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lunedì 24 marzo 2014

Laudemio e il tempo della potatura.

fattoria di maiano2



 Lo ammetto, mi sento fortunata ad essere nata su questa terra Toscana, così ricca di fascino di storia e di panorami mozzafiato.
La Toscana  con le sue colline coltivate ad olio e vino, la Toscana con i suoi sapori e profumi schietti e genuini, simili ai caratteri delle persone, che sono nate qui.
Ma soprattutto mi sento fortunata, per le occasioni che ho di poter conoscere realtà come queste che sto per raccontarvi. Si tratta di due aziende olivicole appartenenti al Consorzio Laudemio, la Fattoria di Maiano posizionata  sulle colline tra Fiesole e Settignano, e il Frantoio di Santa Tea-Gonnelli 1585 ,che si trova a Reggello.
Grazie a Laudemio e al suo blog tour, sono venuta a conoscenza di queste due realtà, che fino a pochi giorni fa, erano per me totalmente sconosciute.Il marchio Laudemio, raccoglie il meglio della produzione olivicola di 21 aziende che si trovano sparse per la campagna intorno Firenze ed anche oltre. Solo il meglio del raccolto, diventa olio Laudemio, un olio prezioso con un gran carattere e sapore e dal meraviglioso color  verde smeraldo.







fattoria di Maiano




La nostra visita è iniziata dalla Fattoria di Maiano, posizionata tra Settignano e Fiesole, con le sue quasi 20.000 piante di olivo divise tra le varietà di frantoio e moraiolo. Le olive vengono rigorosamente raccolte a mano, nel periodo che va da Novembre a Dicembre, frante entro le 6 massimo 12 ore dalla raccolta e l'olio viene immagazzinato in fusti d'acciaio ed imbottigliato solo il venduto.





Fattoria di Maiano4



Un paesaggio spettacolare sia per la campagna che circonda la villa, sia per la sua fattoria didattica, abitata da maiali, cinghiali, oche, struzzi, mucche cavalli ed asini, che sicuramente allieteranno una gita fuori porta, se vorrete  fare una visita all'azienda con i vostri bimbi e la vostra famiglia.








Questo olivo che vedete qua sopra, è un sopravvissuto alla ghiacciata del 1985, che distrusse praticamente quasi tutti gli oliveti toscani. Dalle drastiche potature, nacquero alcuni polloni  che ancora oggi regalano i loro preziosi frutti.







E la nostra visita è continuata a Reggello, al Frantoio di Santa Tea- Gonnelli 1585... cinque secoli di storia, racchiusi in quell'oliveta, posizionata su un altopiano, con alle spalle l'aria fresca che proviene dal  Pratomagno e ai suoi piedi la valle dell'Arno.
Abbiamo visto il personale dell'azienda adoperarsi alla potatura degli olivi, che si dividono in tre varietà. Moraiolo, Frantoio e Leccino.La potatura serve principalmente ad alleggerire i rami e permettere ai raggi del sole di penetrare tra le fronde, per far maturare correttamente i frutti.

potatura Frantoio Santa Tea



Miscelando con cura le varie tipologie di olive e il loro grado di maturazione, al frantoio di Santa Tea, riescono ad ottenere varie tipologie di olio, che vanno dal più delicato adatto a condire alimenti che richiedono un sapore leggero, come per il pesce, a quelli più corposi, perfetti per le insalate di verdura crude, pinzimoni e zuppe.



spring


Nulla è lasciato al caso al Frantoio Gonnelli... anche le fronde degli olivi appena potati, vengono disposti tra le file di alberi e tritati con il trattore, per ottenere un compost perfetto, che servirà a concimare ed arricchire il terreno.


