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martedì 24 novembre 2015

Food&Wine in Progress #Florence



Si è concluso da poco, alla stazione Leopola il 28° congresso nazionale della Federazione Italiana Cuochi e che ha riunito sotto lo stesso tetto,l'Associazione Italiana Sommelier e la IBS acronimo di Italian Barman Style e per la prima volta nella storia, il congresso é stato aperto al pubblico.
Rocco Pozzullo, Presidente della F.I.C, ha voluto aprire le porte del Congresso, per far vedere al pubblico  che i cuochi non sono solo effetti speciali, non sono fenomeni mediatici, ma sono persone che iniziano il loro lavoro all'alba  facendo la spesa, preparano la linea, cucinano, dirigano una brigata, fanno quadrare i conti e tutto questo lo fanno  per l'amore che hanno per la cucina e per soddisfare i desideri del cliente, che si siede al loro tavolo.
E' stato il congresso delle tre V... V, come Valori nei confronti dei consumatori, dei produttori,nel far   conoscere i prodotti del territorio, anche solo da un piatto. V come Vantaggi, vantaggi sociali, economici, che permettono di offre opportunità lavorative verso i giovani, ed infine V come Visioni, quelle stesse visioni che portano il cuoco a creare piatti sempre nuovi.

Ho avuto l'opportunità di partecipare, grazie ad Aifb l'Associazione Italiana Food Blogger di cui faccio parte, e  che ha da poco sottoscritto un accordo di collaborazione, con la FIC, ed ho avuto modo di toccare con mano, tutte le sfaccettature che ruotano intorno al mondo della ristorazione.


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Tre giorni intensi, dove si sono susseguiti cooking show a cura di cuochi, provenienti da tutta Italia, ma anche dal Brasile, come Bruno Stippe chef de la Cantina C... que sabe, di Sao Paulo, o direttamente dagli Stati Uniti, come Luigi Diotaiuti.Chef e cuochi, come spesso amano farsi chiamare, del calibro di Fillippo la Mantia, Mauro Uliassi, Claudio Sadler, Igles Corelli, Fabio Picchi, Marco Stabile, che giocavano in casa, ed anche donne, come Maria Probst chef del ristorante La Tenda Rossa  di Certaldo e Loretta Fanella , famosissima Pastry chef di Borgo San Iacopo, a Firenze.


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Come avevo scritto prima, AIFB, ha sottoscritto un importante accordo con la Fic, e Anna Maria Pellegrino, ha partecipato alla manifestazione in duplice veste di Presidente di Aifb e come socia FIC, visto che Anna Maria è una bravissima cuoca  da ormai tanti anni, e durante il suo intervento ha parlato del ruolo dei food blogger, e di come si possa sviluppare una collaborazione proficua insieme alla FIC.

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Durante i tre giorni, ci sono stati numerosi dibattiti, ed ho seguito con molto interesse," L'informazione è un ingrediente da maneggiare con cura, " dove sono intervenuti lo chef Paolo Taverini chef dell'omonimo ristorante, a Bagno di Romagna, Marzia Morganti Tempestini, giornalista e direttore della rivista Sommelier Toscana, Nicoletta Polliotto della Mouse Comunicazione, blogger  del primo blog in Italia, che si è occupato di comunicazione digitale per i ristoranti, ed infine Stefano Tesi , Presidente Aset, Associazione Enogastroalimentare Toscana.
Si è aperto il dibattito con la ormai vecchia domanda, se i giornalisti ed i blogger  possono condividere lo stesso percorso e se la comunicazione che ne nasce, è la stessa.
Io personalmente penso, che tutte e due le categorie abbiano lo stesso obbiettivo, informare il lettore in maniera concreta e soprattutto veritiera, anche se utilizzano due mezzi di comunicazione differenti, come la carta stampata per i giornalisti, ed il web per i blogger, ma tutti e due hanno  gli stessi doveri verso il lettore, ovvero verificare le fonti, informarsi, comparare le fonti di informazione.
Due mondi che spesso sembrano lontani, ma che hanno lo stesso obbiettivo, uno nato come professione, uno dettato dalla passione.


