Quando qualcuno che non conosci,ti apre le porte di casa sua, o come in questo caso, le porte della sua azienda, non sai mai cosa aspettarti … Rimani teso, attento, cerchi di capire cosa ti potrà accadere, fino a che non vedi dei splenditi sorrisi che ti danno il benvenuto, e capisci di essere arrivata tra amici.
E’ questa la prima sensazione che ho avuto, incontrando Anna e Andrea , figli di Italo Maschio, che hanno invitato un nutrito gruppo di persone, a diventare distillatori per un giorno, presso la loro Distilleria Bonaventura a Gaiarine, in provincia di Treviso. Conoscevo i loro distillati, o meglio …li conosceva benissimo mio marito, conoscitore ed estimatore di cotanta bontà, io ad essere sincera, credevo di essere astemia fino a che non sono entrata nell’orda degli eventi della blogsfera … se partecipo ad un evento, dove mi si offrono vini, bollicine e distillati, posso forse dire di no??
L’ingresso nella distilleria, è stato meraviglioso … un profumo dolciastro e delicato mi ha subito conquistata, e dopo il profumo sono rimasta affascinata dalle caldaie di rame e dai vari alambicchi.Una materia nobile, come il mosto d’uva Moscato Fior d’arancio dei Colli Euganei, ha dato vita , ad un prodotto già bevibile e delicatamente profumato, tanto da poter essere già assaporato dopo la visita al deposito e al museo.
E’ stato affascinante il pensare che tra quei piccoli tubi,scorressero piccolissime gocce di vapore, sature di profumi ed aromi delicati, e che goccia dopo goccia, come lo scorrere lento del tempo, potessero dar vita a quel prezioso distillato che abbiamo avuto la fortuna di assaggiare.Un rituale antico, che non cambia mai, goccia dopo goccia, profumo, dopo profumo…
E pensare alle botti, dove riposano quei preziosi distillati, non come semplici contenitori, ma scrigni di un prezioso tesoro, dove con lo scorrere del tempo e delle stagioni, il distillato acquista tutti i suoi profumi e bouquet, arricchendosi e impreziosendosi ogni giorno di più.
E poi la degustazione, seguendo i consigli e l’insegnamento di Stefano, osservando i colori, facendo ruotare il bicchiere, respirando i profumi che si sprigionano da quel piccolo contenitore trasparente, e poi finalmente la piccola goccia, che aveva iniziato la sua vita, rotolando lenta attraverso quei piccoli tubicini di rame , finisce nella mia bocca, regalandomi sensazioni e profumi incredibili.
Ed ho imparato che dietro una piccolissima goccia d’acquavite d’uva, c’è tanta passione, amore per il proprio lavoro, amore per il proprio territorio, ma soprattutto , un grande amore per la propria famiglia!
Grazie a tutta la splendida famiglia Maschio!
Grazie anche a Ezio Zigliani, che in maniera perfetta e professionale, è riuscito a rendere credibili... duefoodblogger alquanto strane , in questo magnifico video ...
grazie Ezio :)))