Vecchio frantoio Santa Tea


Dopo aver visitato  il frantoio super tecnologico e innovativo, dove in un'ora si possono lavorare 100 quintali di olive estraendole a freddo, in assenza di ossigeno e sotto azoto, si rimane catturati dal vecchio frantoio, edificato nel 1426 dove ancora sono presenti, la macina ed il torchio, e si pensa ai passi da gigante che la tecnologia ha fatto durante questi secoli.
Anche qua abbiamo assaggiato un olio fantastico, che racchiude tutte le caratteristiche del consorzio Laudemio.
Per adesso vi dico solo che è fantastico...tra qualche post, vedrete come lo sto usando in cucina. Non come un grasso che serve per cuocere il cibo, ma come un ingrediente speciale che come tale, va usato.


il Frantoio SantaTea datato 1585! grazie alla famiglia #Gonnelli per averci mostrato questi tesori. #laudemio #laudemioblogtour2014





Olio Laudemio

martedì 4 giugno 2013

La pappa col pomodoro


"Rita, non prendertela a male, ma ti devo dire una cosa..."
"Ditemi nonna.."
"Sei brava in tante cose, e in cucina, non ti batte nessuno... ma la pappa col pomodoro, proprio un ti riesce, farla bona!"

Ecco, questo è stato il dialogo, tra mia nonna Maria, e mia mamma ( chiamata nonna con affetto da mia mamma)... suocera e nuora a confronto, due regioni diverse il Trentino di mamma  e la Toscana di nonna Maria, una sposina che doveva imparare una cucina regionale  diversa dalla sua  e mia nonna che con tanto amore e sapienza, le ha insegnato tantissimi piatti, ma la pappa col pomodoro...ehhh, quella era un vero disastro!

Mamma è riuscita a farmela odiare  la benedetta pappa al pomodoro, e quando sentivo quell'odore d'aglio e poi il pomodoro sfrigolare, giuro, avrei voluto essere lontana mille miglia!

Poi l'incontro con la prima pappa al pomodoro fatta da un grande chef ( Giuseppe Mancino del Piccolo Principe di Viareggio ) e la convinzione che la vera pappa al pomodoro, fosse  diversa da quella di mamma!

In questi giorni, mi hanno chiesto di provare un olio extravergine di qualità, laziale, anzi dell'Alta Tuscia Laziale, l'olio extra vergine del Frantoio Gentili, un frantoio con 200 anni di storia, della provincia di Viterbo, olive frante entro 24 ore dalla raccolta che conservano tutto il sapore e le proprietà che tanto fanno bene, al nostro organismo.

Ho avuto modo di assaggiare l'olio extravergine Fruttato, composto da da cultivar Canino ed in minoranza da cultivar Moraiolo, Pendolino, Leccino e Frantoio,ha un bel colore verde, un leggero pizzichino e il sapore fruttato, perfetto per condire o anche per friggere, ma io ho preferito provarlo,con questa pappa al pomodoro.

Ho preso la ricetta in "prestito" da una senese Doc, Patty o Andante con Gusto ... una ricetta perfetta, che mi ha fatto far pace  per sempre con la pappa al pomodoro!





Per 6 persone
 - 1 kg di pomodori maturi
- 1 litro di brodo vegetale
- 350 gr di pane casareccio raffermo ( Io ho usato della Bozza di Prato)
- 1 porro
- 1/2 cipolla
- 1 spicchio d'aglio
- 2 foglie di alloro ed un mazzetto di basilico 
- peperoncino
- sale, pepe q.b.
- olio extra vergine d'olivaFruttato Frantoio Gentili

Tagliate il pane a fette, togliete la crosta, tagliatelo a cubetti, e fatelo tostare in forno, a 180° per 10 minuti circa.

In un tegame  mettete l'olio extra vergine  e il trito di porro, cipolla e aglio, e fatelo dorare dolcemente, aggiungete il basilico strappato a mano e le foglie di alloro, e lasciate appassire il tutto, per 15 minuti, a fiamma bassa.

Aggiungete i pomodori senza pelle e senza semi, salate, pepate  e aggiungete un po' di peperoncino, se lo gradite e dopo pochi minuti i  dadini di pane abbrustoliti.

Girate il tutto e coprite con il brodo vegetale  e fate cuocere per circa un'ora a fuoco basso. A metà cottura  mescolate bene  per far sbriciolare il pane, e se per caso si asciugasse troppo  aggiungete altro brodo caldo.

Servitela calda, oppure tiepida, con un filo di olio extra vergine.

Patty  dice che il primo giorno è buona, il secondo giorno eccellente ...la mia al secondo giorno, non c'è arrivata :)