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Anche il cibo ha fatto da padrone, durante la manifestazione. Attraverso un tour gastronomico, ho avuto modo di conoscere vari prodotti di nicchia e personaggi di spessore, come Andrea Magi, l'affinatore di formaggi, che mentre parla delle sue creature, trasmette una passione incredibile. Andrea, nei suoi viaggi tra i caseifici, da le direttive giuste ai vari produttori, li istruisce , li guida nella nascita di formaggi dal gusto e sapore incredibili, e la particolarità delle sue creature, è che ognuna di queste ha un nome proprio che le contraddistingue dalle altre. Fatevi un giro, sul suo sito e ne leggerete tantissimi.


Altra meravigliosa scoperta, è stata la mozzarella di bufala, prodotta dal caseificio La  Cilentana, di Eboli, che con i suoi bocconcini, la zizzona, la ricotta di bufala freschissima, ha dato vita a una carrellata di assaggi, dove è stato difficile allontanarsi, per passare oltre. Un gusto incredibile, dato dalla freschezza del prodotto, che viene prodotto e venduto, nel giro di pochissime ore.


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Come dicevo all'inizio, anche Ais Toscana, è stata la protagonista di questi tre giorni alla stazione Leopolda, attraverso degustazioni guidate e due mini corsi di avvicinamento alla degustazione, per fornire ai neofiti, il giusto approccio, mentre ci si appresta a bere un calice di vino. Ho avuto modo di seguirne uno, tenuto da Paolo Bini, sommelier toscano, che ci ha accompagnati in questo percorso, molto istruttivo.
Il primo passo da affrontare è l'osservare il vino che abbiamo nel bicchiere. E' proprio con l'esame visivo che ci fa scoprire che tipo di vino, ci apprestiamo a degustare. Si alza il calice all'altezza degli occhi e si osserva attentamente, il suo colore, un vino maturo avrà un colore più ricco ed avrà perso un certo grado di luminosità, potremo capire da che vitigno proviene e da quanto tempo, permane in una bottiglia. Un colore tendente al giallo paglierino al dorato-ambrato se è un vino bianco, da un purpureo ad un rubino-granato se è un vino rosso, ed è stato sfatato anche il mito dell'invecchiamento dei vini. Non è detto che se un vino è invecchiato tanti anni, sia un vantaggio...ci sono delle parabole evolutive, che si contraddistinguono da vino a vino...ci saranno trebbiani con una vita di 5 anni, vini con 15 anni di vita e pochissimi altri che oltre 60 anni di invecchiamento, saranno all'apice della loro gusto e profumo, vini come Brunello, i Bordeaux e i Baroli, che si possono permettere di invecchiare per tanto tempo.

Si passa poi all'esame olfattivo, ruotando leggermente il bicchiere e annusando i profumi che emana. Da li si sprigionano tutti i profumi, che spesso sono riconoscibili al primo approccio, ed altri che si potranno riconoscere dopo anni passati a degustare ed a studiare, come fanno i bravi sommelier.

E poi ovviamente l'esame gustativo, dove con il primo piccolo assaggio, si avvina il palato facendolo ruotare tra la lingua ed il palato, e poi un altro sorso che ci permetterà di scoprire il corpo, la struttura ed vero gusto, del vino che stiamo bevendo.
Ovviamente questo è un brevissimo sunto, sul come si degusta un vino, ma l'Ais, presente in ogni città da modo, attraverso i suoi corsi, di approfondire queste conoscenze e di approcciarsi in maniera diversa e più consapevole al vino.











venerdì 6 luglio 2012

Cartoccio di branzino



Un post diverso dal solito ...un post che dedico a Enrico Fiorentini, executive chef del Ristorante Il Canneto, presso lo Sheraton Malpensa, un post per celebrare la sua simpatia, la sua bravura, la sua ricerca della perfezione, in ogni piatto che crea.


