martedì 7 aprile 2015

Carattere Unicum. Izabella Zwack e il suo Unicum alla Prugna, sono tornati a casa.



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Un tour partito da Torino, quello di Carattere Unicum, che ha toccato  Milano, Roma, Napoli, per poi arrivare a Firenze, il 26 Marzo 2015.
 
Il motivo di questo tour, è stato il far conoscere il nuovo nato, in casa Swack...Unicum Prugna, già ben conosciuto nel suo paese di nascita, l'Ungheria, tanto da aver venduto in poco più di due anni, ben 20 milioni di bottiglie.
 
Per la tappa di Firenze, è stato scelto il Moyo  di via dei Benci, ed è qua che incontro Izabella discendente della famiglia Swack, figlia di Peter, recentemente scomparso e sorella di Sandor, con il quale con tenacia e ancora tanta voglia d'innovazione portano avanti l'azienda di famiglia.
 
Il legame che la famiglia Swack, ha con l'Italia è forte e indissolubile, me lo faccio raccontare da  Izabella, tra un cocktail e l'altro, quelli, che hanno accompagnato la nostra cena.
 
Mi accorgo subito, che non è la solita serata di sponsorizzazione di un prodotto, e lo capisco non appena Izabella arriva nel locale,
E' subito presa d'assalto da decine di amici, parenti, conoscenti, e da li capisco, che forse la tappa conclusiva del tour  non è stata scelta a caso tra tante città italiane, e la prima cosa che mi viene in mente, è che Unicum  ed Izabella, in qualche modo sono tornati a casa, in quella terra, che li ha visti  crescere  e che in un certo senso fa, di quell'amaro Ungherese, un distillato di erbe che parla anche toscano, proprio come Izabella!
 
E proprio da lei, mi faccio raccontare , la storia straordinaria, di questo amaro UNICO, o UNICUM, come esclamò, l'Imperatore d'Asburgo e Re d'Ungheria, nel 1790, dopo che il suo medico di fiducia, Jòzsef  Zwack, glielo fece assaggiare per la prima volta.
 
 
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Izabella Zwack e sua mamma Anne Marshall Zwack
                  
 
 
 
Sono passati più di 200 anni, da quella volta, e la ricetta è ancora segreta, solo la famiglia ne conosce la formula, che viene tramandata da padre e figlio, quella stessa ricetta che è stata nascosta in tasca da Janos Swack, mentre fuggiva insieme a Peter nel 1948,  verso l'America, dopo che la sua distilleria era stata bombardata durante la II Guerra Mondiale, e nazionalizzata in seguito dallo Stato Ungherese.
Un esilio durato quasi 40 anni, facendo i lavori più disparati, fino a che Peter, non decide di tornare in Europa, e più precisamente in Italia  a Genova,  dove conosce sua moglie Anne Marshall Zwack e con lei si trasferiscono a Firenze, dove nasceranno Sandor e Izabella. Decide poi, che è arrivato il momento di ricomprare quello che era suo, e torna in Ungheria, dove, non senza ostacoli, riacquista dallo Stato Ungherese, la sua azienda e porta la produzione del famoso distillato, in Toscana fino al 1989, per poi ritornare definitivamente in Ungheria.

 
 
 
 
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Inizio a cerca di capire meglio, anche l'ultimo nato, l'Unicum Prugna, l'unico liquore al mondo, che invecchia su un letto di prugne secche, in botti di rovere, l'amaro che non vuole essere un amaro, ma che conquista con il suo gusto fruttato e gentile, e che trova il suo punto di forza, nella realizzazione di cocktail e long drink.
 
 
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Inizio la serata, sorseggiando   un Plum Negroni che accompagna il nostro antipasto a base di ananas e speck, per poi proseguire con un Plum e Soda, che trova il suo perché insieme ad un piatto di paccheri con verdure saltate, pesto di zucchine e scamorza.
 
 
 
 
 
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Devo dire che ne rimango affascinata, e  mi ripropongo di prepararli anche a casa...
Se volete approfittare anche voi.
 
 
Plum Negroni

  • 25 ml Unicum Prugna
  • 25 ml Tanqueray
  • 25 ml Vermouth rosso
  • Twist di scorza d'arancia 
  • Prugna disidratata


 

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Plum e Soda
  • 40 ml di Unicum Prugna
  • 15 ml di sciroppo di zucchero
  • 20 ml succo di lime
  • soda water
  • scorza d'arancia e di limone
  • rondella di cetriolo
  • foglie di menta
Versate l'Unicum Prugna ed il resto in un tumbler con del ghiaccio tritato, mescolate e guarnite con la buccia di limone e arancia, la fettina di cetriolo e qualche foglia di menta.

 
 
 
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E' stata una serata anche all'insegna dell'arte, visto che per queste serate sono stati coinvolti anche artisti emergenti, per reinterpretare l'iconografia di Unicum.

Ecco qua Giulia Lombardo, giovane designer, mentre dipinge la sua personale idea di Unicum.

Quindi riassumendo, ho passato una piacevolissima serata, tra storie di vita che sembravano tratte da un romanzo, piacevoli scoperte, buona musica e gusti  veramente  ...Unici!


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