Lo ammetto, mi sento fortunata ad essere nata su questa terra Toscana, così ricca di fascino di storia e di panorami mozzafiato.
La Toscana con le sue colline coltivate ad olio e vino, la Toscana con i suoi sapori e profumi schietti e genuini, simili ai caratteri delle persone, che sono nate qui.
Ma soprattutto mi sento fortunata, per le occasioni che ho di poter conoscere realtà come queste che sto per raccontarvi. Si tratta di due aziende olivicole appartenenti al Consorzio Laudemio, la Fattoria di Maiano posizionata sulle colline tra Fiesole e Settignano, e il Frantoio di Santa Tea-Gonnelli 1585 ,che si trova a Reggello.
Grazie a Laudemio e al suo blog tour, sono venuta a conoscenza di queste due realtà, che fino a pochi giorni fa, erano per me totalmente sconosciute.Il marchio Laudemio, raccoglie il meglio della produzione olivicola di 21 aziende che si trovano sparse per la campagna intorno Firenze ed anche oltre. Solo il meglio del raccolto, diventa olio Laudemio, un olio prezioso con un gran carattere e sapore e dal meraviglioso color verde smeraldo.
La nostra visita è iniziata dalla Fattoria di Maiano, posizionata tra Settignano e Fiesole, con le sue quasi 20.000 piante di olivo divise tra le varietà di frantoio e moraiolo. Le olive vengono rigorosamente raccolte a mano, nel periodo che va da Novembre a Dicembre, frante entro le 6 massimo 12 ore dalla raccolta e l'olio viene immagazzinato in fusti d'acciaio ed imbottigliato solo il venduto.
Un paesaggio spettacolare sia per la campagna che circonda la villa, sia per la sua fattoria didattica, abitata da maiali, cinghiali, oche, struzzi, mucche cavalli ed asini, che sicuramente allieteranno una gita fuori porta, se vorrete fare una visita all'azienda con i vostri bimbi e la vostra famiglia.
Questo olivo che vedete qua sopra, è un sopravvissuto alla ghiacciata del 1985, che distrusse praticamente quasi tutti gli oliveti toscani. Dalle drastiche potature, nacquero alcuni polloni che ancora oggi regalano i loro preziosi frutti.
E la nostra visita è continuata a Reggello, al Frantoio di Santa Tea- Gonnelli 1585... cinque secoli di storia, racchiusi in quell'oliveta, posizionata su un altopiano, con alle spalle l'aria fresca che proviene dal Pratomagno e ai suoi piedi la valle dell'Arno.
Abbiamo visto il personale dell'azienda adoperarsi alla potatura degli olivi, che si dividono in tre varietà. Moraiolo, Frantoio e Leccino.La potatura serve principalmente ad alleggerire i rami e permettere ai raggi del sole di penetrare tra le fronde, per far maturare correttamente i frutti.
Miscelando con cura le varie tipologie di olive e il loro grado di maturazione, al frantoio di Santa Tea, riescono ad ottenere varie tipologie di olio, che vanno dal più delicato adatto a condire alimenti che richiedono un sapore leggero, come per il pesce, a quelli più corposi, perfetti per le insalate di verdura crude, pinzimoni e zuppe.
Nulla è lasciato al caso al Frantoio Gonnelli... anche le fronde degli olivi appena potati, vengono disposti tra le file di alberi e tritati con il trattore, per ottenere un compost perfetto, che servirà a concimare ed arricchire il terreno.
Dopo aver visitato il frantoio super tecnologico e innovativo, dove in un'ora si possono lavorare 100 quintali di olive estraendole a freddo, in assenza di ossigeno e sotto azoto, si rimane catturati dal vecchio frantoio, edificato nel 1426 dove ancora sono presenti, la macina ed il torchio, e si pensa ai passi da gigante che la tecnologia ha fatto durante questi secoli.
Anche qua abbiamo assaggiato un olio fantastico, che racchiude tutte le caratteristiche del consorzio Laudemio.
Per adesso vi dico solo che è fantastico...tra qualche post, vedrete come lo sto usando in cucina. Non come un grasso che serve per cuocere il cibo, ma come un ingrediente speciale che come tale, va usato.
6 commenti:
E già la toscana è una terra meravigliosa che ha saputo sfruttare bene le sue risorse, ci sono anche altre terre meravigliose in Italia ma che non hanno avuto amministrazioni altrettanto fortunate.
Bel post!
L'olio è oro si dice da noi!
Noi che lo produciamo da anni (produzione familiare e non vendita) , sulle alte colline laziali quasi al confine con l'umbria,che abbiamo il palato abituato a cose buone, possiamo capire quanto impegno e meraviglia ci sia dentro questo prodotto.
Buona settimana..
Che meraviglia, se non ci fossi stata, non ci crederei. Giornata meravigliosa in bella compagnia. Appena sistemo le foto, posto anch'io. In effetti parlare di laudemio è riduttivo bisogna far vedere come si può usare e sono sicura che lo farai egregiamente, come tuo solito. Un bacio.
Ciao Laura, anche io chiamo l'olio extravergine oro verde, per come lo considero un raro gioiello di bontà.
Siamo fortunate a poter gustare certe meraviglie, e Laudemio, sta veramente investendo molto, perchè il suo olio possa essere conosciuto, anche oltre Toscana e oltre confine.
L'impegno e la dedizione sono altissime, direi direttamente proporzionali alla qualità dell'olio... c'è veramente tanto lavoro dietro, ad una semplicissima bottiglia d'olio.
Un abbraccio cara e chissà che un giorno, non possa assaggiare anche il tuo :)
Annarita, ma ciao :)
Si, parlarne soltanto in un post, è difficile...ci dovrebbe essere un marchingegno per far assaggiare a chi ci legge, la qualità dell'olio.Noi qua in Toscana, siamo fortunate ed abbiamo un olio fantastico, ma con Laudemio, credo di aver scoperto il top!
E ora si pensa alla ricetta :)
Un bacione e grazie mille ...
spettacolari queste foto :)
Grazie mille Mirtilla ... la Toscana é proprio così :)
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