Anche questa ricetta è sua ...



Cartoccio di branzino, con carciofi e fiori di zucca
per 2 persone

  • 2 filetti di branzino
  •  2 gamberoni
  •  50 gr di pomodori datterini
  •  2 carciofi freschi
  •  4 fiori di zucca
  •  basilico e prezzemolo freschi
  •  uno spicchio di aglio
  •  vino bianco e peperoncino.

Pulire i carciofi ed affettarli a fettine, cuocerli a fuoco medio in padella con olio d'oliva e l'aglio, e sfumateli con un goccio di vino bianco. Pulire ed affettare i pomodorini, affettare a stricioline i fiori di zucca e il basilico, e mescolare il tutto , dentro ad una boule di vetro, ed aggiungete anche i carciofi..
Togliete la pelle a filetti di branzino, ed uniteli  alle verdure. Staccate la testa al gamberone, togliete anche il guscio, e dividete le code  in 2 parti , ed unite anche loro al resto del composto.Aprire un foglio di carta forno ed appoggiarvi qualche cucchiaio di mix (verdure e pesce)
 Chiudere il cartoccio con spago da cucina, senza renderlo troppo ermetico e infornare a 180°C per 12 minuti circa.

Nel frattempo preparare la salsa, spremendo la testa dei gamberoni, unite dell'olio e del sale, e sbattete velocemente.Togliete  il cartoccio dal forno, impiattare e cospargere con la salsa ottenuta dalla testa del gambero.

Semplice e d'effetto ...proprio come Enrico!!

giovedì 14 giugno 2012

Opera 22





Quando varchi quel cancello, sei consapevole di essere in un posto speciale, per tanti motivi ...
Il primo motivo, è che Opera 22, è uno dei pochi ristoranti che oltre a far star bene i propri ospiti, fa anche del "bene"aiutando  in maniera concreta ed assidua, i ragazzi  della Fondazione di Santa Rita,  ragazzi con cui la vita, non è stata proprio facile e  felice , ma che grazie alla Fondazione e  all'Opera sono riusciti a crescere , ad avere un'istruzione  e a diventare i magnifici ragazzi, che lavorano presso il ristorante, in maniera molto, ma molto professionale.



Il secondo motivo, è il magnifico giardino a ridosso del bastione di Santa Chiara , dove è possibile godere di un venticello leggero  sempre presente, che rende ancora più piacevole lo stare a tavola.



 E ultima, ma non per merito ... la magnifica cucina dell'Opera 22, affidata alle giovani mani di Marco Mengoni, giovani solo per età anagrafica, perché in fatto di esperienza, il "nostro"chef se l'è  costruita, giorno dopo giorno, lavorando fianco a fianco, con chef del calibro di Marco Stabile  dell'Ora D'aria, e di Antonio Guida de  Il Pellicano, a Porto Ercole.

            
                             Marco Mengoni e Diana Marcantuono  Foto di Marco Badiani per Opera 22

A volere che il sogno di Opera 22 , divenisse in pochi anni una solida realtà, e uno dei migliori  ristoranti Pratesi, presenti nella  Guida dell'Espresso, sono stati Simone Bartolozzi che incarna il ruolo di responsabile di sala, nonchè quello di sommelier , e sua moglie Diana Marcantuono che crea e cucina, piatti straordinari  insieme a Marco Mengoni.


Simone Bartolozzi e Loretta Fanella Foto di Marco Badiani per Opera 22

Per festeggiare il concretizzarsi di un favoloso progetto, come l'inserimento di 3 nuovi  ragazzi nello staff del ristorante e il progetto L'Opera 22 cresce, nato con l'intento di far conoscere il ristorante didattico  sul territorio, ma anche l'idea di raccogliere in un ricettario, le ricette tipiche toscane, andandole a cercare in mezzo alla gente comune,è stata organizzata una serata fantastica, all'insegna dell'ottimo cibo, della musica, e della presenza della più grande pastry chef nazionale, Loretta Fanella, che ha prestato la sua bravura e la sua tecnica, nella realizzazione della parte "dolce" della serata.






