo è uno chef e io una semplice food blogger , ci sarà una ragione, e anche  una piccola differenza, tra di noi!

    Filippo, persona solare, dalla battuta pronta, disponibile,  e la sua bravura ai fornelli e la sua fantasia, vanno di pari passo, regalando ogni volta che mi siedo alla sua tavola, un'esperienza unica.

    Da qualche mese ha lasciato Siena, e si è trasferito a Firenze, in una zona da sogno,forse la zona più bella di Firenze, quella che dall'alto domina tutta la città, e dove lo sguardo si perde in un panorama mozzafiato.


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    Sto parlando di villa Bardini, il complesso museale che sorge vicino a Forte Belvedere, una villa del 1600 circondata da uno splendido giardino, con tanto di ruscello, olivi, piante da frutto, che meritano una passeggiata, alla fine del pranzo.
    Se poi ad accompagnarvi, in questo magnifico tour, c'è Filippo che vi incita ad andare a vedere l'orto che stanno preparando, dove verranno coltivate le verdure e le piante aromatiche, per il ristorante, vi potrà anche capitare di ritrovarvi con le scarpe eleganti in mano, e continuare la passeggiata a piedi nudi, come una giovane fachira, sui sassolini appuntiti... Filippo, la prossima volta, vengo con le scarpe da ginnastica!!
    Quando qualcuno, ti dirà, che da te, ci verrebbe  anche scalzo, digli che c'ha già pensato la tua amica Aurelia...

    Si, e se qualcuno legge questo post, e si ricorda di una povera matta, che camminava scalza, per il giardino di villa Bardini, ecco quella matta ero io!!



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    qua nascerà il famoso orto del ristorante La Leggenda dei Frati

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    L'interno del ristorante ha conservato l'eleganza che lo contraddistingueva anche a Siena, con il suo arredamento giocato con il bianco ed nero, i colori di Siena e continua ad essere un museo nel museo, ospitando nelle due sale le opere della Galleria Continua di San Gimignano.

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    Non vi farò una recensione del ristorante, perché non sono una critica gastronomica, e lascio questa parte  a chi lo fa di mestiere, ma posso assicurarvi che la cucina di Filippo, affiancato da sua moglie Ombretta e dal nuovo socio Alessandro Rossi, è un'esperienza da provare.
    Prodotti a km zero, l'attenzione nel recupero di tutte le materie prime, cucina creativa si, ma sempre rimanendo legata al territorio, sono tutte caratteristiche che si ritrovano nel piatto, che stiamo gustando.

    pane ai 7 cereali e pesto di lardo La Leggenda dei Frati

    La focaccia ai sette cereali , dalla sofficità unica, che accompagna il pesto di lardo di Cinta
    senese, ha aperto il nostro pranzo,
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    spugna di borraggine yogurt acido e succo di carota La Leggenda dei Frati

    La spugna di borraggine, raccolta direttamente nel giardino di villa Bardini, con yogurt acido e succo di carota
    uovo fritto su crema di pecorino di Pienza e asparagi cotti e crudi La Leggenda dei Frati

    Il piatto che mi costerà il matrimonio, se non riuscirò a riproporlo anche a casa, visto l'insistenza di mio marito...
    Uovo fritto, su crema di pecorino di Pienza con asparagi cotti e crudi
    uovo fritto La Leggenda dei Frati


    crema bruciata di patate polpo e erbe amare La Leggenda dei Frati

    Crema bruciata di patate, polpo e erbe amare

    risotto al carbone vegetale baccalà e sedano La Leggenda dei Frati


    Risotto al carbone vegetale, baccalà e sedano croccante.

    ravioli di grana padano stagionato 24 mesi crema di baccelli e limone La Leggenda dei Frati

    Ravioli al grana padano 24 mesi crema di baccelli e limone candito
    il cotechino di Mario con crema di topinambur e puntarelle La Leggenda dei Frati


