mercoledì 30 maggio 2012

Insalata di fragole zucchine e gamberi



 Fateci l'abitudine, per qualche post, vi parlerò di fragole ... rosse, profumate, dolcissime fragole!
Questa ricetta non è mia, ma è di Anna, la bionda e solare Anna The Nice, e la sua ricetta la potrete leggere qua ... Mi aveva colpito per la sua  particolarità, e già lo scorso anno, avevo preparato questa profumatissima insalata, o antipasto... decidete voi ... con le fragole che mi erano state inviate dalla Sant'Orsola,
 poi la stagione era finita, e la ricetta era rimasta in archivio, per spuntare fuori qualche giorno fa.

Il momento per farla è decisamente questo, le fragole sono nel pieno della stagione, e al mercato, si possono trovare delle ottime zucchine, piccole e sode ... quindi bando alle ciance, e mettetevi ai fornelli!

lunedì 21 maggio 2012

Bruschette di fave e pecorino



La stagione delle fave, si sta oramai concludendo, di ricette con questo legume quest'anno ne ho postate abbastanza, ho fatto i muffin, ho preparato anche queste favolose fettucce al pesto di fave, ne ho mangiate tantissime anche solo accompagnate a del buon pecorino toscano, oppure ne ho fatto una gustosa insalata come questa qua ...

Insomma, con le fave si possono fare tantissime ricette, e per finire in bellezza  questa stagione, vi regalo queste bruschette con il pecorino, e la pancetta, e do il mio arrivederci alla prossima primavera, a questi  piccoli gioielli verdi.





La ricetta è semplice, e per  completare il piatto, e dare una leggera nota di affumicato, ho aggiunto qualche Fiocco di Sale di Cipro affumicato  della Falksalt, distribuito in Italia da Degù.
I fiocchi si sale , hanno la forma particolare a piramide, sono leggeri e  oltre al classico tipo al naturale, si possono trovare anche aromatizzati, al peperoncino, aglio orsino, limone, rosmarino ... etc etc .
Visto che si utilizzano come condimento, si aggiungono a fine cottura, e in quantità minima, dando sapore al piatto , ma mantenendo così una giusta dose di sale, adatta al consumo giornaliero.

I miei preferiti sono quelli all'aglio orsino ... sulla svizzera, appena tolta dalla padella, qualche fiocco, e anche la mia dieta ha una marcia in più!

Bruscette di fave e pecorino

250 gr di fave
qualche fettina di pancetta
pane toscano
olio extra vergine d'oliva
pecorino toscano
sale
pepe





Sbollentate le fave per qualche minuto nell'acqua bollente.
Decidete se lasciare la buccia, oppure sgusciateli ... Io per  pigrizia e per la fretta l'ho lasciata, ma la prossima volta la tolgo, anche per un fattore estetico, oltre che di consistenza .
 Schiacciate l'aglio in camicia,e fatelo dorare leggermente in una padella con un po' d'olio, aggiungete la pancetta tagliata a striscioline e fatela insaporire, poi unite le fave, ed aggiustate di sale e di pepe. Unite i baccelli e fateli insaporire.
Tagliate le fette di pane, metteteci sopra le fave con la pancetta, e spolverate con del pecorino grattugiato.
Infornate a forno caldo, a circa 180°, finché il formaggio non inizierà a sciogliersi, poi togliete le fette, e se volete, aggiungete qualche fiocco di sale .






venerdì 18 maggio 2012

Risotto alle fragole



Immaginate una riserva naturale, la Riserva San Massimo  nel cuore del Parco del Ticino, acqua sorgiva che scorre nei campi, tanta passione nel coltivare ancora con metodi artigianali e tradizionali, ecco in un luogo come questo, nasce, viene raccolto, essiccato, ed infine  confezionato,  il riso  Riserva San Massimo.
Il loro riso Carnaroli superfino, è veramente un ottimo riso... per prima cosa non scuoce, e secondo particolare importantissimo, non produce tutto quell'amido che renderebbe il risotto una palla di chicchi informe.
Devo ringraziare Dino Massignani, che mi ha permesso di provare e testare questo riso ... è talmente innamorato del suo prodotto, da riconoscerne  i chicchi,  anche da una semplice foto su Facebook :)


Immaginate anche un cestino di fragole rosse e profumate,tipiche di questa stagione, unite i due ingredienti  ed il risultato sarà questo,   un risotto  delicato, molto profumato, ed equilibrato nei sapori.