A farmi compagnia, la  amica food blogger e  concittadina, la mitica Simona's Kitchen, e insieme a lei ed a altri nuovi amici conosciuti al tavolo, abbiamo trascorso una serata fantastica, all'insegna della degustazione di prodotti tipici , e  di una cucina che richiama si la tradizione toscana, ma sicuramente riletta in chiave contemporanea, adattissima ai gusti più moderni  ed ai palati più esigenti.

 



Non per niente il menù, aveva un titolo molto esplicito..."Tradizione ai giorni nostri" e il buffet che ne è seguito, ne è stato la conferma.






I salumi dell'Azienda Falaschi di San Miniato
I  pecorini dell'Azienda Brancaleoni 
Pasta e fagioli orient express
Mini sedani alla pratese...oggi  ( e qua andrebbe detto, che sono semplicemente divini,  ...)
Patats bravas made in Prato
Pappa al pomodoro in spuma di patate ... ( fantastica ...)
Tonno sottolio fatto in casa e cipollotti ... mi ripeto, ma fantastico anche questo!
Castagnaccio lievitato e ricotta ... una sorta di macarons, morbidi, che profumano di farina di castagne e  con al loro interno una crema delicatissima.
Tataki di manzo e acciugata  ( la carne è così morbida e saporita, da sciogliersi in bocca )
Finto pachino ripeno d'aringa
Piccole ficattole alla lavanda e the ...  deliziose
Tartare di manzo e gelato di panzanella ... la prossima volta ne prendo una porzione :)
Cecina e zafferano di San Giminiano 
Pinzimonio
Piselli alla fiorentina
Lecca lecca di pollo al limone
Fettunta di pane a lievitazione naturale




Poi è stata la volta del riso ...



                                      Giro della Toscana attraverso il riso 








                                Costa ...            Risotto e baccalà alla livornese
                                Entroterra ...    Risotto come un crostino toscano
                                Montagna ...    Risotto di sottobosco e gelato alla nepitella.


Tra chiacchiere, degustazioni, e buona musica , è arrivato anche il momento del dolce, affidato alla bravissima Loretta Fanella ...

Momento dolce firmato da Loretta Fanella



Delizia di Fragole

 Muffin al cioccolato bianco e fragola, panna cotta alla fragola, toffee alla fragola, salsa di fragole fresche e petali di rosa cristallizzati





Finger food dolci


Sfera di cioccolato al latte e liquirizia
Mini caprese al limone
Mini caprese al cioccolato fondente

Caramelle di ciliegia

                

                                               Giulio, Loretta ...and me  foto di Marco Badiani per Opera 22





Ringrazio tutto lo staff dell'Opera 22, per la magnifica serata e per avermi fatto apprezzare dei piatti che reputavo, "troppo tradizionali" per i miei gusti, ma che rielaborati da voi, sono divenuti favolosi!!

P.S = Scusate per la qualità delle foto, ma per motivi "tecnici e di memoria ...in tutti i sensi ", le foto le ho realizzate con l'Ipad!!
Ringrazio ancora Marco Badiani, per avermi dato la possibilità di poter attingere ad alcune delle sue foto :))


Opera 22
via Pomeria 64 Prato
info@opera22.it
Tel.  0574606812
       366 1799766



mercoledì 28 marzo 2012

Fettucce al pesto di fave

Quando il fattore "C" che poi sarebbe il lato B di ognuno di noi,dice di funzionare, ci possiamo trovare anche ad essere le fortunate vincitrici di un corso di cucina messo in palio da Garofalo, tra i foddblogger di Gente del Fud, per poi ritrovarsi  nella magica Milano all'interno della scuola di cucina Congusto, per seguire una lezione dal nome accattivante di "Pasta Mon Amour".