    Il cotechino di Mario, bravissimo macellaio ( suocero di Filippo ) con topinambur e puntarelle.
    Qua si vocifera che la bontà del cotechino, sia dovuta anche alla partecipazione del suddetto chef, in corso d'opera, insieme al suocero, ma credo che sia più dovuta alla bravura di Mario :)
    In effetti, non ho mai mangiato un cotechino così buono e delicato, e anche  i mie figli, che di solito rifuggono come la peste il cotechino, hanno detto che era buonissimo.
    Mario e Filippo, hanno fatto un miracolo
    spugna di fragole tapioca gelato alla vaniglia e granita di basilico La Leggenda dei Frati
    E poi il pre dessert, con il cono al cioccolato ed il gelato alla Pina Colada, per ripulire il palato e prepararlo al vero e proprio dessert, la spugna di fragole gelato alla vaniglia, tapioca e sorbetto al basilico.
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    E non potevano mancare i dolcetti che accompagnano il caffè, degli ottimi cantucci, ma buoni, ma di un buono, ma così buoni, che sembrano proprio quelli di casa mia, ed in effetti lo sono, perché tra me e Filippo ci siamo scambiati due ricette, ma posso assicurarvi che i suoi cantucci, sono sempre più buoni dei miei.
    Così abbiamo concluso il nostro pranzo, a cui è seguita la famosa passeggiata per il parco di Villa Bardini. Devo ringraziare Filippo, con la sua brigata per la sua ospitalità e per il viaggio meraviglioso,tra i suoi sapori, i ragazzi di sala che ci hanno seguiti con professionalità e discrezione, Ombretta meravigliosa, donna, mamma e moglie, e che dire, se non ci vediamo prestissimo, questa volta di sera, per vedere Firenze illuminata, e con un bel paio di scarpe basse e comode.
    La Leggenda dei Frati
    Costa San Giorgio 6 Firenze
    Tel 055 0680545

    venerdì 12 luglio 2013

    A Tavola con il Nobile ...Pici con ragù di coniglio e cipolle caramellate

    Pici con ragù di coniglio(C)





    Un'altra ricetta per il contest, A Tavola con il Nobile, e questa volta, ho veramente stappato un Nobile, per abbinarlo al mio piatto.
    Si tratta del Nobile Poggio alla Sala, della famiglia Gattavecchi, un vino importante, dal sapore che ricorda vagamente la prugna matura, e che regala anche una nota speziata.Un vino che si abbina benissimo con la selvaggina di pelo e di piuma, i formaggi stagionati, e perché no, anche con i miei pici con ragù di coniglio, e le cipolle caramellate, che regalano un buon contrasto dolce, al piatto.
    E' una ricetta della Leggenda dei Frati, degli chef Filippo Saporito  e di sua moglie Ombretta, vista qualche mese fa in tv, e con cui è stato amore al primo assaggio.
    Sarebbe stato comodo, preparare anche un bel piatto di cinghiale, con cui il Nobile, si sarebbe abbinato in maniera perfetta, ma il clima di questi giorni, mi ha fatto cambiare idea, e allora, vai con il picio ...

    Se volete votare le mie ricette, vi ricordo che basta andare sulla pagina facebook del contest A Tavola Con il Nobile




    poggio alla Sala Nobile di Montepulciano




    • 360 g di pici freschi 
    • per il ragù di coniglio
    • 300 g di polpa di coniglio, ottenuta da alcuni cosci
    • rosmarino
    • aglio
    • timo
    • olio extra vergine d'oliva


    • Per le cipolle candite
    • 200 g di cipolle di Certaldo o di Tropea
    • 50 g circa di zucchero di canna
    • aceto qualche cucchiaio
    • vino rosso q.b per sfumare
    • foglie d'alloro

    Per la ricotta al forno

    un pezzo di ricotta, messo su di una teglia, coperta di carta da forno, e fate cuocete per circa un'ora o anche più, ad una temperatura di circa 140°, finché non avrà assunto, il caratteristico colore dell'affumicato.





    Il giorno prima, si prepara la carne del coniglio, disossando i cosci,e tagliando la polpa a cubetti, oppure a filetti.
    Poi si mette tutto in una ciotola, con del rosmarino tritato, foglioline di timo, e uno spicchio d'aglio tritato, si copre la carne con dell'olio extra vergine, e si ripone la ciotola in frigo.