Per 4 persone

da Sale & Pepe 2011

200 g di riso Carnaroli Riserva San Massimo
400 g di fragole
50 g di burro
100 ml di olio d'oliva extra vergine
100 g di parmigiano grattugiato
100 ml di vino bianco secco
2 scalogni
2 spicchi d'aglio
1 dl di brodo vegetale
sale pepe



Riscaldate insieme il burro e l'olio, e mettete a rosolare lo scalogno tritato per circa 4/5 minuti, poi unite anche l'aglio tritato e lasciateli cuocere per altri 2 minuti.
Aggiungete il riso e fatelo tostare per pochi minuti, bagnate con il vino, e fatelo evaporare.
Unite man mano, un mestolo di brodo caldo, e portate a cottura.
Intanto tagliate le fragole a pezzetti, ed unitele al riso, abbassando la fiamma.
Aggiungete il parmigiano,e e mantecatelo mescolando delicatamente. Se serve aggiustate di sale .

martedì 15 maggio 2012

Pane casereccio con lievito madre




La voglia di  fare il pane in casa, ha fatto di nuovo capolino  nella mia cucina, complice il lievito madre regalatomi da una nuova amica, Tatiana.
Visto che era bello arzillo e pimpante, sono bastati veramente pochi rinfreschi, ed era già pronto da usare ... Mi piace osservelo  appena rinfrescato, quella pallina liscia liscia che si rilassa dopo la serie di massaggi, poi inizia a  prendere vita e compaiono le prime bollicine, che lasceranno il posto a veri e propri alveoli pieni di forza!

Ho preso la ricetta dal libro di Sara Papa, Tutta la bontà del Pane , ed ho scelto una ricetta semplice, a prova di errori,  il risultato è stato questo filone, ottimo da consumarsi con del salame toscano, o del buon prosciutto crudo, oppure anche una bella bruschetta, quando il pane inizierà a perdere leggermente di freschezza.




600 g di farina 0
12 g di lievito di birra, oppure 150 g di lievito madre
350 g di acqua
1 cucchiaino di sale
olio extra vergine d'oliva

Stemperare il lievito nell'acqua, ad una temperatura di circa 22/23° C  fino a farlo sciogliere. Disporre la farina sulla spianatoia formando una conca, versare il lievito sciolto poco per volta e iniziare ad impastare. Unire il sale e continuare finché l'impasto non diventa liscio e compatto. Ungere una terrina capiente con poco olio e coprirla con una panno umido. Far lievitare l'impasto fino al raddoppio (circa un paio d'ore) lontano da correnti d'aria.






Trascorso il tempo per la lievitazione, lavorare un po' l'impasto per sgonfiarlo e dargli la forma di un filoncino e trasferitelo in una teglia foderata con della carta da forno. Incidete la superficie con un coltello affilato, e formate una specie di grata.
Lasciate lievitare finché non è avvenuta la seconda lievitazione.

Cuocere nel forno caldo a 210/220° per circa 15 minuti, poi abbassare la temperatura del forno a 180° e proseguita la cottura, per altri 35 minuti circa.

Fate raffreddare il pane su una gratella, per far perdere l'umidità che ha al suo interno.

giovedì 10 maggio 2012

Crostata al caffé





Una crostata dal gusto deciso, forte, come può esserlo un buon caffè bevuto al mattino appena alzati dal letto, adatta soprattutto a noi adulti, che amiamo così tanto la famosa bevanda nera ricca di aroma.

Io la chiamo la crostata dei "panai"...
Il panaio, qua in toscana, è praticamente il fornaio,ed è proprio grazie ad un  amico fornaio , che mi sono innamorata di questo dolce.

Immaginatevi la sera prima di una gara di enduro, ( mio figlio Riccardo, è un endurista... ) tanti camper e furgoni parcheggiati in un grande piazzale, moto pronte, ragazzi e non solo ragazzi, con l'adrenalina a mille  ed il pensiero costante al giorno dopo.  Tavoli da pic nic apparecchiati  sotto gazebo colorati, fette di pane tagliate con coltelli di fortuna , affettati misti, insalata di riso, chiacchiere e racconti tra piloti di corse difficili e percorsi impossibili, e poi alla fine della serata, quando ormai è già buio, e si accendono le luci di fortuna, ecco che compare "lei", la crostata dei "panai",preparata dalle mani esperte di Paolo, ed è stato amore al primo morso!



