mercoledì 24 agosto 2011

Castagnacci bianchi

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Tutte l’ estati della mia vita, le ho trascorse nella casa di montagna, dove era nato mio padre, in un piccolo paesino della montagna pistoiese, che si chiama Treppio. Anche adesso che sono “grande”, e babbo non c’è più da tanti, troppi anni, continuo a venire quassù con mia mamma e la mia famiglia, perché ormai Treppio e la nostra vecchia casa, sono entrati nel cuore anche dei miei figli, ed è difficile pensare ad un’altra vacanza che non sia qua …Le mura spesse quasi 50 cm, il vecchio camino con inciso nella pietra le iniziali di nonno e la data 1926, mi ricordano sempre della vita che è trascorsa tra queste mura in tutti questi anni, di tutte le generazioni che ci sono passate, e dei miei cari che non ci sono più …

Però ho anche tanti ricordi che non sono solo tristi o malinconici, sono ricordi bellissimi come quello che mi viene alla mente ogni volta, che la mattina a colazione, i miei figli mi chiedono di preparare i “famosi” castagnacci bianchi…



Immaginatevi me bambina, uno scricciolo con due lunghe trecce castane, che al mattino,appena sveglia , sentiva un profumo delizioso che proveniva dalla vecchia cucina, proprio sotto la mia camera …. Le assi di legno del pavimento, lasciavano passare questo delicato profumo, insieme alle voci dei miei genitori, di nonna Maria, di mio fratello, dello zio Bruno, e spesso anche quelle dei miei cugini Franco e Luigi …

Saltavo giù dal letto e in un attimo, correvo giù in cucina, e vedevo mia mamma vicina ai fornelli intenta a preparare queste deliziose crepes… La padella sul fuoco, la imburrava leggermente , e con un gesto veloce versava con un piccolo mestolo la pastella abbastanza liquida di farina e latte, e con un movimento lesto del polso, la faceva scorrere su tutta la circonferenza , cercando di farla il più sottile possibile. Poi con cura, quando era diventata dorata da un lato,con un colpo secco la faceva volteggiare in aria rigirandola, e cuoceva così anche l’altro lato, poi la toglieva dalla padella appoggiandola su di un piatto, la cospargeva di zucchero semolato , la arrotolava come un grosso sigaro, e chiedeva a tutti i presenti che affollavano la cucina, di chi fosse arrivato il turno per gustare quel delizioso castagnaccio. Io dovevo stare attenta a non scottarmi … al primo morso sentivo scricchiolare i granelli di zucchero sotto i denti, e da quel buco croccante, usciva un filo di vapore caldo, che metteva sugli attenti , sulla possibilità di ustionarsi la lingua, se non avessi aspettato che si fosse leggermente raffreddato … Dopo che avevo finito il primo, aspettavo paziente che si completasse di nuovo il giro, e che mamma mi preparasse il mio secondo castagnaccio …


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Adesso li preparo per i miei figli, ma aspetto sempre, di essere di nuovo nella vecchia casa in montagna, nella grande cucina con il camino … perché quel profumo che si spande nell’aria, mi aiuti a ricordare di nuovo i visi e le voci, che non ci sono più…

A te babbo, a te nonna Maria,a te zio Bruno, e a te Franco , un bacio … <3


castagnacci bianchi


Castagnacci bianchi

per circa 10 castagnacci

10 cucchiai di farina 00

latte fresco intero q.b per rendere la pastella abbastanza liquida e fluida

burro per imburrare leggermente la padella, tra un castagnaccio e l’altro

zucchero semolato

una padella di circa 24 cm di diametro

Versate la farina in una ciotola, ed aggiungete a filo il latte, mescolando con una piccola frusta, per non formare grumi.Per il procedimento vi rimando al racconto che ho scritto, seguite i passaggi di mia mamma, non è difficile, basta avere un poco di manualità ed un polso veloce …

martedì 2 agosto 2011

Insalata di mare agli aromi

Insalata di mare agli aromi


Nonostante il caldo non sia afoso, la voglia di mangiare cibi freschi e leggeri non mi abbandona, complice anche il fatto di voler smaltire quei maledetti kg in più che proprio non mi vogliono abbandonare!!! E allora mi vengono in mente le insalate più disparate, non quelle tristi con l’immancabile ciotola colma di lattuga, rucola e pomodori, ma quelle belle, colorate, profumate, invitanti… insomma quelle che con il dietetico e leggero a volte c’entrano veramente poco.

Dalla mitica squadra di Cucinando, e soprattutto da Ramona, è partito l’invito a cucinare un piatto freddo, che non fosse un dolce … e quindi libero sfogo a paste fredde, risi freddi, secondi, e anche insalate come questa, fresca e leggera , e molto delicata.

Una cottura abbastanza veloce, che con l’aggiunta degli aromi nell’acqua dei calamari, rende il piatto profumato e la citronette all’aglio che l’accompagna, lo rende anche molto appetitoso.






Insalata di mare agli aromi


Insalata di mare agli aromi

Per 4 persone

500 g di calamari medi

400 g di code di gambero

una cipolla media

un ciuffo abbondante di prezzemolo

una foglia di alloro

2 dl di vino bianco

mezzo limone

mezzo spicchio d’aglio

olio extra vergine d’oliva

sale e pepe

In una pentola, mettere la cipolla spellata, la foglia d’alloro, e 4 o 5 gambi di prezzemolo, coprire con abbondante acqua fredda e portare ad ebollizione. Salate, poi aggiungere i calamari che avrete pulito e lavato in precedenza, e fateli cuocere per circa 45 minuti, pungeteli con una forchetta, e se sono morbidi, scolateli e lasciateli intiepidire.

Sgusciate i gamberi, togliete con l’aiuto di uno stecchino, il filetto nero che hanno sulla schiena, poi sciacquateli bene, e tuffateli in una pentola dove avrete portato ad ebollizione , il vino con 2 dl di acqua, salate e fate cuocere per circa 1 minuto, poi scolateli e metteteli in una ciotola.

Tagliare con un coltello affilato, i calamari a rondelle sottili, e metteteli in una ciotola insieme ai gamberi.

In un vasetto di vetro, con il tappo a vite, mettete 5 cucchiai di olio e 2 cucchiai di succo di limone, l’aglio tritato finemente , il sale ed il pepe. Chiudere, agitare, e irrorate il pesce con questo composto profumato, poi una spolverata di prezzemolo tritato, e l’insalata è pronta.

Ecco le altre favolose ricette della " mitica squadra di Cucinando", tantissime idee fresche e sfiziose


Ramona e il suo vitello tonnato

Claudia con il suo salmone marinato con cicoria

Anna con il suo involtino di prosciutto e riso con cipolle arrosto

Sarah con il suo tabuleh con melissa

Valentina con i suoi pachino ripieni di farro e pesto, e le sue uova ripiene

Pippi e la sua avena con verdurine e fiori di finocchietto