    Per le cipolle caramellate...
    si tagliano ad anelli le cipolle, si mette lo zucchero di canna a caramellare, e si uniscono gli anelli. Si ruota la padella,  e si versano il vino e l'aceto, che avrete fatto leggermente riscaldare.
    Si aggiungono 2 foglie d'alloro, e si porta lentamente a cottura.
    Le cipolle saranno cotte, quando risulteranno morbide, e leggermente candite.

    Si mette dell'olio extra vergine d'oliva, in una padella,  poi si aggiungono  i filetti di coniglio, si fa rosolare velocemente per qualche minuto, e si uniscono  le cipolle candite, ancora qualche minuto, il tempo che i due sapori si amalgamino, e si spegne il fuoco.

    Si cuociono i pici, e si fanno saltare in padella, aiutandosi, con un goccio d'acqua di cottura, poi si impiatta, e si ricopre il tutto, con una grattugiata di ricotta al forno.



    lunedì 10 dicembre 2012

    Ricciarelli


     Due settimane fa, mi sono fatta un "regalo"...
    Un corso di pasticceria senese!
    Contro  tutte le avversità del fato,sono partita da casa alle 6.30, e mi sono diretta alla stazione centrale, e qua è stato annunciato il ritardo di 20 minuti, del mio treno diretto a Rifredi,  leggasi aver perso la coincidenza che da Rifredi, mi avrebbe portata  ad Empoli, e da qua a quella per Siena ...  causa passaggio a livello divelto da un'auto...
     Ho dato "buca" alla mia amica Patty alias Andante con gusto, che mi aspettava alla stazione di Castellina per accompagnarmi in auto dal mio "regalo"... il treno che sono riuscita a prendere, fermava a Siena Centrale,e non a Monteriggioni/ Castellina!!
     Sono scesa dal treno e ho trovato all'uscita della stazione di Siena, l'unico tassista "rinco" che dopo avermi rassicurata dicendomi  che era "nato" nella zona dove mi avrebbe dovuta accompagnare, e che quindi la conosceva come le sue tasche, mi sono accorta, dopo circa 20 minuti che viaggiavamo, che eravamo decisamente troppo in in "alto" , per essere vicini alla mia meta!!
     Dopo essere stata ulteriormente rassicurata dal  rinco, che eravamo sulla strada giusta, dopo 45 minuti in giro per il magnifico paesaggio senese, dopo che il rinco, si è degnato di chiedere informazoni, ad un passante ...e sentirsi rispondere che aveva scazzato, ed eravamo "fuori" di almeno 10 km ...
    Dopo aver preso in mano il cellulare, ed aver chiamato mio marito a casa, per sentire una "voce amica", visto che il rinco, aveva iniziato a parlare tra se e se, farfugliando sottovoce e chiedendomi scusa  in maniera alquanto sospetta, causandomi quelli che qua in toscana si chiamano "bordoni". o pelle d'oca dalla fifa ...
    Dopo aver visto il "rinco" prendere a sua volta il cellulare, e telefonare alla compagna( o forse voleva anche lui, sentirsi rassicurato, visto che ero, veramente sull'incazzato? ...) , chiedendo dove si trovasse la tenuta di "ROCCA DELLE MACIE" , e sentir uscire dalla mia bocca, un urlo di rabbia, che gli comunicava, che doveva portarmi davanti alla tenuta del "CECCHI", brutto imbecille!!

    Ecco che ,tra un'imprecazione e l'altra, un moccolo toscano e uno trentino, i miei occhi hanno visto finalmente la luce, un cancello amico,che indicava l'entrata del luogo, dove dovevo arrivare!

     Dopo 45 minuti da Siena a Castellina Scalo,( credo che ci vogliano 10/15 min con un tassista serio...) ero finalmente arrivata da Lui, e dal mio agognato regalo!
    Un corso sulla pasticceria senese, dal mio amico Filippo Saporito, chef de La Leggenda dei Frati, a Castellina Scalo!
    Giuro, che avrei baciato la terra, appena scesa dal taxi, se non fossi stata in ritardo, di almeno un'ora!!



