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venerdì 22 gennaio 2016

Zuppa di magro per l'MTC #53




Confesso la mia ignoranza, prendetemi per quella che sono, una mezza trentina, una mezza pistoiese, con la conoscenza limitata del grande repertorio culinario toscano, in merito alle zuppe.
E' così, e la mia amica di penna, di blog  e reale Eleonora Baldwin, mi è testimone!
Qualche settimana fa, mi ha telefonato, per chiedermi lumi su un tipo di zuppa,di cui aveva sentito parlare ma che anche lei non conosceva. Ma lei l'attenuante ce l'ha! E' mezza romana e mezza statunitense, ha un'amica figa che abita in Toscana, spesso e volentieri è venuta in terra pratese ed è proprio qua che la loro amicizia ha preso vita, qualche anno fa, quindi se non conosce tutte le zuppe, possiamo anche perdonarla. Ma quella ignorante ( nel senso di non conoscere) sono io, non conoscevo questa zuppa e non conoscevo nemmeno la differenza con la più blasonata ribollita o minestra di pane .

Così, come un cane da tartufo mi sono messa alla ricerca, ed ho scoperto che questa è una zuppa che proviene da  "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene", del grande Pellegrino Artusi

 "Questa zuppa che, per modestia, si fa dare l'epiteto di contadina, sono persuaso che sarà gradita da tutti, anche dai signori, se fatta con la dovuta attenzione".

Una zuppa semplice, come tutte le zuppe toscane, con pochi ingredienti di stagione, e se acquistati in qualche mercato della filiera corta, anzi cortissima, ne fanno la differenza.
Cavolo nero, cavolo verza, bietola, fagioli cannellini, timo, qualche cotenna di prosciutto che ci ha regalato il salumiere e del pane toscano un po' raffermo.

Ecco perché, quando ho letto sull'MTChallenge, che Vittoria Traversa, de La Cucina Piccolina, vincitrice della scorsa sfida a suon di pasta ripiena, mossa a compassione, dopo polli ripieni, tortelli, ravioli e quant'altro, ha pensato bene di proporre per la nuova sfida, quella a suon di zuppe e minestroni!
Gioia, gaudio, tripudio...il fegato è stato messo un attimo a riposo e la corsa alla verdura ha preso vita!

E allora, bando alle ciance e vediamo come si fa questa benedetta zuppa.




Per 6 persone

pane toscano raffermo di qualche giorno
150 g di fagioli cannellini o di Sorana secchi
1/4 di palla di cavolo verza
la stessa quantità di cavolo nero, nettato dai gambi
un mazzo di bietola
una patata
mezza cipolla dorata
2 spicchi d'aglio
una costola di sedano
prezzemolo q.b
concentrato di pomodoro
timo
salvia
prezzemolo
2 spicchi d'aglio
pepe in grani
olio extra vergine d'oliva possibilmente toscano
1 litro d'acqua
sale ,pepe
alcune cotenne di prosciutto toscano.





Mettete a bagno i fagioli, la sera prima, al mattino sciacquateli, rimetteteli nella pentola, copriteli con acqua fredda, aggiungete 2 spicchi d'aglio con la buccia, qualche grano di pepe e un paio di foglie di salvia. Fate cuocere a fuoco basso, per il tempo necessario e salateli, solo alla fine della cottura.

Intanto prendete le cotenne, mettetele dentro ad un tegame, copritele d'acqua e fatele cuocere per circa un'ora e mezza, o finché pungendole con una forchetta non le sentirete tenere.

In una pentola capiente mettete l'olio extra vergine d'oliva, fate un trito con il sedano, il prezzemolo, la cipolla e gli spicchi d'aglio, mettete nella pentola e fate soffriggere dolcemente, a fuoco basso.
Iniziate ad aggiungere le verdure, prima il cavolo tagliato sottile, poi la bietola ed infine la patata.

Mescolate con cura e fate appassire le verdure, poi salate, pepate e unite un cucchiaio di concentrato di pomodoro e un po' dell'acqua dei fagioli.

Dopo circa 10 minuti, unite 1/4 dei fagioli interi, le cotenne e passate al setaccio i restanti che aggiungerete alla zuppa, insieme alla loro broda.

Se per caso la zuppa si addensasse troppo, unite un po' d'acqua calda.

Portate tutto a cottura, non ci vorrà molto, assaggiate le verdure per rendervene conto, poi nei piatti o nelle ciotole, mettete il pane tagliato a fette e la zuppa,  un giro d'olio di quello "bono" e una bella macinata di pepe.

Buona il giorno stesso, ma il giorno dopo, riscaldata è una vera poesia!




lunedì 25 novembre 2013

Bruschetta di cavolo nero e fagioli cannellini su pane di Matera per #MangiareMatera




La cucina toscana  e la cucina lucana, fuse in un unico piatto, o meglio dire in un'unica bruschetta.
La stagione invernale, regala delle verdure introvabili, rustiche con un carattere forte e deciso, come il cavolo nero, che per noi toscani durante questa stagione, è come la copertina di Snoopy, ci accompagna fedele per tutta quanta la stagione.