" ad un tratto, da sopra la strada, vedo un bimbo che ci guarda, ma soprattutto guarda mio figlio Riccardo, e quasi urlando esclama :
" Babbo, babbo!! Ma  allora è vero ... Domani c'è veramente la gara delle moto! Guarda laggiù, quel ragazzo con i riccioli è Simoncelli ...!!
No, non é Marco,é  mio figlio Riccardo, che è identico in tutto e per tutto al "Grande" Marco! Stessi riccioli ribelli, stesso sguardo dolce ,stesso sorriso, 3 peli sparsi alla rinfusa sul viso, che un giorno diventerà  quello di un uomo, stessa passione per le moto, stesse mani grandi ...ma  con un destino diverso!!
Ciao Marco



Ingredienti per la pasta frolla
  • farina 230 g
  • fecola 20 g
  • zucchero 120 g
  • burro 100 g
  • sale 1 presa
  • uova 1
  • arancia grattugiata 1
  Ingredienti per la crema al caffè



  • tuorli 4
  • fecola 30 g
  • zucchero 130 g
  • panna 250 g
  • caffè liofilizzato 40 g





Procedimento

Ho tenuto il burro a temperatura ambiente per pochi minuti, e l'ho mescolato con la punta delle dita allo zucchero, poi ho aggiunto l' uovo, la farina e la fecola  setacciate, la scorza d'arancia grattugiata, ed il sale,  ho impastato velocemente creando un panetto che ho messo a riposare in frigo, per circa un'ora.

Nel frattempo ho preparato la crema, scaldando leggermente la panna e ho unito il caffè solubile, perché si sciogliesse la polvere.Ho sbattuto i tuorli con lo zucchero,  ho unito la fecola, e quindi la panna al caffè.Ho messo il pentolino sul fuoco, ed ho lasciato che si addensasse, mescolando con un cucchiaio.Poi l'ho tolta dal fuoco, ed ho lasciato che si raffreddase.

Ho steso la frolla in uno stampo rettangolare, e l'ho riempito con la crema al caffè, ed ho messo a cuocere nel forno caldo a 180° per 45 minuti circa.



mercoledì 2 maggio 2012

Focaccia pugliese



Questa è una delle ricette, imparate  al corso di panificazione di Paoletta e Adriano ...
Una focaccia soffice, che profuma di origano, con i pomodorini che affondano nella pasta soffice, e rilasciano la loro acqua, durante la cottura, insaporendo ed ammorbidendo  ancora di più la pasta.

Non ho trovato dei pomodorini ciliegini che mi piacessero, e quindi ho usato dei piccadilly, sarebbero più adatti per le  salse, ma visto che hanno una buccia abbastanza sottile, secondo me, vanno bene anche per questa preparazione.

E poi ho usato un origano profumatissimo, originario  di Pantelleria, che mi è stato regalato dal Capperificio Bonomo & Giglio, una piccola azienda artigianale,che trasforma i capperi secondo la tradizione e la cultura pantesca.Il  loro origano viene  raccolto a fine Maggio, e lasciato seccare per 10 giorni all'ombra,per poi venire  conservato in barattoli di vetro. Così i profumi ed aromi rimangono intatti , e hanno modo di spigionarsi e liberarsi,  ogni volta che viene usato in cucina, regalando ai piatti il profumo dell'isola.

  • Farina di grano tenero 500 g
  • Semola rimacinata di grano duro 200 g
  • Acqua 560
  • Olio extra vergine d'oliva 50 g
  • Sale fino 18 g
  • Lievito di birra fresco 15 g
  • fiocchi di patate 20 g
  • Pomodorini ciliegino
  • Origano La Nicchia
  • Sale grosso
  • Olio evo



Per prima cosa, vi consiglio di mescolare le due farine, insieme a i fiocchi di patate.
Nell'impastatrice mettete l'acqua e il lievito, poi aggiungete poco alla volta le farine, e impastate a velocità bassa, una volta che l'impasto sarà ben amalgamato, potete unire il sale.
Fate incordare, e versate l'olio a filo, e finite di impastare.
Mettete l'impasto in una ciotola stretta, coprite con della pellicola, e e fate riposare per circa 2 ore, o finché l'impasto non sarà raddoppiato.
Spolverate la spianatoia, rovesciatevi l'impasto, e fate un rettangolo, poi date un giro di pieghe di sovrapposizione e fate riposare di nuovo per circa 30 minuti, coperto con della pellicola.
Stendete l'impasto in una teglia di circa 30x 39 cm, oppure due teglie rotonde di 33 cm di diametro, che  avrete precedentemente unte con l'olio, allargandolo ai lati,  e affondando le dita ben unte nell'impasto, cercando di non sgonfiare l'impasto e di non far fuoriuscire i gas di lievitazione ottenuti.





Sistemate i pomodorini tagliati a metà nelle focacce, facendo in modo che la parte tagliata sia a contatto con l'impasto. Spolverate di origano, sale grosso e date un bel giro di olio. Lasciate lievitare per circa 25 minuti.
Infornate in forno caldo a 220° e lasciate cuocere fino a doratura.