A dirigere la lezione,  lo Chef Roberto Maurizio, alto circa 1,90 e con il cappello da chef che troneggiava da quella vetta così alta!!

mercoledì 21 marzo 2012

Assapora

Dedicato a chi vuole toccare con mano la ricerca delle materie prime e sa che il segreto dell'alta cucina sta nella sua impeccabile semplicità.


Dedicato a chi ha scoperto che un grande chef è una presenza reale, che si può osservare da vicino come se fosse un amico, uno di famiglia.
Dedicato a chi immaginai una cucina nella quale tradizione e interpretazione siano capaci di comunicare la vera anima di un territorio.
Dedicato a chi non cerca un posto dove sfamarsi, ma un'esperienza da ricordare.
Dedicato a chi crede nell'importanza di un incontro e nel valore di uno scambio.
Dedicato a chi pensa che un piacere è tale solo quando può essere condiviso.
Dedicato a chi ama respirare ovunque quella speciale inconfondibile, aria di casa.
Dedicato a chi non si limita ad assaggiare, ma preferisce chiudere gli occhi e ASSAPORARE.




martedì 7 febbraio 2012

Per Tutti I Gusti … la Toscana torna a stupire!


La Toscana, terra generosa e caciarona, che regala sempre qualcosa di nuovo e speciale, a chi la vuole scoprire!
La Toscana terra di Artigiani del Gusto, che con il loro genio, e la loro creatività , stupiscono i gourmet di tutta Italia, per la bontà dei loro prodotti.
La Toscana con i suoi chef, che siano legati all'entroterra oppure alla bellissima costa , diventano gli  ambasciatori di tradizione e di innovazione, di sapori e di profumi, a volte sconosciuti.




Per far conoscere tutti questi tesori, lo Sheraton Malpensa, e Carlo Vischi, hanno  organizzato un’altra serata spettacolare, sempre all’insegna del gusto Toscano, e sempre in collaborazione con Style.it, e Le Stelle Si Incontrano,  coinvolgendo chef stellati come Silvia Baracchi, del prestigioso Relais Il Falconiere,  e il grande Giuseppe Mancino, chef dalle radici campane, ma che ha il suo regno all’interno del Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio, presso il ristorante Piccolo Principe.



E poi ancora  loro, i produttori toscani, che con i loro prodotti hanno arricchito  il buffet dell’aperitivo con assaggi di salumi e formaggi, offerti dal Salumificio Mannori di Prato, rappresentato dalla bellissima Sue Ellen Mannori, e dai formaggi “artistici” di Forme d’Arte, di  Paolo Piacenti.
E’ seguita una cena ricca di sapori , nella magnifica sala del ristorante Il Canneto, regno indiscusso del grande chef Enrico Fiorentini, che ha diretto con grande maestria , la regia di questa bellissima serata.





Lo chef Giuseppe Mancino, ha aperto la cena con uno dei più classici piatti toscani, la pappa al pomodoro, ma è riuscito a trasformarlo in qualcosa di veramente innovativo, aggiungendo alla classica pappa, del baccalà una spuma leggera di mozzarella e fave di cacao, bilanciando in maniera perfetta tutti i profumi che regalava il piatto, accompagnato dal Trebbiano Brut Millesimato 2009 dell’azienda agraria Riccardo Baracchi



A seguire l’ormai famoso piatto dello chef Filippo Saporito, lasciato in eredità alla cucina del Canneto, dopo la sua apparizione alla prima serata di Per Tutti I Gusti, ovvero il Granfarro e cannellini, con polpo e cialde croccanti di ceci, accompagnato da un buon bicchiere di Ansonica IGT 2010 della Tenuta Agricola Il Ponte.



E poi i Primi piatti dello Sheraton, con rivisitazione carbonara con spaghetti Martelli, melange di pecorino Forme d'arte e spuma di mortadella Mannori.