    La rabbia, si è immediatamente volatilizzata, appena li ho visti ... Filippo, sua moglie Ombretta, e la mia Andante preferita :)

    Conosco Filippo e la sua fantastica cucina, da quasi un anno ... ho avuto l'onore di fargli un paio di interviste, ed ogni volta che sono con lui, le parole buonumore e risate, fanno da padrone.Ottimo chef, uomo solare, portatore sano di buon umore, con sua moglie Ombretta, compongono la coppia perfetta,  una magnifica complicità, che si può intuire, è sia tra i fornelli, che nella vita fuori da quelle mura.
    Quando Patty, mi ha detto che Filippo e sua moglie Ombretta, tenevano corsi di cucina, nel loro meraviglioso ristorante, non ho saputo resistere, ed ho organizzato, il viaggio! ( Odissea ...)
    Se non fosse per la distanza, andrei ad ogni corso che organizzano, ma per chi sta in zona, vi consiglio di tenere d'occhio il blog, perché vi aggiornerò con le date e le tipologie dei corsi, che Filippo ed Ombretta, terranno a partire dal nuovo anno...
     
    • corso di cucina indiana
    • corso di pasticceria secca
    • corso di cucina giapponese
    • corso di cioccolateria



    Ho imparato anche a preparare dei morbidissimi Ricciarelli, dolci tipici di Siena, e legati in maniera indissolubile alla tradizione natalizia.
    Mi ricordo le ceste che babbo portava a casa, qualche giorno prima di Natale,come regalo da parte della ditta dove lavorava, oltre alla bottiglia di spumante, non mancava mai, la scatola bianca, con dentro i famosi Ricciarelli, e io riuscivo sempre a cospargere di zucchero a velo, tutti gli abiti che indossavo...




    • 500 g di zucchero semolato
    • 500 g di farina di mandorle
    • 100 g d'albume
    • buccia di limone e d'arancia grattugiate
    • 1 bacca di vaniglia



    Sbattete con una forchetta gli albumi, in modo da slegarli leggermente, e in una ciotola abbastanza capiente, mescolate tutti gli ingredienti, fino a formare una massa compatta.
    Mettete a riposare il tutto per alcune ore, coprendo la ciotola con della pellicola.
    Spolverizzate la spianatoia con dello zucchero a velo, fate dei cilindri, appiattiteli leggermente sulla superficie, e tagliateli a rombi, aggiustate la forma con le mani, e passateli  in abbondante zucchero a velo, e successivamente appoggiateli sulla placca del forno, coperta di cartaforno.
    Cuocete a 200° per 6 minuti circa, una volta raffreddati, conservateli (se ci riuscite) in scatole di latta chiuse ermeticamente.

    lunedì 23 gennaio 2012

    Per Tutti i Gusti ...Il Giro D'Italia a Tavola, e i profumi della Toscana




    Il meglio dei prodotti , dei sapori, dei profumi,  e degli chef toscani, sono stati ospitati il 16 Gennaio, presso l’Hotel Sheraton Malpensa, per l’inaugurazione di una serie di splendidi eventi, che vedranno come protagonisti , gli chef emergenti di quasi tutte le regioni d’Italia, per tutto l’anno 2012.



    Il progetto, come avevo scritto anche qua, è stato ideato e voluto, dagli Hotels Starwood e capitanato da Carlo Vischi, desiderosi di far scoprire la cucina regionale, e quindi tutte le tradizioni culinarie della nostra splendida  Italia, a chi ancora, sfortunatamente non le conoscesse.
    E così, lo Sheraton Malpensa,  lunedì scorso, si è trasformato in una little Tuscany, con produttori di eccellenze toscane, che hanno portato una parte dei loro prodotti, oltre i confini della loro regione, per dar modo anche agli altri di scoprire i profumi incredibili di questa terra così generosa!

