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giovedì 30 aprile 2015

La Leggenda dei Frati di Filippo Saporito a Firenze.Quando l'arte della cucina,si fonde in un panorama mozzafiato




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Devo ringraziare il blog, e le mille opportunità che mi ha regalato, in questi quasi otto anni di esperienze e scoperte continue.
L'incontro con lo chef  Filippo Saporito,è stato un "grande regalo".

Un'intervista al telefono per una rivista gastronomica, quando ancora non sapevo nemmeno con chi stessi parlando, un pranzo nel suo ristorante a Casina dei Ponti per capire  meglio con chi avevo a che fare, a cui è seguito subito  uno show cooking, durante un evento a Milano.Tutto questo nel giro di pochissime settimane, ed è così  che è nata la grande amicizia che ci lega, a cui sono seguiti altri incontri,  pranzi e anche una lezione di pasticceria toscana.
In questo vortice di incontri, mio marito è diventato parte attiva di questa grande amicizia, e adesso è diventato un fans sfegatato di Filippo, tanto da parlarne con tutti i suoi amici, elogiandone la sua cucina, e stressandomi, per cercare di riproporre a casa nostra, i piatti che ha assaggiato alla sua tavola.
Io cerco di spiegargli che se Filippo è uno chef e io una semplice food blogger , ci sarà una ragione, e anche  una piccola differenza, tra di noi!

Filippo, persona solare, dalla battuta pronta, disponibile,  e la sua bravura ai fornelli e la sua fantasia, vanno di pari passo, regalando ogni volta che mi siedo alla sua tavola, un'esperienza unica.

Da qualche mese ha lasciato Siena, e si è trasferito a Firenze, in una zona da sogno,forse la zona più bella di Firenze, quella che dall'alto domina tutta la città, e dove lo sguardo si perde in un panorama mozzafiato.


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Sto parlando di villa Bardini, il complesso museale che sorge vicino a Forte Belvedere, una villa del 1600 circondata da uno splendido giardino, con tanto di ruscello, olivi, piante da frutto, che meritano una passeggiata, alla fine del pranzo.
Se poi ad accompagnarvi, in questo magnifico tour, c'è Filippo che vi incita ad andare a vedere l'orto che stanno preparando, dove verranno coltivate le verdure e le piante aromatiche, per il ristorante, vi potrà anche capitare di ritrovarvi con le scarpe eleganti in mano, e continuare la passeggiata a piedi nudi, come una giovane fachira, sui sassolini appuntiti... Filippo, la prossima volta, vengo con le scarpe da ginnastica!!
Quando qualcuno, ti dirà, che da te, ci verrebbe  anche scalzo, digli che c'ha già pensato la tua amica Aurelia...

Si, e se qualcuno legge questo post, e si ricorda di una povera matta, che camminava scalza, per il giardino di villa Bardini, ecco quella matta ero io!!



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qua nascerà il famoso orto del ristorante La Leggenda dei Frati

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L'interno del ristorante ha conservato l'eleganza che lo contraddistingueva anche a Siena, con il suo arredamento giocato con il bianco ed nero, i colori di Siena e continua ad essere un museo nel museo, ospitando nelle due sale le opere della Galleria Continua di San Gimignano.

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Non vi farò una recensione del ristorante, perché non sono una critica gastronomica, e lascio questa parte  a chi lo fa di mestiere, ma posso assicurarvi che la cucina di Filippo, affiancato da sua moglie Ombretta e dal nuovo socio Alessandro Rossi, è un'esperienza da provare.
Prodotti a km zero, l'attenzione nel recupero di tutte le materie prime, cucina creativa si, ma sempre rimanendo legata al territorio, sono tutte caratteristiche che si ritrovano nel piatto, che stiamo gustando.

pane ai 7 cereali e pesto di lardo La Leggenda dei Frati

La focaccia ai sette cereali , dalla sofficità unica, che accompagna il pesto di lardo di Cinta
senese, ha aperto il nostro pranzo,
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spugna di borraggine yogurt acido e succo di carota La Leggenda dei Frati

La spugna di borraggine, raccolta direttamente nel giardino di villa Bardini, con yogurt acido e succo di carota
uovo fritto su crema di pecorino di Pienza e asparagi cotti e crudi La Leggenda dei Frati

Il piatto che mi costerà il matrimonio, se non riuscirò a riproporlo anche a casa, visto l'insistenza di mio marito...
Uovo fritto, su crema di pecorino di Pienza con asparagi cotti e crudi
uovo fritto La Leggenda dei Frati


crema bruciata di patate polpo e erbe amare La Leggenda dei Frati

Crema bruciata di patate, polpo e erbe amare

risotto al carbone vegetale baccalà e sedano La Leggenda dei Frati


Risotto al carbone vegetale, baccalà e sedano croccante.