Dischi volanti Fabbri con l'antica ricetta "Salsa Pomodoro" in cialde di parmigiano.
Tagliatelle di farro Morelli  in stufato di fagioli rustico e lacrima di extra vergine La Maliosa.
Tutti e tre gli assaggi, sono stati accompagnati da un Chianti Classico DOCG riserva di famiglia 2008, della Casa Vinicola Cecchi.




E poi è entrata in scena lei, la chef Silvia Baracchi con  il suo Hamburger di cinghiale speziato con salsa di cioccolato, e patate affumicate al ginepro..


E per concludere il dessert che la chef Maria Probst, ha lasciato in eredità al ristorante Il Canneto Sapori D’Inverno, la  degustazione di un semifreddo al torrone, con gelato ai brigidini e gelatina di vin brulee, il tutto accompagnato dal Vin Santo Tenute del Chianti Classico 2006, Tenute Marchese Antinori.



L’evento nell’evento, è stata la fantastica cooking class, a cui abbiamo partecipato noi blogger, nella cucina del ristorante Il Canneto.
Gli chef , Enrico Fiorentini, Silvia Baracchi accompagnata da Richard Titi, suo braccio destro, e lo chef Giuseppe Mancino, hanno svelato trucchi e segreti, per poter riprodurre alcuni dei loro piatti, anche nelle nostre cucine di casa.
Un susseguirsi di scatti fotografici, di sguardi ammirati, e di assaggi golosi, che sono il sogno di ogni blogger che si rispetti :)


Fagottini di tacchinella con ripieno di salsiccia e noci, funghi di bosco trifolati e patatine rustiche.

( Ricetta condivisa dallo chef Enrico Fiorentini ,   Ristorante Il Canneto, Sheraton Malpensa )



Per 2 persone
300 g di fesa di tacchino
100 g di salsiccia
50 g di gherigli di noce
poco peperoncino essiccato
50 g di parmigiano grattugiato
foglie di basilico
foglie di porro scottate

Per il contorno
Funghi pioppini
patate scottate
aglio
olio extra vergine d'oliva
sale e pepe




Battere le fette di tacchino, per renderle abbastanza sottili, e adagiarle su di un piano ricoperto da pellicola alimentare, salarlee peparle leggermente. Preparare la farcia, mescolando in una ciotola, la salsiccia, il basilico, le noci tritate insieme al peperoncino,  e il parmigiano grattugiato. Confezionare i fagottini, chiudendo la con una stringa di foglia di porro, sbollentato in acqua bollente.
Cuocere in padella con un filo d’olio extra vergine d’oliva, e uno spicchio d’aglio in camicia, sfumare con del vino bianco, coprire con il coperchio e continuare la cottura a fuoco lento.



Trifolare dei funghi pioppini, con olio, aglio, peperoncino e basilico, aggiungere le patate a cubetti, e far insaporire.
Impiattare, iniziando dai funghi e patate, la carne, un cucchiaio di fondo di cottura,e per finire un filo d’olio extra vergine e poco pepe nero, macinato al momento.

Per concludere, vorrei ringraziare Carlo Vischi, per la bellissima opportunità che mi ha regalato, tutto lo staff che collabora in cucina con lo chef Enrico Fiorentini, i suoi sous chef Carlo Molon  e Gianni Gerratana.





il grandissimo Sebastiano Pira, sempre attento e premuroso verso i suoi ospiti, e per ultimo ma non merito ... il Direttore dello Sheraton Malpensa, Gianrico Esposito,



per la sua infinita pazienza e gentilezza, che ha avuto, per un branco di scalmanate  ma simpaticissime blogger toscane! Grazie Direttore, grazie a tutti, per averci ospitate e sopportate.

E soprattutto a "LORO" i nuovi chef di domani ... un grande in bocca al lupo!! Spero che un giorno ci incontreremo di nuovo, e quel giorno, sarò li...per intervistare voi!!