    Chi ha   avuto la fortuna, di poter partecipare all’evento, ha gustato prodotti eccellenti, come i formaggi di Forme d’Arte di Paolo Piacenti, o la mortadella di Prato del Salumificio Mannori, o l’olio d’oliva biodinamico di Dominique Mosca della Fattoria La Maliosa . Ma anche la pasta artigianale, ha fatto da padrona, con 3 Pastai d’eccezione, infatti erano presenti il pastificio artigianale Martelli  di Lari  in provincia di Pisa, il pastificio Morelli di San Romano, sempre in provincia di Pisa, ed infine il pastificio Fabbri  di Strada in Chianti, in provincia di Firenze.




    E poi c’erano “loro” due giovani chef , pieni di grinta e creatività, ovvero Maria Probst, del ristorante La Tenda Rossa di Cerbaia in Val di Pesa, che ha diretto una cooking classes per noi blogger toscane, spiegando passo passo, la realizzazione di un suo piatto, con una manualità e professionalità, da grande chef.


    Maria Probst
    Chef Maria Elisabhet Probst   Ristorante LaTenda Rossa




    Con pochi ingredienti, e trucchi che solo chi ha molta familiarità con l’alta cucina, può conoscere e svelare a noi amanti della cucina, Maria ha creato un magnifico piatto, che ha intitolato Pralina di Maialino da latte, con cuore di melograno, di cui presto ,vedrete tutti i passaggi ed i segreti della realizzazione, sia sui nostri blog, sia su Style.it  partner dell’evento e promotore del contest che coinvolgerà la community, con tante foto ed interviste, ai vari chef.






    Ho scritto “loro”, quindi manca uno chef !



    Filippo Saporito
    Chef Filippo Saporito  Ristorante La Leggenda Dei Frati


     Si tratta di Filippo Saporito, chef del ristorante La Leggenda dei Frati di Castellina in Chianti, in provincia di  Siena, che ha collaborato  insieme a Maria,e all’executive chef del ristorante Il Canneto Enrico Fiorentini ( che ringrazio di cuore, per la sua disponibilità nei nostri confronti...)  nella realizzazione del magnifico menù che ha accompagnato la serata! Tre  chef che con la loro bravura e simpatia, hanno saputo catturare subito l’attenzione e l’affetto di chi gli stava  attorno, regalandoci una serata meravigliosa!


    Enrico Fiorentini
    Chef Enrico Fiorentini Ristorante Il Canneto



    Gli chef, hanno preparato un menù con tutti i profumi ed i sapori toscani, iniziando con un aperitivo, a base di salumi e formaggi toscani  e altre prelibatezze preparate dalle mani sapienti di chi stava in cucina, ed accompagnati dalle  bollicine  di uno ottimo Spumante Trebbiano DOC  Millesimato del 2009di Riccardo Baracchi .





    A seguire l’antipasto creato dallo chef Filippo Saporito, un delicato Granfarro con polpo e cialde di ceci croccanti, accompagnato da un Vermentino Bolgheri Doc del 2010, delle Tenute Guado al Tasso.




    Poi è stato il momento del primo piatto, e qua sono entrate in scena, le paste artigianali che i mastri pastai avevano portato con se, ed interpretate magistralmente dallo Chef Enrico Fiorentini.
    I maccheroncini del Pastificio Martelli, conditi con un a delicata salsa di cardi e prosciutto contadino, leggermente gratinati, le linguine di mais, del Pastificio Martelli,con gamberi pomodorini, e granella di nocciole, ed infine gli stracci del pastificio Fabbri, ai funghi di bosco, lardo ed erbe fresche, il tutto accompagnato da un Rosso di Montalcino 2009, del Castello Banfi.


    Maccheroncini,stracci e linguine



    E poi la poesia del dessert creato da Maria Probst, dal titolo che bene si presta a questo periodo dell’anno …
    Sapori D’Inverno




    Una degustazione di un semifreddo al torrone, con gelato ai brigidini e gelatina di vin brulee, il tutto accompagnato dal Vin Santo Tenute del Chianti Classico 2006, Tenute Marchese Antinori.