ravioli di grana padano stagionato 24 mesi crema di baccelli e limone La Leggenda dei Frati

Ravioli al grana padano 24 mesi crema di baccelli e limone candito
il cotechino di Mario con crema di topinambur e puntarelle La Leggenda dei Frati


Il cotechino di Mario, bravissimo macellaio ( suocero di Filippo ) con topinambur e puntarelle.
Qua si vocifera che la bontà del cotechino, sia dovuta anche alla partecipazione del suddetto chef, in corso d'opera, insieme al suocero, ma credo che sia più dovuta alla bravura di Mario :)
In effetti, non ho mai mangiato un cotechino così buono e delicato, e anche  i mie figli, che di solito rifuggono come la peste il cotechino, hanno detto che era buonissimo.
Mario e Filippo, hanno fatto un miracolo
spugna di fragole tapioca gelato alla vaniglia e granita di basilico La Leggenda dei Frati
E poi il pre dessert, con il cono al cioccolato ed il gelato alla Pina Colada, per ripulire il palato e prepararlo al vero e proprio dessert, la spugna di fragole gelato alla vaniglia, tapioca e sorbetto al basilico.
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E non potevano mancare i dolcetti che accompagnano il caffè, degli ottimi cantucci, ma buoni, ma di un buono, ma così buoni, che sembrano proprio quelli di casa mia, ed in effetti lo sono, perché tra me e Filippo ci siamo scambiati due ricette, ma posso assicurarvi che i suoi cantucci, sono sempre più buoni dei miei.
Così abbiamo concluso il nostro pranzo, a cui è seguita la famosa passeggiata per il parco di Villa Bardini. Devo ringraziare Filippo, con la sua brigata per la sua ospitalità e per il viaggio meraviglioso,tra i suoi sapori, i ragazzi di sala che ci hanno seguiti con professionalità e discrezione, Ombretta meravigliosa, donna, mamma e moglie, e che dire, se non ci vediamo prestissimo, questa volta di sera, per vedere Firenze illuminata, e con un bel paio di scarpe basse e comode.
La Leggenda dei Frati
Costa San Giorgio 6 Firenze
Tel 055 0680545

giovedì 7 marzo 2013

Gabriella Ganugi, La bambina che contava le formiche, e il privilegio di poter sognare!



... Lavoro, lavoro, lavoro! Ma non basta, quello che guadagno per pagare il mutuo, per mangiar, per pagare le bollette, Sono una Direttrice, una che comanda, una dirigente, Perché allora devo fare le torte la notte per una pasticceria del centro, per arrivare alla fine mese? Perché il mio stipendio è così basso? Perché sono una donna.
Io ho una ricchezza: me stessa. Ogni tanto la perdo, la lascio sola, se ne va per strade strette della mente e inciampa nei ciottoli del dolore, arranca e grida.
Ma poi ritorna, non mi abbandona.
Io mi licenzio, mi licenzio da questo padre padrone, da quest'uomo che somiglia tanto a mio padre, che mi dice: " Tu sai guidare, ma io ti ho dato una Ferrari, non ce la farai da sola. Tu sei fragile, non ce la farai, sei una donna ..."
Io cucino, so fare da mangiare, colleziono ricette, cucino per tutti. Io voglio creare una scuola di cucina, lo voglio con tutta me stessa, voglio insegnare cucina italiana a questi ragazzi che vengono a Firenze, perché ci amano, perché sono affascinati dalla nostra cultura, dal nostro paese.
Voglio insegnare loro quanto l'odore del castagnaccio e della ribollita che fuma in tavola siano parte di noi, della nostra vita, di quello che siamo oggi. Noi siamo la storia, ma possiamo costruire una storia migliore, aprendo le porte e condividendo la nostra conoscenza e i nostri valori.
Sono povera, poverissima.
Non ho niente, solo me stessa, e qualche volta nemmeno quello.
Ho visto un posto bellissimo, in via Guelfa 85.
E' un volume unico, con la luce che entra da un giardino a sud. Costa 400 milioni di lire. Il cuore mi batte così forte, ho paura che lo sentano anche i mediatori. Ho una visione, vedo cucine, sento l'odore della pasta fresca e del ragù, vedo studenti con le divise, vedo sorrisi e gioia.
Non ci penso nemmeno un secondo, e faccio una proposta d'acquisto. Lo dico a mia madre, a mia sorella, alla mia famiglia: mi licenzio, inizio una scuola.
Non lo fare, hai un lavoro sicuro, non ti buttare, ti farai male.
Non mi posso fare da sola più male di quello che mi hanno fatto gli altri. 