Volevo omaggiare con un'altra ricetta  la regione della Basilicata  e con lei il concorso  di Scatti  Golosi, in collaborazione di Mangiare Matera, ed ho pensato ha questa ricetta, semplice nella sua realizzazione, ma sincera e rustica, un po' come le due regioni  che ho pensato di unire, in questo abbraccio gastronomico.





  bruschetta cavolo nero e fagioli cannelliniIMG_5104 



Non metto le dosi, è una di quelle ricette che si va ad occhio e a gusto personale

fette di pane di Matera
un cespo di cavolo nero
fagioli cannellini secchi
olio extra vergine d'oliva novello
sale pepe
uno spicchio d'aglio
peperoncino piccante.


http://www.scattigolosi.com/2013/10/mangiarematera-un-nuovo-concorso-tutto.html

Iniziate con il mettere a bagno per circa 12 ore i cannellini, poi sciacquateli rimetteteli dentro ad una pentola, copriteli abbondantemente di acqua fredda, unite un paio di foglie di salvia, uno spicchio d'aglio vestito, u paio di   pomodorini, uno o due cucchiai d'olio d'oliva, e fate cuocere per circa un'ora o due, o almeno finché non saranno teneri,   salandoli  solo alla fine della cottura.

Prendete il cavolo nero, staccate le foglie, eliminate le costole più dure, sciacquatelo bene e 
asciugatelo  aiutandovi con della carta da cucina.
In una padella mettete qualche cucchiaio d'olio extra vergine d'oliva, fateci dorare uno spicchio d'aglio e del peperoncino, poi aggiungete il cavolo nero, e fatelo cuocere  per pochi minuti.

Grigliate le fette di pane di Matera da ambo i lati e mettetele da parte.

Se amate i sapori decisi  e non siete la moglie di un vampiro, potete agliare leggermente la fetta di pane, altrimenti non vi resta che aggiungere le foglie di cavolo, qualche cucchiaiata di fagioli cannellini, una passata di fresco e pungente olio extra vergine d'oliva novello, e una macinata di pepe nero.

mercoledì 16 marzo 2011

Cucinando in…Toscana Fusilli lunghi , con cavolo nero e salsiccia della Val di Bisenzio

bandiera italiana2

Ho accolto con gioia, l’invito di Riccardo, Valentina e Lory, di Cucinando , che ci proponevano la realizzazione di una ricetta tipica della nostra regione, in onore dell’ Unità d’Italia.

L'italia unita a tavola

La mia non è proprio una ricetta tipica toscana, ma è fatta quasi esclusivamente con prodotti della mia terra…il cavolo nero, la salsiccia di maiale della val di Bisenzio, il pecorino Marzolino delle terre senesi!

Ma per la pasta ho preferito usare una pasta di grano duro, originaria di Gragnano, vicino Napoli… sono i fusilli lunghi, del pastificio Garofalo, che ben si sono amalgamati al sugo che ho preparato.

In fondo l’Unità d’Italia si fa anche a tavola…La Toscana e la Campania, unite in un bel piatto di pasta, come questo!!

Fusilli lunghi, con cavolo nero e salsiccia della Val di Bisenzio

Fusilli lunghi con cavolo nero e salsiccia toscana.1jpg

Per 4 persone

Fusilli lunghi Pasta Garofalo

2 piccoli mazzetti di cavolo nero

2 salsicce di maiale, possibilmente toscane

peperoncino

uno o due spicchi d’aglio

pecorino toscano

un po’ di brodo vegetale

olio extra vergine d’oliva

Inizia pulendo il cavolo nero, sfilando le foglie, se la costola è molto dura, oppure lasciandole intere se le foglie sono piccole e tenere, e mettile a bagno nell’acqua fresca, sciacquandole molto bene.

In una padella, versa l’olio d’oliva, metti l’aglio ancora “vestito”, ma schiacciato leggermente con il palmo della mano, ed un pizzico di peperoncino per dargli un leggero tocco piccante, che con il cavolo nero, ci sta veramente bene.

Fai dorare leggermente l’aglio, poi trita le foglie più grandi del cavolo, a strisce di un cm circa…e spezzetta leggermente quelle più piccole, e le unisci nella padella.

Lasciale cuocere leggermente a fiamma abbastanza dolce, unisci un po’ di brodo vegetale, se si dovesse asciugare troppo, e porta piano piano a cottura il cavolo nero.

In una padella antiaderente, scaldata sul fuoco vivace, metti la salsiccia spellata e schiacciata , e cerca di sgranarla con i rebbi della forchetta…falla sfrigolare, rosola per bene, ed infine aggiungila con il suo grasso che avrà rilasciato, durante la cottura, alle foglie di cavolo che stanno ancora cuocendo.

Mescola con cura, spolvera con un pizzico di sale, e una generosa macinata di pepe, porta a cottura nel frattempo la pasta, scolala e falla saltare nella padella, insieme al cavolo nero ed alla salsiccia.

Una grattata di pecorino toscano…e…

Buon appetito!!

Fusilli lunghi con cavolo nero e salsiccia toscana