                        

    Il prossimo appuntamento con Per Tutti I Gusti e con la Toscana, è fissato per il 30 Gennaio, sempre all'Hotel Sheraton di Malpensa ... Vi aspettiamo, non mancate!! :))



    giovedì 12 gennaio 2012

    Un 2012 ..." Per tutti i Gusti"

    Per Tutti i gusti




    Si accendano i riflettori, si scaldano pentole e casseruole, si scelgono gli ingredienti che rappresentano meglio le nostre regioni, ma soprattutto si mettono in gioco, i migliori giovani chef , che esistono in Italia!
    Sto parlando di Per Tutti i Gusti ,il progetto gastronomico organizzato dagli alberghi Starwood Milano e coordinato da Carlo Vischi, attraverso il quale scopriremo le eccellenze gastronomiche e culinarie, di tutte le regioni d'Italia.

    Si inizia il 16 Gennaio, allo Sheraton Malpensa con la mia regione, la Toscana ...
     inaugura la prima serata del lunedì 16, un’esclusiva Cooking Classes per alcuni selezionati blogger ( indovinate un po' se io ne faccio parte??? ) ed esperti del settore, a seguire lo Chef di casa Enrico Fiorentini (Ristorante Il Canneto) inviterà nella sua cucina Maria Probst di “LaTenda Rossa” di San Casciano Val di Pesa (FI) e Filippo Saporito di “La Leggenda dei Frati” di Castellina in Chianti (SI).

      Il 30 invece sarà la volta degli chef Silvia Baracchi di “Il Falconiere” di Cortona (AR) e Giuseppe Mancino di “Il Piccolo Principe” dell’Hotel Principi di Piemonte di Viareggio.


     Se per caso, non riusciste per qualche motivo, a partecipare a questi due favolosi eventi, niente paura ... il ristorante ”Il Canneto” (Sheraton Milan Malpensa) riproporrà nel suo menù le stesse creazioni gastronomiche, attraverso un menù degustazione per permettere a tutti gli ospiti dell hotel e anche a voi, che ve li eravate persi, di provare le specialità preparate dalle abili mani degli chef.

    Il 23 al “Casanova” (The Westin Palace),sarà la volta di  Filippo Saporito, chef del rinomato ristorante “La Leggenda dei Frati” che svelerà ad alcuni blogger selezionati i segreti delle sue ricette durante delle eslusive Cooking Classes a cui farà seguito una cena a tema toscano realizzata insieme ad Augusto Tombolato, padrone di casa del Ristorante Casanova.

    I talenti della cucina regionale italiana che incontreremo nel corso dell’anno, parteciperanno al contest Starwood Milan “Chef of the Year”, che sancirà a fine anno il miglior chef emergente selezionato da una giuria di esperti e da chi ha partecipato agli eventi nel corso dell anno.
    Partners dell’intero progetto Per tutti i gusti, saranno:

    Style.it il sito femminile di Condé Nast che ha da poco debuttato con una nuova veste grafica innovativa e un'architettura studiata appositamente per facilitare l'interazione tra le lettrici, documenteranno le serate e promuoveranno il concorso coinvolgendo la community con video e interviste agli chef;

    I blogger de Le Stelle si incontrano, che condivideranno in rete ricette e consigli utili per sperimentare anche a casa una cucina di ispirazione regionale gustosa e divertente;

     le Librerie Feltrinelli che parteciperanno con iniziative che coinvolgeranno il loro vasto pubblico ed in particolare i possessori di Carta Più.


    Vi aspetto lunedì sera per cena ... non mancate!!

    Save the date: prossima tappa di Per tutti i gusti, a febbraio la Puglia!

    Il Canneto:
    Costo della cena: 55 euro, bevande incluse
    Menù degustazione: 45 euro, bevande incluse
    Per info e prenotazioni: 02 23351 – ilcannetorestaurant@sheraton.com

    Casanova:
    Costo della cena 60 euro, bevande incluse
    Per info e prenotazioni: 02 6336 4001- casanova.restaurant@westin.com