Credits Andante Con Gusto che ringrazio di cuore per le foto.


Questo era il sogno di Gabriella Ganugi, architetto fiorentino, nata a Firenze e con la passione sviscerata per la cucina, e la sua famiglia.
Questa è Gabriella, Gabri per gli amici, che riesce a trasformare il suo sogno, in una splendida realtà, tutto raccontato nel suo libro, La bambina che contava le formiche, Meditazioni in cucina, un percorso che inizia da bambina, nell'orto della nonna tanto amata, mentre conta le formiche che le fanno compagnia, passando dalla tragedia dell'alluvione di Firenze, il suo matrimonio andato storto, la voglia di rinascere mettendo in gioco se stessa  e le poche certezze che le erano rimaste,  per realizzare il sogno della sua vita, una scuola di cucina internazionale.
Un percorso che tocca nel profondo, che segna anche chi è semplicemente un lettore, che soffre con Gabriella nei momenti di sconforto, ed esulta nel momento della rivincita.
Con le stesse fasi, è composto anche il ricettario che troviamo alla fine del libro, le ricette della Nonna, quelle sicure, della tradizione toscana, senza tanti fronzoli, e che spesso tra gli ingredienti contemplavano gli avanzi del pranzo o della cena;  le ricette della Mamma, classiche, severe, perfette, un po' come lei, che ha dedicato la sua vita, al suo lavoro di sarta, e al suo ruolo di mamma e di moglie impeccabile; quelle della Brava Moglie, come dice Gabriella un po' noiose perché è solo all'inizio; le ricette della Tristezza, quelle che segnano la fine del suo matrimonio e la voglia di rinascita, ed infine  le ricette della Nuova Vita, dove la creatività e la voglia di cucinare cose nuove, fanno da padrone.

Vi domanderete se il suo sogno si è finalmente avverato...
Gabriella dal 1996, ha fondato Apicius, The Culinary Istitute of Florence, una scuola internazionale di cucina, divisa in vari dipartimenti, gastronomia, enologia, comunicazione ed editoria, poi è stata la volta di FUA, la Florence University of the Arts, e poi tantissimi altri progetti, che potrete vedere qua , che hanno portato alla nascita di ben 9 scuole.

Abbiamo visto il suo sogno realizzato, siamo state in via Guelfa 85,  e abbiamo visto Apicius, una scuola  con aule attrezzate da tecnologie che mai e poi mai  vedreste in una scuola pubblica, volti sorridenti sia degli alunni, sia dei docenti ... abbiamo visto le cucine, i ragazzi in divisa, e sentito il profumo del cibo!

Accanto ad Apicius, c'è un piccolissimo regno della pasticceria, si chiama Fedora, ed è l'ultimo dei gioielli di Gabriella. Una piccolissima pasticceria, dove i prodotti che escono dal forno, sono prodotti dagli allievi del corso, sotto gli occhi attenti e la guida di Simone De Castro il famoso Pastry Chef .


Credits David Weiss Apicius


Il nostro percorso goloso, è continuato da Ganzo, il ristorante anche questo gestito dagli allievi, che si sono divertiti nel prepararci un menù completo, con le ricette che Gabriella ha scritto nel suo libro. Anche questo è stato un percorso che ha unito lo scritto, la pancia e gola, in una cosa sola e indivisibile!

E poi il clou della giornata, la presentazione del libro di Gabriella, con le letture dei brani da parte dei suoi amici più cari, la figura di sua mamma e di sua sorella, sedute vicino a noi, e "vederle" tra le pagine di quel libro.
E poi di nuovo un percorso goloso, questa volta con alcuni dolci presi sempre dalle pagine del libro, che tra
profumi, vini e letture, ha scritto la parola fine, su questa giornata fantastica.



Gabriella da tanta forza, è come un faro in mezzo ad una tempesta, emana luce e sicurezza, e tanti suoi allievi, e amici, vedono in lei molto di più di una semplice Presidente e Fondatrice. Gabriella, è quella che ti allunga una mano, e ti aiuta quando ce n'è bisogno, è quella donna, che contando le formiche, ha realizzato il suo sogno, e ha dato forza e speranza anche a chi la conosce da poco!
E come dice lei...

" se avete un sogno nel cassetto, qualcosa a cui tenete, fatelo... perché le cose,m succedono davvero!"


Qua, potrete trovare una ricetta di Gabriella, già sperimentata ... vedrete che a breve, ne arriveranno tantissime, ma se non avete pazienza di aspettare, vi consiglio di acquistare il libro :)